Se avete seguito la nostra diretta, con le recensioni e le riflessioni sulle opere in concorso della 75esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, sapete già quanto questa edizione sia stata ricca di capolavori e protagonisti d’eccellenza.
Il cinema, come diciamo sempre, tra tutti i linguaggi artistici è quello che riesce maggiormente a trasmettere e raccontare il valore sociale e culturale del cibo. Ed è proprio da questo concetto che nasce nostro legame con il cinematografo e, di conseguenza, la partecipazione al Festival. Dal 2014, infatti, insieme alla Federazione Italiana dei Cineclub (FEDIC) assegniamo la menzione FEDIC – Il Giornale del Cibo al film o al cortometraggio in concorso che ha portato sullo schermo la scena più significativa legata al cibo e all’alimentazione.
“Una collaborazione nata per celebrare il cibo e i suoi valori attraverso il linguaggio cinematografico che, come poche altre espressioni artistiche, è capace di raccontarne il ruolo culturale e sociale” – afferma Giuliano Gallini, direttore marketing strategico di CIRFOOD, azienda editrice del magazine, tra i componenti della giuria. “Con questo riconoscimento CIRFOOD ribadisce l’importanza che dedica a valori come innovazione, legalità, democrazia, sostenibilità e accessibilità, alimentando un’idea di trasmissione delle tematiche legate al cibo anche attraverso diversi strumenti e linguaggi”, conclude Gallini.
La menzione FEDIC – Il Giornale del Cibo
La giuria, che in questa 75° edizione ha designato il vincitore della menzione speciale Fedic – Il Giornale del Cibo, è stata presieduta da Ferruccio Gard (giornalista e artista) e composta da Marco Asunis (presidente Federazione Italiana dei Circoli del Cinema), Alfredo Baldi (storico e critico del cinema), Nino Battaglia (giornalista TGR Rai Piemonte), Carlotta Bruschi (filmaker Fedic), Giuliano Gallini (CIRFOOD – Il Giornale del Cibo), Betty Gianotelli, Carlo Gentile (giornalista RAI), Franco Mariotti (giornalista e Vicepresidente SNGCI), Paolo Micalizzi (critico e storico del cinema), Lorenzo Reggiani e Giancarlo Zappoli (giornalista di mymovies.it).
Ma veniamo all’opera che meglio ha saputo unire racconto, visione ed emozione nel rappresentare il rapporto tra cibo e cinema: I Villani di Daniele De Michele.
Presentato alla Mostra nella Settimana Internazionale della Critica, il documentario è stato scelto perché, come recita la canzone di chiusura del film, è in grado di mostrare con forza ed emozione che “senza l’uomo la terra non c’è più”. De Michele descrive il duro lavoro di alcuni agricoltori, pastori e pescatori, dalla Sicilia al Trentino, attraverso la loro voce e le loro parole. Quello che emerge è un monito a conservare e a non disperdere riti e tradizioni che stanno alla base della cucina italiana, che è un patrimonio ma anche un atto d’amore, come testimonia il pranzo fra i protagonisti, fra sudore, gioia e senso di gratificazione.
Il Premio FEDIC e la Menzione speciale FEDIC
Nell’ambito della premiazione, avvenuta sabato 8 settembre presso lo spazio della Fondazione Ente dello Spettacolo (Hotel Excelsior, Lido VE, Sala Tropicana 1), la giuria ha assegnato anche il Premio FEDIC al film Sulla mia pelle di Alessio Cremonini e la menzione speciale FEDIC all’opera Ricordi? di Valerio Mieli.
Per questa edizione è tutto, vi diamo appuntamento all’anno prossimo, con la promessa di continuare ad alimentare la nostra idea di trasmissione delle tematiche legate al cibo anche attraverso diversi strumenti e linguaggi. Stay tuned!