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Menu vegetariano a Montallegro

martino alla cena vegetariana

Diamo alle verdure l’importanza che meritano!

di Caterina Maddi

Ottima riuscita, sabato 24 marzo, per l’evento organizzato dalla compagnia del cibo sincero di Ribera “Alta cucina vegetariana? È possibile!”, un incontro volto a dimostrare che si può realizzare un menù vegetariano degno delle più squisite prelibatezze a base di carne e di pesce. La cena si è svolta  presso il Relais Briuccia, ristorante Capitolo Primo di Montallegro, un piccolo gioiello nel paesino in provincia di Agrigento.

Sul tema del vegetarianismo si è discusso e si discute tanto oggi giorno. Scelta salutare? Così pare da quanto dicono gli esperti che consigliano di limitare il consumo di carni, soprattutto rosse. Anche se molti sono ancora scettici sul fatto che le proteine della carne possano essere sostituite da quelle contenute in altri alimenti. Scelta etica? Di sicuro, se guardando la cosa con occhio animalista, si vogliono evitare le stragi animali. Scelta difficile? Dipende dal grado di radicalità che la decisione comporta: si può scegliere di diventare vegetariani, pescetariani o vegani. Scelta coraggiosa? Certamente, per quanti non riescono ad immaginare una vita senza i “piaceri della carne”.

Senza ombra di dubbio la Sicilia vanta la lunga tradizione di una cucina che sa valorizzare i tesori dell’orto, rendendo le verdure vere protagoniste della tavola. Una cucina che sfata il mito delle verdure quali pietanze di contorno, utilizzate unicamente per accompagnare cibi di carne o di pesce.
Questi i punti chiave del discorso introduttivo diMartino Ragusa al quale è seguita la cena creativa studiata per l’occasione dallo chef Damiano Ferraro. I soci della compagnia hanno potuto gustare sei squisite portate accompagnate da una deliziosa scelta di vini, sia bianchi che rossi. Un menù di grande raffinatezza, splendido equilibrio tra sapori delicati e gusti decisi. Patate, verza, bietole, cavolfiori, finocchietti selvatici e formaggi vari i grandi protagonisti della serata. E poi pasta e pane, immancabili in una cena vegetariana. Odori speziati e appetitosi: salvia e rosmarino, arance, cioccolato e miele. Il tutto sempre con una presentazione del piatto molto curata. Piccole sculture di cibo che si era quasi combattuti nel mangiarle, indecisi se fruirne oltre che con l’occhio e col naso anche col palato. E si è dovuto ricredere chi pensava che non sarebbe stato abbastanza sazio al termine di una cena senza portate di carne o di pesce.

Un incontro che ha certamente permesso di appurare che quegli ingredienti ritenuti importanti e soprattutto indispensabili per un menù di alta cucina, in realtà non necessariamente lo sono. E infine un salutare invito a portare quotidianamente sulle nostre tavole più verdure e meno carne, magari con modi meno elaborati, ma pur tuttavia efficaci.

 

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