di Silvia Salomoni. Il pranzo nomade-stanziale organizzato a Bologna domenica 20 maggio da Pat, Syusy e Martino per il Festival della musica e della genetica ha avuto un grande successo! Il numero di commensali accorsi a Palazzo Re Enzo è stato superiore alle previsioni e abbiamo aggiunto sedie (e tappeti!) a profusione. La sala da pranzo era allestita per metà all’occidentale (con belle tovaglie ricamate, bouquet di fiori e comode sedie) e per metà orientaleggiante (con preziosi tappeti, cuscini e manufatti dell’Asia Centrale): un colpo d’occhio ad effetto per l’armonia dell’incontro culturale. Ogni commensale poteva scegliere liberamente se adottare lo stile nomade e tentare virtuosismi con le bacchette, o sedersi a tavola con forchetta e coltello. A stomaco pieno abbiamo raccolto tra i presenti pareri entusiastici, soprattutto riferiti ai piatti mongoli nel menu: la ‘Marmitta mongola’, la ‘Marmotta arrosto’, il the mongolo e lo joghurt al miele. Martino ha fatto la prova del nove facendo assaggiare la ‘Marmitta’ anche ai componenti del quartetto che ha allietato il pranzo con un sottofondo di musiche tradizionali: quattro ragazzi originari della Mongolia. Grazie alla traduzione di Surong Badeng (presidente dell’associazione culturale ‘Hun Galùu’) abbiamo capito che il commento del portavoce dei musicisti più o meno è stato: ‘E’ come quella di mia madre, solo più buona!’. Una conferma niente male, la cucina delle mamme, da un capo all’altro del mondo, non si mette mai in discussione! Se vuoi provare a cucinare la Marmitta anche tu, leggi la ricetta pubblicata da Martino, farai bella figura invitando a cena qualche amico asiatico che ha nostalgia di casa… Non dimenticare però le salse di accompagnamento, che danno anche un bell’effetto cromatico al piatto. Anche la ‘fazione’ stanziale del pranzo ha avuto la sua mascotte: oltre ai tortellini in brodo, al prosciutto nostrano affettato a mano e alla torta di riso preparati dai cuochi di Cir Food, Patrizio ha portato da casa un maialino di legno, simbolo della cucina padana (‘L’Emilia è la terra del maiale’, ha commentato) e star incontrastata della stanzialità! Per la buona riuscita del pranzo un ringraziamento speciale va a Donatella Venturi di Gargantua, allo chef Massimo e a tutto lo staff Cir Food immortalato nella foto con Patrizio e Martino. La Redazione