Maradona, uno dei concorrenti principali della scorsa edizione di Masterchef, dal Libano a Trieste per inseguire i propri sogni e da Trieste a Masterchef per realizzarli. Una faccia simpatica, un accento che non si dimentica e la tenacia di chi non demorde. La sua simpatia e il suo amore per il cibo ci hanno travolti anche su twitter in cui è nato questo scambio di conversazioni. Con la stessa ironia e spensieratezza che abbiamo avuto modo di vedere in tv, ci ha fatto entrare nel suo mondo fatto di colori tenui, sapori decisi e una saggia follia.
Il tuo primo piatto preparato per i giudici è stato lo gnocco di pane al polpo con salsa di busara, tornando indietro, dopo questo lungo percorso, cambieresti qualcosa di quel piatto?
Youssef Maradona: Sì cambierei alcune cose. Ma l’idea “del gnocco..” rimane la stessa
Abbiamo capito che l’inarrestabile follia che ti ha caratterizzato nel programma fa parte del tuo carattere, un raffinato guerriero che non ha alcuna paura delle sfide, ma come ti sei preparato per Masterchef e quali consigli dai a chi vuole partecipare?
Y.M.: La prima cosa che ho fatto è stata comprare tantissimi libri sui giudici di Masterchef, poi ho iniziato a guardare le scorse edizioni di Masterchef Italia, guardo raramente la tv quindi avevo visto qualcosa su Masterchef Usa, Australia, e un po’4 della 4° edizione di Masterchef Italia. Solo grazie a una carissima amica che mi ha iscritto online, sono andato a Masterchef e sono contento. Un consiglio! Aver la curiosità di fare nuove esperienze, conoscere nuove persone, cose e cercare di ascoltare con attenzione sempre.
Quando hai saputo che saresti stato uno dei concorrenti di Masterchef, qual è stato il tuo primo desiderio? Ed ora, che le telecamere sono spente, quel desiderio è stato realizzato?
Y.M.: Bella domanda! Sinceramente il primo desiderio non me lo ricordo. Ma sicuramente in quel periodo della mia vita ero consapevole di aver bisogno di emozioni, forti emozioni! In qualche modo “la botta”d’emozioni che desideravo è arrivata, tramite Masterchef. Quindi si sono soddisfatto! Ora però bisognerebbe inseguirli i desideri, la ricetta giusta di rinuncia e fatica. Perché secondo me, i desideri veri non crescono da soli, come ogni cosa nella natura.
Se Maradona fosse un ingrediente quale sarebbe e soprattutto in che modo lo cucinerebbe?
Y.M.: Questa domanda è folle! La risposta giusta è una patata novella appena sradicata, lavata e tagliata in quattro parti. Condita con un buon olio evo, erbe, un pizzico di sale bianco di montagna e ben arrostita nel forno, preferibilmente forno a legna.
Infine, il tuo #robabonamaradona ci fa impazzire, che rapporto hai con i social? Social e cibo ormai corrono su binari paralleli, cosa pensi di questo? Può essere un modo magico per avvicinare le persone alla cultura del cibo?
Y.M.: Il discorso Social it’s Idem like tv for me. Prima era un rapporto basato sul principio “minimo indispensabile!”(email, Google, YouTube..), ma da Masterchef ad oggi, ho imparato e conosciuto al momento giusto, credo, i social. E mi piace un sacco anche se mi rendo conto che sono un principiante in materia. #robabonamaradona ha funzionato, molte altre no però, questione di tenacia e buon senso. Questione di respiro!