È tempo di lievitati, e non parliamo di pizza. Sono i tradizionali super panettoni, rigorosamente di alta qualità (e godibilità) che spesso sfiorano anche l’artigianalità ai massimi livelli.
Probabilmente il dolce di origine milanese è il più famoso tra le leccornie consumate durante il Natale (e non solo, perché oggi in molti lo destagionalizzano), più adorato dei torroni e più consumato degli spumanti. Tanto da avere la sua due giorni dedicata, appena andata in scena a Milano, “I Maestri del Panettone 2019”. La manifestazione ha riunito i 26 migliori lievitisti d’Italia che ogni anno allargano il “parco panettoni” aggiungendo sapori, studiando nuovi ingredienti, ascoltando il mercato e le sue richieste: i panettoni alla frutta con albicocca e lavanda di Maurizio Bonanomi, ai frutti di bosco e crema al rosmarino di Sal De Riso, ma anche bergamotto e fichi bianchi del Cilento (Alfonso Pepe) o con cocco, dattero e cioccolato di Renato Bosco. Per non parlare dei lievitati integrali, le varianti salate e quella con gli spiriti, come lo speciale panettone Cuba di Salvatore Gabbiano con cioccolato e rum. Vediamo allora quali sono i migliori panettoni artigianali per il Natale 2019 secondo noi.
[elementor-template id='142071']I migliori panettoni artigianali del 2019 (secondo noi)
Prima di passare ai nostri consigli, è bene ricordare che secondo i dati della recente ricerca realizzata da Nielsen con CSM Bakery Solution, presentata durante I Maestri del Panettone, “le proposte artigianali rappresentano il 18%del mercato complessivo (a volume), in crescita rispetto al 2017 (+8.4%). A valore, la quota degli artigianali raggiunge quella degli industriali. Nonostante l’aumento del prezzo unitario dei segmenti senza glutine e farciti, il calo del “tradizionale” (-1.8%) fa sì che nel complesso il comparto industriale sia in trend negativo rispetto alla stagione precedente. Dei 2.3 milioni di consumatori di panettoni artigianali, circa 220mila sono esclusivisti, portando quindi incrementalità alla categoria. Lo scontrino medio si attesta intorno ai 28 euro per gli artigianali, circa 5 volte di più dei prodotti industriali. La pasticceria è di gran lunga il canale prevalente per l’acquisto di panettoni artigianali. Negozi specializzati “made in Italy” e internet rappresentano delle potenziali leve per la crescita della categoria”.
Il panettone artigianale a Milano: Bedussi, Martesana, Hiromi Cake
Ormai un punto di riferimento per i consigli de Il Giornale del Cibo. La pasticceria Bedussi continua a scalare le classifiche ed è il miglior consiglio che possiate dare a un vostro amico, oltre al panettone che produce. O meglio i panettoni, eh si perché il talentuoso Francesco Bedussi, campione di pasticceria e gelateria (ora anche in cucina), propone il suo evergreen al cioccolato e noci, gustosissimo e dal colore giallo pieno, insieme alla versione con albicocche candite… insomma niente da invidiare ai cugini panettoni artigianali di Milano. Davvero tanti applausi per una famiglia che di anno in anno migliora sempre più!
Se il delizioso Augusto non è nelle vostre corde (panettone amarena e caffè), provate quello ai tre cioccolati e non ve ne pentirete. All’interno troverete cubetti di cioccolato bianco, fondente e al latte, copertura di glassa di cioccolato fondente con altro cioccolato in cima a dare croccantezza. Super goloso. In ogni caso, la scelta è ampia e ci sono almeno altri cinque panettoni da assaggiare.
Dopo aver conquistato Roma, la pasticceria giapponese Hiromi Cake è arrivata a Milano insieme alla sue specialità. Le proposte sono esattamente le stesse che si trovano in in una tipica pasticceria del Giappone, dai tradizionali wagashi con i mochi, dolci a forma di piccole sfere a base di riso, ai Dorayaki, simili a pancake. Ma ovviamente non poteva mancare il panettone, in produzione proprio durante queste ore: è al tè Matcha, albicocca e yuzu, un connubio sorprendentemente fresco e aromatico. A fargli compagnia altre tre proposte: cioccolato, zenzero candito e gianduia, arancia uvetta e castagna, fagioli Azuki e cioccolato al latte, unico e fragrante.
Panettoni artigianali piemontesi: la Bottega Balocco e il Panettone Reale
Una storica insegna a Fossano, nel cuneese, la Bottega Balocco che sforna delizie dal 1927, ora alla terza generazione di pasticceri con ottimi panettoni artigianali piemontesi. Tra le varie tipologie quest’anno vale la pena provare quella zenzero (dalla Cina), lime e cioccolato bianco. A renderlo ancor più ricco e saporito le gocce di cioccolato bianco che suggellano un prodotto pregevole.
Direttamente dalla Langhe, a Cervere, Gian Piero Vivalda (sesta generazione al comando di una valida realtà che vede anche il ristorante bistellato Antica Corona Reale) produce i suoi panettoni piemontesi nel nuovissimo progetto AtelieReale, laboratorio di panificazione e pasticceria. Quattro le proposte:il classico uvetta e canditi, con glassa in stile Torino con nocciola IGP Piemonte, mandorla Sicilia e succo d’uva Moscato d’Asti Saracco, con cioccolato e albicocche di Costigliole Agrimontana, o con Zibibbo e uva passita di Donna Fugata (un’edizione limitata di soli 1000 panettoni).
L’Emilia-Romagna: Luca Porretto, Forno Brisa, Pasticceria Tabiano
Dopo una sperimentazione durata due anni la pasticceria Beverara (Castel Maggiore, BO) guidata dal giovane Luca Porretto, inventa e realizza il primo panettone sferico mai creato. Oggi nella sua nuova versione il Porretto si presenta con un impasto ultra soffice con massa di cacao 99%, arricchito da pepite di cioccolato fondente 60%, arancia candita, noci di marmellata all’arancia amara. Lo completa un cremino di nocciole pecan cantonesi e una granella di nocciole pralinate.
Il Forno Brisa di Bologna ha fatto parlare tanto di sé: per Natale sforna panettoni in cui emerge tutta la fantasia dei ragazzi che vi lavorano: impasto al cioccolato Sao Tomè, albicocche artigianali semicandite Barbieri, perfetto se scaldato prima di assaporarlo. O ancora quello caffè 100% arabica monorigine India di Bugan Coffee Lab e cioccolato bianco. Buon divertimento.
Claudio Gatti quest’anno presenta una focaccia dalla Pasticceria Tabiano di Tabiano Terme (Salsomaggiore, Parma), nel cuore della food valley italiana. Un lievitato diverso per il Natale, preparato con 10 cereali integrali tra cui farro, orzo e riso candito, ha zucchero di canna integrale 50% olio evo e 50% burro, a chiudere ananas e mandarino canditi. Curioso eh?
Panettoni artigianali in Campania: Salvatore Gabbiano
Savatore Gabbiano della Pasticceria Gabbiano di Pompei, si è fatto un nome grazie all’eleganza dei propri panettoni artigianali di Campania, profumatissimi e molto identitari. Compare la versione con l’albicocca Pellecchiella del Vesuvio e il Panbabà bagnato semplicemente con il rum, lontano dal classico panettone ma vicino alla tradizione partenopea.
Il Panificio Nazzareno di Roma
Eccoci nella capitale, a Ponte Milvio, tra le più pregiate produzioni di panettone a Roma. Sui lievitati di questo conosciuto panificio compare addirittura il bollino della prestigiosa associazione “Re Panettone di Milano”, un marchio di qualità non da poco. Il maestro Piergiorgio Giorilli usa lievito madre, burro belga, scorza di arance, di limone e bacche di vaniglia, e oltre la versione classica potrete trovare quella con cioccolato Valhrona abbinato a rum, limoncello, mandorle e miele.
Il panettone al Moscato della Pasticceria Filippi
La Pasticceria Filippi di Zanè (Vicenza) ha da poco presentato la sua nuova linea di panettoni speziati per le festività natalizie, ne produce una variante personalizzata per la storica famiglia vinicola Dogliani di Beni di Batasiolo. Un lievitato che segue la ricetta classica e la rivisita incontrando il Moscato d’Asti Bosc D’La Rei della storica azienda nelle Langhe. Inoltre Filippi ha un approccio ecosostenibile che caratterizza ogni aspetto dell’azienda e rende i panettoni ancor più buoni, dalle materie prime utilizzate per gli impasti fino agli incarti e agli imballaggi di tutti i dolci.
E voi avete già scelto il panettone per questo Natale?
Credits immagine in evidenza: @Andrea Fongo | www.andreafongo.com