L’Obesità in età evolutiva: strategie di prevenzione
Dott.ssa Patrizia Pedrazzi e Prof.ssa Isabella Zini.
(Corso di Laurea in Dietistica – Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia).
L’obesità può essere definita come un eccessivo accumulo di tessuto adiposo in grado di indurre un aumento significativo dei rischi per la salute. Il 10% dei bambini nel mondo è in sovrappeso e il 2-3% è obeso nella fascia d’età 5-17 anni. L’obesità infantile ha una genesi multifattoriale, essendo il risultato di diverse cause più o meno evidenti che interagiscono tra loro. Un ruolo di primaria importanza è svolto dall’eccessiva e scorretta alimentazione che, associata alla ridotta attività fisica e a fattori di tipo genetico, familiare, ambientale o psico-sociale, determina il 90-95% di obesità essenziale. I bambini affetti da obesità hanno un rischio significativo di incorrere in una malattia cronica come Diabete Mellito di tipo II, patologie cardiovascolari, ecc. prima o durante l’età adulta. Secondo i risultati dello Studio di Sorveglianza Nutrizionale nella Regione Emilia-Romagna il 25,4 % dei bambini di 6 anni presenta un eccesso ponderale; in particolare, l’8,9 % è obeso in entrambi i sessi.
In particolare i due fronti su cui muoversi per perseguire l’obiettivo e raggiungere risultati significativi sono:
- l’educazione alimentare: proposte di laboratori di cucina, giochi per apprendere capacità operative nella scelta di pasti bilanciati o di snack, attività didattiche inserite nella vita scolastica quotidiana, come il pranzo a scuola;
- l’attività motoria: dimostrazioni interattive di proposte di attività motorie, opportunità di svolgere attività fisica giocando all’aria aperta o sport in strutture attrezzate e facilmente accessibili.