di Giuditta Lagonigro.
Il Rovo, diffuso in tutta Italia, è un arbusto con lunghi fusti aculeati. Il nome deriva dal latino rubus (rosso), come il colore dei frutti. Il periodo della fioritura va da maggio a luglio. I fiori, formati da cinque petali, sono riuniti in piccole pannocchie. Le foglie sono pluricomposte da più foglioline ovali, a doppia pagina: quella superiore è verde e grinzosa, quella inferiore bianca.
La drupa, rotonda, rossa-nera quando è matura, chiamata mora è la sua infruttescenza (sorosio).
Si utilizzano tutte le parti (frutti, foglie essiccate, radici) meno i fiori. L’arbusto cresce nei boschi, nelle macchie, lungo le siepi, nei luoghi incolti, fino a 2.300 m di altitudine.
Notevoli sono le proprietà vitaminiche, diuretiche, espettoranti, astringenti, toniche, lassative.
Usi
Le foglie, raccolte in primavera, essiccate al buio e conservate in vasi di creta, sono ottime per la preparazione di un the dalle proprietà astringenti. I frutti, raccolti al mattino, si utilizzano per gelatine, marmellate, liquori, bibite. Se in grandi quantitativi possono essere pigiate proprio come l’uva! Se mangiati al naturale, i frutti sono lassativi a stomaco vuoto, astringenti dopo i pasti.