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Guida Osterie d’Italia 2023: tutte le chiocciole premiate da Slow Food

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C’è un testo che non può mancare nelle librerie degli appassionati di cibo, e che diventa presto anche un’ottima idea da impacchettare e mettere sotto l’albero, visto il periodo. Parliamo della Guida Osterie d’Italia 2023, redatta come ogni anno da Slow Food che identifica e presenta, Regione per Regione, le insegne che si distinguono per la cura verso la cucina territoriale, gli ingredienti e un prezzo giusto. Sono 1.730 in totale gli indirizzi in tutta la Penisola, tutti da scoprire e provare!

Osterie d’Italia 2023: presentata la Guida di Slow Food

Sempre molto ricca la selezione di ristoranti, osterie e trattorie inclusa nella guida pubblicata da Slow Food e disponibile in tutte le librerie, fisiche e digitali. Un testo che è un punto di riferimento per gli appassionati del settore che sanno di potervi trovare tanti indirizzi e insegne, selezionate con cura: 1.730 in totale nel 2023. Sono 139 le novità rispetto alla guida del 2022, e complessivamente 270 i locali a cui è assegnata la Chiocciola, ovvero il riconoscimento storico di Slow Food che identifica l’eccellenza della proposta gastronomica, dell’ambiente e dell’accoglienza. 

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Oltre al riconoscimento storico, è confermata anche quest’anno la Bottiglia di Slow Food, che segnala una proposta di vini articolata, rappresentativa e con prezzi onesti a cui si aggiunge il Bere Bene. Si tratta di un nuovo premio che è stato assegnato alle osterie che offrono una selezione di bevande alcoliche (e non) fatta con attenzione e personalità. Entrano, di fatto, nello spettro di osservazione della guida le birre artigianali (a evidenziare il trend di crescita del settore in Italia), i cocktail, i distillati, ma anche succhi, estratti e infusi. 

La consultazione della guida è resa ancora più agevole dalla presenza di alcuni simboli che aiutano a orientarsi tra le tantissime proposte. In particolare, troviamo l’indicazione dell’orto di proprietà, della presenza di una proposta di formaggi di qualità e identitaria, una buona offerta vegetariana. Due le novità delle Osterie d’Italia 2023: il simbolo del pane assegnato alle insegne che di distinguono in tal senso, e il simbolo dell’olio che indicano dove è presente, sia in tavola sia in cucina, una selezione oculata di prodotti d’eccellenza e rappresentativi del territorio.

Le osterie piacciono ai giovani imprenditori e non soltanto

Guardando ai numeri, la Chiocciola nel 2023 è stata assegnata a 270 osterie, la Bottiglia a 450 e il Bere Bene a 126. La Regione più rappresentata è la Toscana (con 27 Chiocciole), seguita da Piemonte e Campania. Ciò che spicca, hanno evidenziato Francesca Mastrovito ed Eugenio Signoroni, curatori della guida, è il vento di novità e gioventù tra gestori e cuochi delle osterie: “molte delle novità della guida, infatti, sono aperti di recente e, soprattutto, da giovani cuochi e cuoche, imprenditori e imprenditrici che, tra i tanti modelli offerti dalla ristorazione contemporanea, hanno scelto di calzare proprio quello dell’osteria”. È frequente che si tratti di ragazzi e ragazze che hanno lavorato a lungo all’estero e, oggi, rientrano in Italia e scelgono l’osteria per ragioni legate anche ai loro valori. È un modello di ristorazione che, per molti, risponde in maniera concreta al bisogno di sostenibilità ambientale e umana della filiera, e che può diventare presidio di tutela del territorio, della biodiversità e della tradizione enogastronomica. 

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I premi delle Osterie d’Italia 2023

Prima di soffermarci sulle insegne insignite della Chiocciola Regione per Regione è interessante dedicarci ai nove premi assegnati dai curatori, tre più dello scorso anno. Il premio per il Miglior Oste è assegnato a Roberto Casamenti e Alessandra Bazzocchi de La Campanara a Pianetto di Galeata, in provincia di Forlì Cesena, per la spiccata capacità di accogliere gli avventori, “da loro si sta come quando si va a trovare un caro amico – e non è solo un modo di dire, perché amici di Roberto e Alessandra si diventa facilmente”.

La Miglior carta dei vini è quella della Locanda Devetak di Savogna d’Isonzo, in provincia di Gorizia, mentre la Miglior interpretazione della Cucina Regionale è quella dell’osteria Sora Maria e Arcangelo di Olevano Romano. Ci spostiamo in provincia di Cuneo per trovare Casa Colet, vincitrice del Premio Novità, mentre il Miglior giovane è Greta Gemmi di Al Resù di Lozio, provincia di Brescia. Poco lontano, in provincia di Verona, va il premio Miglior dispensa vinto dall’Enoteca della Valpolicella di Fumane.

Infine il nuovissimo premio per la Selezione Bere Bene è stato assegnato a tre osterie: Controvento di Porto Sant’Elpidio in provincia di Fermo, Ada a San Sperate, provincia del Sud della Sardegna, a Da Roberto Taverna in Montisi di Montalcino, provincia di Siena.

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Tutte le Chiocciole della guida Osterie d’Italia 2023

Ed ecco, infine, tutte le Chiocciole assegnate dalla guida Osterie d’Italia di quest’anno per ciascuna Regione. Tutte da appuntarsi per prepararsi a viaggiare!

PIEMONTE

LIGURIA

LOMBARDIA

TRENTINO

ALTO ADIGE SÜDTIROL

VENETO

FRIULI VENEZIA GIULIA

EMILIA-ROMAGNA

TOSCANA

UMBRIA

MARCHE

LAZIO

ABRUZZO

MOLISE

PUGLIA

CAMPANIA

BASILICATA

CALABRIA

SICILIA

SARDEGNA

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