La menta è apprezzata per l’uso in cucina soprattutto in medio oriente, India e nord Africa, ma anche in Italia e Spagna.
Per il suo sapore molto intenso, in cucina deve essere impiegata con molta moderazione: si abbina molto bene a tutte le carni con sapore molto deciso come agnello, anatra e montone, specialmente sotto forma di “salsa di menta”. La più famosa è l’inglese “mint sauce”. Per quanto riguarda i primi piatti, da segnalare gli spaghetti con la menta, gli spaghetti con crudaiola di melanzane e menta e i culingiones, ovvero ravioli di patate e menta. Ottimi anche gli accostamenti con alcuni pesci, come dentici, pesce spada e tonno; può essere usata anche per piatti sfiziosi come le polpettine di ricotta alla menta. È impiegata anche in alcuni cocktail, specialmente estivi, come il mojito, dove viene pestata con lo zucchero e accompagnata da ghiaccio e rum. Sono in molti ad apprezzare lo sciroppo di menta da diluire in acqua.
Se essiccata, viene utilizzata principalmente per aromatizzare the, tisane e altre bevande. In Marocco, l’infuso di menta è diventato addirittura una bevanda nazionale: “atay” in arabo, preparato con the verde cinese, rametti di menta fresca (“nanaa”) e molto zucchero, deve essere servito caldissimo in tazzine o bicchierini di vetro.
focus sulla menta
di Paolo Degiovanni.
La pianta della menta ha origini molto antiche: fonti certe segnalano infatti che, già nel 2723 a.C., l’imperatore cinese Shan Nong facesse uso del the aromatizzato alla menta, una bevanda dalle note proprietà calmanti e antispasmodiche. La pianta si diffuse successivamente in tutta la zona mediterranea, dove cominciò ad essere coltivata e raccolta principalmente per le sue caratteristiche virtù aromatiche; Greci e Romani la usavano molto per profumare la persona, le acque per il bagno e per prepararsi infusi. Secondo la mitologia greca Menta, o Minta, era una ninfa amata da Ade, dio degli inferi: Persefone, moglie di Ade, la trasformò in un’erba per gelosia ma, poi, la stessa Persefone le diede l’aroma che le è tipico per ricompensare la ninfa della trasformazione alle quale l’aveva assoggettata.
Ippocrate ed Aristotele consideravano la menta un afrodisiaco, Plinio ne vantava l’azione analgesica mentre Galeno la considerava una pianta medicinale: negli erbari dell’epoca si legge che la menta veniva usata come cicatrizzante (dopo essere stata posta a macerare nell’olio di oliva per un mese al sole) e per lenire una notevole quantità di patologie come influenze, raffreddori, mal di pancia, meteorismo e per disturbi gastrici e biliari.
caratteristiche e varietà
La menta è una pianta erbacea perenne: è molto rustica e vigorosa al punto che, in natura, si incrocia spontaneamente e dà vita a sempre nuove varietà. Nonostante necessiti di irrigazione costante, soprattutto nel periodo estivo, può resistere anche a temperature molto rigide e la sua vitalità è tale da renderla addirittura una pianta infestante e particolarmente invasiva. Ne esistono più di 600 varietà, tra cui Mentha arvensis, citrata,pulegium, rotundifolia, longifolia, spicata, acquatica e viridis: dall’incrocio di questi ultimi due tipi è nato l’ibrido Mentha piperita, la più conosciuta e diffusa tra tutte le specie. Originaria dell’Inghilterra, ha foglie color verde intenso, con sfumature porpora lungo il fusto e, per questo, si distingue in menta bianca e menta nera; i fiori sono a spiga campanulati, può raggiungere anche un metro e mezzo di altezza ed è molto diffusa in Italia settentrionale, da cui si estrae un olio molto usato nelle industrie dolciarie ed in farmacia.
Tutte le specie di menta hanno praticamente le stesse proprietà medicinali dovute, principalmente, a un alcool estratto dall’essenza di menta, il mentolo, che sembra sia stato scoperto nei Paesi Bassi alla fine del XVIII secolo: il mentolo si è rivelato essere un ottimo stimolante per lo stomaco dato che esercita un’azione stimolante sull’appetito, rilassa il tratto intestinale e contribuisce ad aumentare la secrezione e il flusso biliare. E’ antifermentativo e leggermente sedativo: ha quindi un’azione analgesica, da usare però con moderazione, in quanto se usato in forti dosi può avere effetti collaterali sul sistema nervoso; è utilizzato come ingrediente di molti profumi, cosmetici, medicinali e viene usato persino per aromatizzare le sigarette. Attenzione, però, al mentolo puro: è tossico ed anche un solo cucchiaino da thè può essere letale, mentre l’olio essenziale può causare aritmie cardiache e non va somministrato senza prescrizione medica, in quanto provoca reazioni allergiche ed è particolarmente irritante. Bisogna fare perciò molta attenzione all’uso dell’olio essenziale di menta, poichè ad alte dosi può avere proprietà simili agli stupefacenti causando agitazione, tremiti, convulsioni e quindi una forte depressione. Tale essenza è molto utile per rinfrescare e deodorare l’alito e, grazie alle sue proprietà antisettiche ed antinfiammatorie si è rivelata un ottimo rimedio per le stomatiti e le afte; se applicata sulla pelle e sulle mucose determina un senso di freddo localizzato e anestesia locale più o meno marcata, diventando così un ottimo rimedio contro eczemi, tigna, scabbia, ulcere, herpes zoster e dermatosi. Ha infine proprietà antipruriginose, una virtù che la rende un ottimo rimedio contro le punture di zanzare ed altri insetti.
proprietà nutrizionali
La Menta piperita ha un profumo fresco, forte, dolce-amaro e molto penetrante. Possiede proprietà digestive, antispasmodiche e antisettiche: l’infuso che si ottiene ponendo in una tazzina d’acqua pochi grammi di foglie secche o fresche, anche mischiate con altre di tiglio o camomilla, è un ottimo digestivo. Oltre ad essere un ottimo rimedio per i disturbi gastrointestinali, ha anche una buona attività decongestionante e balsamica in quanto fluidifica le secrezioni dell’apparato respiratorio: secondo alcuni, sarebbe sconsigliabile assumerla di sera perché può causare disturbi del sonno.
Solitamente i rametti di menta vengono essiccati, ma possono anche venir congelati.
valori nutrizionali per 100 grammi
Energia: 279 Kcal
Proteine: 0 gr
Carboidrati: 34,6 gr
Grassi: 4,6 gr
Fibre: 6,2 gr
Ferro: 1370 mg
Vitamina C: 2 mg
curiosità
Questa profumatissima erba è, da sempre, simbolo dell’ospitalità: il poeta latino Ovidio racconta come i contadini strofinassero con foglie di menta il tavolo della cucina per renderlo profumato prima di servirvi il pranzo agli ospiti.
Le foglie di menta hanno un effetto astringente, purificante e combattono l’irritazione; per questo motivo sono impiegate nella preparazione di maschere di bellezza