Così come la vita, anche MasterChef Italia 8 sa essere profondamente ingiusto. Si, lo so, siamo tutti sconvolti dall’eliminazione di Jerry in questa quinta puntata e so per certo a cosa state pensando: ce ne sono almeno 4 o 5 di concorrenti che meritavano di ritornare a casa più di lui. Jerry ci mancherà un sacco, non solo perché era bravo a cucinare, ma perché aveva un’umiltà talmente esagerata che da solo riusciva a bilanciare i picchi d’arroganza di tutti gli altri messi insieme. Insomma, un cowboy che faceva la differenza.
Ma a parte la nota melanconica, la quinta puntata di MasterChef 8 è stata utile a farci chiarire le idee sui concorrenti. Le prove stanno via via dimostrando chi sono i più forti e chi quelli che, per un motivo o per un altro, se la cavano solo per le fatidiche botte… ehm, colpi di fortuna.
Ma vediamo con ordine cosa è successo nella scorsa puntata, quali sono state le prove e come se la sono cavata i concorrenti.
MasterChef Italia 8: le prove della quinta puntata
Evitare gli sprechi e ottimizzare le risorse in cucina erano i concetti principali della Mistery Box. I cuochi avevano a disposizione un tot di ingredienti ed utensili, ma per ogni alimento scelto per cucinare, dovevano rinunciare ad un utensile. La prova ha messo in luce i concorrenti con spirito di adattamento più accentuato: Jerry, Valeria e Guido. Vince proprio Guido che, ovviamente, nella prova successiva acquisisce molti vantaggi e li usa per togliersi qualche sassolino dalla scarpa.
L’Invention Test era a base di pane e cioccolato da utilizzare per una ricetta dolce o salata. A Guido è andato il compito di assegnare ai concorrenti l’una o l’altra versione, una modalità che ha messo in difficoltà molti concorrenti, fra cui Tiziana che perde la sfida e anche il grembiule. Samuele, invece, vince la prova a si porta a casa la prima e più significativa vittoria della sua presenza nel programma.
La prova in esterna si è svolta nel magnifico Castello di Grinzane Cavour, in provincia di Cuneo, terra ricca di storia e tradizione, famosa per i vini e per il re di tutti i tartufi: il Bianco d’Alba. Tema della prova: preparare un menu libero per 60 persone, ma con due accorgimenti: utilizzare il tartufo bianco e i vini autoctoni.
A giudicare i piatti, 60 tra cercatori di tartufo e produttori di vini della zona, un particolare che ovviamente ha aumentato la tensione e fatto ribollire più di un animo.
Samuele, infatti, nonostante abbia avuto un piemontese DOC in squadra (Guido) faticava a trovare l’equilibrio. La sua squadra vince comunque la prova, battendo la brigata rossa capitanata da Gloria.
Infine, c’è stato un Pressure test denso di colpi di scena. La squadra che ha perso in esterna si è divisa in due e Valeria e Gloria, in rappresentanza delle due squadre appena create, si sono sfidate sui tortellini. Valeria, ha vinto, ed è riuscita a portare in balconata i suoi compagni, lasciando in cucina Gloria, Alessandro, Virginia e Jerry. Da qui in poi, sappiamo tutti com’è andata.
Le pagelle dei concorrenti
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I castelli di cartapesta iniziano a crollare e qualcuno, che fin ora ha lavorato in silenzio, inizia a farsi sentire. Come sono andati i concorrenti ieri sera? Ecco le loro pagelle.
Virginia – Su di lei, non posso che ribadire il parere della quarta puntata: continua a sopravvivere senza stupire mai veramente. Quando troverà la sua strada? Voto 5.
Anna – Continua a fare il suo e va avanti. I piatti sono bruttini ma pieni zeppi di cuore ed esperienza. Di buono c’è che non si scoraggia mai ed è capace di fare osservazioni acute (se solo l’avessero ascoltata durante l’esterna, la finanziera sarebbe stata molto meno complessa da preparare!). Brava Anna, voto 7.
Alessandro – E’ confuso e lo sono anche i suoi piatti, che mancano di idee e non hanno un buon grado di complessità. D’altronde, come si può pensare di cucinare bene un ingrediente di cui non si conosce il nome? Voto 5.
Gilberto – La sua supponenza è quasi imbarazzante. Come si fa a rispondere a Chef Locatelli (una stella Michelin guadagnata nel 2002 e mai persa), “Ah, lei la chiama acidità!?” [riferito al sapore del cioccolato fondente, ndr]. Ma abbassare la cresta e rigare dritto, no eh? Voto 4.
Guido – Da una parte vince la sfida e dall’altra cade sui piatti della tradizione del suo territorio. Rimane comunque il concorrente che più di tutti è in grado di avere una visione e una strategia. E’ chiaro che tutti lo temono. Voto 7 ½ .
Verando – Forse inizia a concentrarsi troppo sugli altri anziché su ciò che deve fare. Non ha capito che prima di superare gli altri, deve impegnarsi per superare sé stesso. Voto 5 ½ .
Vito – Qualcuno può spiegare a Vito che alla 5° puntata di MasterChef, “ci ho messo il cuore” non è più una giustificazione? Speriamo capisca subito che è giunta l’ora di giocarsela sulla tecnica e sulla creatività! Voto 4.
Salvatore – Continua a lavorare bene e inizia anche un po’ a ridimensionarsi. Forse perché ha capito che a MasterChef la sfiga colpisce i più furbi. Voto 6 ½ .
Giuseppe – Deconcentrato come pochi, non riesce neanche a cogliere i suggerimenti degli chef che tentano di aiutarlo anche in maniera abbastanza palese. Fino a quando se la caverà? Voto 4 ½.
Giovanni – Finalmente qualcuno ha avuto il coraggio di dire a Giovanni che deve essere un po’ più sicuro di sé. Non che ci piacciano gli arroganti, ma se sei bravo a cucinare qualche arietta te la puoi dare. Ogni tanto. Ti meriti un 6 ½.
Samuele – Bravo nell’invention test, ma scarso come capo di brigata. Samuele deve crescere un po’ e concentrarsi per avere idee più concrete da spendere in cucina. MasterChef è una fossa di leoni! Un 6 di incoraggiamento, e speriamo di vederlo più carico giovedì prossimo!
Gloria – Decisa nell’esecuzione delle ricette, chirurgica nella preparazione dei piatti. Poi diventa capo di brigata e si perde totalmente. Pensavamo avesse più carattere. E lo pensava anche lei. Sarebbe da incoraggiare con un 6, ma visto come ha gestito (e perso) la prova dei tortellini facciamo che scende a 5.
Federico – Impiattamenti delicati, tutto il contrario del suo modo di trattare i compagni. Speriamo si rilassi un po’ e se la prenda meno per le frecciatine degli altri concorrenti. Che tanto, quelle sono il problema minore. Voto 6-.
Loretta – L’abbiamo vista poco, giusto il tempo per ammirare i suoi ravioli al cioccolato che non sapevano di cioccolato. Sarà per la prossima. Speriamo. Voto 6.
Valeria – Una convinzione stoica nel preparare i piatti che via via si fa sempre più evidente. Di sbagliare sbaglia, esattamente come gli altri, ma torna al suo posto con garbo e umiltà e riparte alla grande. Speriamo arrivi in fondo. Voto 7.
Questi sono i nostri voti dei concorrenti per questa quinta puntata di MasterChef Italia 8. Li condividete?