Le montagne scendono a picco, scheggiate, arse, paurose; il fiume gorgoglia fra i massi, precipita in cascatelle, fugge a rivoli, si raccoglie a laghetti: questo è lo scenario – descritto da un osservatore nel 1912 – in cui è inserita Anversa degli Abruzzi, classificata tra uno dei borghi più belli d’Italia.
Il giorno di ferragosto dell’anno passato ho trascorso una bella giornata in questo borgo. L’Osteria prende il nome dalla tragedia di D’annunzio ambientata ad Anversa nel castello Normanno di cui si possono ammirarne i ruderi. Sembra di essere tornati nel tempo e di mangiare la vera cucina delle nonne abruzzesi e per di più a prezzi onesti. Quel giorno alcuni dei nostri amici si sono divisi e sono andati a mangiare da un’altra parte, in un altro paese, dove purtroppo non si sono trovati bene ed io, che sono l’organizzatrice delle gite, non per vantarmi ma anche quel giorno ho avuto fiuto…chi mi ama mi segua!