In questo articolo torniamo a parlare di sostenibilità nella filiera agroalimentare italiana e tecnologia. Cibo e innovazione tecnologica spesso possono sembrare due settori molto distanti tra loro, ma scopriremo che non è affatto così. Avreste mai immaginato, per esempio, che grazie a dei satelliti spaziali è possibile coltivare l’uva in un vigneto? Oppure che un sistema digitale permette di controllare la crescita dii micro-ortaggi e la quantità di nutrienti in modo da poterli raccogliere nel momento ideale? Tutto questo è possibile grazie agli Oscar Green e ai loro partecipanti, che cercano di portare in tavola prodotti sempre più all’avanguardia o sviluppare nuovi servizi per gli addetti ai lavori nell’ottica di una maggiore sostenibilità. Scopriamo i progetti vincitori!
Oscar Green: cosa sono e da chi vengono istituiti?
Già dal nome, possiamo farci un’idea di cosa sia questo premio. Gli Oscar Green sono infatti dei riconoscimenti in ambito agroalimentare che puntano a valorizzare le idee più originali, creative e innovative di giovani agricoltori, il cui obiettivo è promuovere un’agricoltura sana e sostenibile all’interno del contesto nazionale.
Questo premio è promosso da Coldiretti Giovani Impresa, uno degli organi principali della Coldiretti, che “rappresenta la forza giovane di un’agricoltura che investe nella nostra terra, che crede nelle tradizioni e che rappresenta un modo nuovo di interpretare l’agricoltura”. Tra i valori principali che si cerca di portare avanti, ci sono:
- la tutela del Made in Italy, i cui prodotti, a partire dalla materia prima, hanno origine italiana e vengono lavorati nel nostro Paese;
- la salvaguardia del territorio e della sua biodiversità;
- la tutela della salute dei consumatori, puntando su un’agricoltura fatta di materie prime e prodotti non geneticamente modificati;
- la promozione della trasparenza e tracciabilità dei prodotti tramite l’utilizzo di etichette alimentari con informazioni riportate in maniera chiara e comprensibile e che non traggano in inganno il consumatore.
Come riportato anche dal 3° numero dell’Osservatorio del mondo agricolo Enpaia-Censis, l’agricoltura è un settore sempre più giovane. Non a caso il concorso per gli Oscar Green è indirizzato a persone con un’età compresa tra i 18 e i 40 anni compiuti che operano sul territorio nazionale: Coldiretti Giovani Impresa si impegna infatti ad aiutare questi giovani imprenditori agricoli e le loro startup mettendo a disposizione esperienza e supporto attraverso corsi di formazione e percorsi di finanziamento.
Le categorie degli Oscar Green
I valori sopraelencati trovano riscontro nelle categorie degli Oscar Green, il premio all’innovazione giovane in agricoltura, e vanno a toccare temi molto importanti per il nostro Giornale e che abbiamo più volte approfondito. Ma quali sono?
La prima, Campagna amica, vuole promuovere il Made in Italy, il rispetto dell’ambiente e la salvaguardia della biodiversità tramite la realizzazione di nuove forme di consumo con lo scopo di favorire al meglio l’incontro tra agricoltori e cittadini. Impresa digitale, invece, premia i progetti che tramite creatività, originalità, e tecnologia progettuale riescono a dare all’agricoltura italiana crescita e sviluppo.
Sostenibilità transazione ecologica è destinata a premiare gli imprenditori che danno vita a progetti che promuovono un modello di sviluppo durevole e sostenibili dal punto di vista socio-economico e ambientale, ad esempio riducendo al minimo la produzione di rifiuti, risparmiando energia e materiali attraverso processi di tutela ambientale.
Si passa poi a Noi per il sociale, l’unica tra le sei categorie a non essere vincolante per quanto riguarda l’età: ha come obiettivo la trasformazione di nuove idee in servizi e prodotti destinati a soddisfare esigenze generali e creare valore economico, etico e sociale. Infine, le ultime due categorie: Fare rete, come suggerisce il nome, punta alla partnership tra imprese, cooperative, società agricole e start-up in grado di creare dei legami con i diversi soggetti della filiera; Creatività invece premia quegli imprenditori in grado di interpretare il futuro e che si mettono in gioco contro quelle sfide che a primo impatto possono risultare insuperabili.
Oscar Green 2022: i progetti vincitori all’insegna della sostenibilità, innovazione e solidarietà
Le premiazioni finali dei vincitori agli Oscar Green si sono svolte a Roma il 21 aprile, data scelta non caso. Infatti, è la vigilia della Giornata mondiale della Terra, celebrata il 22 aprile (esattamente un mese e due giorni dopo l’equinozio di primavera) e istituita nel 1970 dalle Nazioni Unite, per sottolineare la necessità della conservazione delle risorse naturali della Terra.
Quest’anno, più dei precedenti, ciò che ha spinto questi giovani imprenditori a partecipare agli Oscar Green è stato trovare metodi alternativi per poter raggiungere l’autosufficienza energetica e alimentare del nostro Paese, a fronte dell’imminente crisi e del rincaro prezzi che si sono presentati in questa prima metà del 2022 a causa del conflitto tra Russia e Ucraina.
Viste le categorie, andiamo adesso a scoprire chi sono stati i vincitori dell’ultima edizione!
I micro-ortaggi supervitaminici
Per la categoria Campagna Amica sono state premiate le micro-verdure nell’orto fai da te di Nilo Sori proveniente dall’Emilia-Romagna. La sua azienda è specializzata nella coltivazione di micro-ortaggi che vengono raccolti una volta raggiunto il livello massimo di vitamine. Come verificarlo? Attraverso un sistema digitale di controllo delle colture e un kit per l’autoproduzione casalinga, permettendo così al consumatore di diventare anche coltivatore a casa. E cosa si può coltivare? Per il momento, piselli, ravanelli, erba medica, girasole, coriandolo e basilico rosso.
Dalla terra allo spazio: la tecnologia al supporto dell’agricoltura
Donato Gentile dalla Basilicata è il vincitore per la categoria Impresa Digitale. I vigneti di Aglianico di Rocco sono controllati 24 ore su 24 da satelliti che raccolgono continuamente dati sulle condizioni del terreno, sulla crescita delle viti e sul clima durante tutti i 12 mesi dell’anno. I dati raccolti si traducono poi in messaggi per i viticoltori che indicano con precisione quali e quanti filari innaffiare, potare e concimare. Queste informazioni sono fondamentali per la perfetta crescita del grappolo, garantendo quindi un vino di qualità, ma anche per ridurre il consumo idrico o contrastare i parassiti, come abbiamo visto anche per altre tecnologie simili, tra cui Agrigenius Vite e xFarm.
Ci spostiamo di poco e andiamo in Calabria, dove Antonio Lancellotta ha vinto il premio nella categoria Sostenibilità Transizione Ecologica. Coltiva cedri all’interno delle serre fotovoltaiche che inizialmente erano nate per produrre energia senza consumo di suolo. Si è scoperto poi, oltre a svolgere la propria funzione, i pannelli solari creano il microclima ideale per la coltivazione di questi agrumi, favorendone la maturazione e conferendo al frutto il suo tipico sapore aspro.
Quando l’unione fa la forza
Per la categoria Noi per il Sociale, premiata suor Vera D’Agostino che insieme ad altre Sorelle, fa parte della Comunità delle Figlie dell’amore di Gesù e Maria nella Fattoria della Provvidenza in Abruzzo, dove coltivano la terra e aiutano i più bisognosi: bambini, donne madri, giovani e famiglie senza un riparo. Offrono un tetto e un pasto a chiunque ne abbia bisogno grazie alla loro attività nei campi e in una fattoria che comprende vigneti, agrumeti e oliveti, partendo dalla materia prima e arrivando alla vendita, passando per la trasformazione dei loro prodotti.
Le alghe pulitrici
Andiamo in Puglia per conoscere Valentino Russo, è lui il vincitore della categoria Fare Rete con i suoi concimi green. Le protagoniste di questo progetto sono le alghe che puliscono l’acqua marina e fungono da concime: vengono inseminate in laboratorio e successivamente posizionate in mare a ridosso degli allevamenti di pesci e filari di cozze, dove assorbono l’anidride carbonica. Dopodiché fanno ritorno in azienda per entrare nel bioreattore e diventare così biostimolanti per le coltivazioni agricole.
[elementor-template id='142071']Piante per le biopiscine
Per la categoria Creatività il vincitore è Mario Bertocco dalla Lombardia che ha sperimentato un nuovo progetto durante la pandemia, ovvero produrre piante ornamentali per laghetti e piscine che non hanno bisogno di fertilizzanti e che si nutrono direttamente con le sostanze di scarto prodotte dai pesci, finendo così per pulire l’acqua. Per i laghetti produce ninfee particolari, mentre per gli acquari coltiva piante come la Ludwigia bianca.
Come si può vedere, ognuno di questi progetti cerca di avere un impatto positivo sull’ambiente e le persone vicine alle aziende coinvolte, sfruttando il riutilizzo e il riciclo dei materiali, cercando di mantenere un livello di inquinamento il più basso possibile e creando un legame tra persone grazie all’aiuto reciproco.
E voi conoscevate gli Oscar Green?