Tutte le varietà di mandarino e le sue straordinarie proprietà

mandarini con foglia
Il mandarino, amato frutto invernale, offre gusto, aroma e benefici per la salute. Scopri varietà, proprietà nutrizionali e consigli per gustarlo al meglio.

Dolce, succoso e profumato, il mandarino è uno dei frutti più amati della stagione invernale, apprezzato non solo per il suo sapore e il suo aroma inconfondibile, ma soprattutto per i numerosi benefici per la salute. Originario dell’Asia, è un piccolo agrume dalla caratteristica buccia rugosa di colore arancio brillante, appartenente alla famiglia delle Rutacee, la stessa di arance, limoni e pompelmi. Ma sapevate che esistono diverse varietà di mandarini, ognuna con caratteristiche uniche? Scopriamole insieme, esplorando anche le loro preziose proprietà nutrizionali e senza dimenticare qualche consiglio per gustarli al meglio.

Che cos’è il mandarino?

Mandarini appena colti
Nitr/shutterstock

Il mandarino è il frutto del Citrus reticulata, un piccolo arbusto sempreverde alto circa due metri, che in alcuni casi può raggiungere 4 metri di altezza. Si tratta di un vero e proprio agrume, insieme al cedro e al pomelo, da cui derivano tutte le altre specie, come arancio, pompelmo e limone, che invece sono il risultato di incroci botanici. 

Le sue origini molto antiche sono da ricercare in Asia sud-orientale, in particolare in Cina e in India dove viene coltivato da millenni. Deve il suo nome ai funzionari civili e militari dell’impero cinese, chiamati appunto mandarini, che indossavano una veste dal caratteristico colore arancione. 

Fu importato in Europa dagli inglesi agli inizi dell’800 come pianta ornamentale e la sua coltivazione cominciò a diffondersi in Spagna e in Portogallo, per poi giungere in Italia. Qui la produzione si concentra ad oggi soprattutto nelle aree meridionali, in particolare in Sicilia, Calabria e Campania dove trova le condizioni ideali per crescere: è una pianta che predilige un clima mite, terreni soleggiati, asciutti e ben drenati e temperature che non scendano al di sotto dei 13 °C in quanto teme freddo e umidità. 

La pianta si presenta come un grosso arbusto dalle foglie verdi, che si rinnovano durante tutto l’anno,  ingentilito in primavera da piccoli fiori bianchi e profumati raccolti in infiorescenze. I frutti sono piccoli e tondi, schiacciati ai poli e caratterizzati da una buccia sottile e rugosa che si rimuove facilmente, sprigionando un intenso profumo. La polpa di colore arancione chiaro è dolce e succosa, ed è racchiusa in spicchi che si separano senza fatica. I mandarini devono essere raccolti solo quando sono completamente maturi, perché a differenza di altri frutti il processo di maturazione si arresta una volta staccato dal ramo. La raccolta avviene durante tutto l’inverno, da ottobre a marzo, periodo ideale per godere appieno dei suoi innumerevoli benefici per la salute. Vediamo in dettaglio quali sono.

Valori nutrizionali e proprietà dei mandarini

Spicchi di mandarini
Brent Hofacker/shutterstock

Il mandarino è un frutto dolce e succoso, composto per l’80% da acqua. Ogni frutto pesa in media 100 g e apporta circa 76 Kcal, che derivano soprattutto dai carboidrati semplici. Tra gli agrumi, è quello con la più alta percentuale di zuccheri, intorno al 18%. È una fonte preziosa di fibre (1,8 g) vitamine e sali minerali. Questo piccolo agrume è un concentrato di vitamina C e folati, apporta potassio, sodio e calcio, ed è ricco di beta – carotene, precursore della vitamina A. L’aroma caratteristico è dovuto alla presenza di oli essenziali nella scorza che hanno proprietà antisettiche e antinfiammatorie. Ma vediamo adesso in dettaglio quali sono i benefici per la salute di questo frutto, protagonista dell’inverno.

Rinforza il sistema immunitario

Come tutti gli agrumi, il mandarino è un’ottima fonte di acido ascorbico, o vitamina C: un solo frutto è sufficiente a soddisfare il 40% del fabbisogno giornaliero. Questa vitamina è fondamentale per rafforzare il sistema immunitario aiutando l’organismo a prevenire e combattere i malanni di stagione, come raffreddore e influenza. Inoltre, la vitamina C promuove la sintesi di collagene, che fa bene alla pelle, ai muscoli e alle ossa.

Combatte i radicali liberi

Grazie alla presenza di sostanze antiossidanti, tra cui flavonoidi, vitamina C e beta-carotene, il mandarino protegge le cellule dall’invecchiamento cellulare, contrastando i radicali liberi prodotti dallo stress ossidativo. I mandarini fanno bene anche al cuore e proteggono l’apparato circolatorio: i flavonoidi riducono trigliceridi e colesterolo LDL, prevenendo la formazione di placche aterosclerotiche mentre il potassio regola la pressione sanguigna.

Alleato dell’intestino

Seppur in minore quantità rispetto ad altri tipi di frutto, il mandarino ha un buon contenuto di fibre che contribuiscono a migliorare la digestione e a favorire il transito intestinale. Per questo motivo, il mandarino si presta bene ad essere consumato a fine pasto, non solo per il suo sapore dolce e fresco, ma anche per le sue proprietà digestive. Ideale per chi soffre di stitichezza poiché la pectina stimola la peristalsi, promuovendo il benessere dell’intestino.

Queste proprietà sono comuni a tutte le varietà di mandarini presenti in commercio, scopriamo ora quali sono.

Quante varietà di mandarini esistono?

varietà di mandarini
MOUTASEM PHOTOGRAPHY/shutterstock

Come già anticipato, il mandarino è unico nel suo genere perché è un agrume da cui si sono originati tutti gli altri. Esistono numerose varietà di mandarini, che differiscono tra loro per sapore, dimensioni, presenza di semi e periodo di raccolta. Tra le principali ricordiamo:

  • Clementina: conosciuta anche con il nome di mandarancio, è il risultato di un incrocio naturale tra mandarino e arancia amara (Citrus aurantium), particolarmente apprezzata per l’assenza di semi e il sapore squisitamente dolce.
  • Mandarino Satsuma: originario del Giappone, è caratterizzato da una buccia sottile che si rimuove facilmente, una polpa dal gusto dolce e delicato, ed anche questa varietà è priva di semi. 
  • Tangerino: deve il proprio nome al porto di Tangeri in Marocco, un tempo sede di smistamento di agrumi. Diffuso principalmente negli Stati Uniti, ha una buccia di colore arancione intenso e un sapore leggermente più acidulo.
  • Mandarino King: dalle dimensioni mediamente più grandi rispetto alle altre varietà, ha una forma tondeggiante, depressa ai poli, con una buccia sottile non aderente alla polpa. Appartengono a questa varietà anche l’Avana, o mandarino comune, e il Paternò, coltivati in Sicilia.
  • Mandarino tardivo di Ciaculli: nasce dal Mandarino King ed è una varietà tipicamente siciliana, coltivata soprattutto a Palermo, apprezzata per il suo aroma intenso e la dolcezza unica. 
  • Mandarino Cinese o Kumquat: caratterizzato da frutti piccoli e di forma ovale, che possono essere consumati interi, senza privarli della buccia, perché sottile e dal gusto dolce e delicato. Anch’esso di origine asiatica, dove è simbolo di prosperità e fortuna, si coltiva prevalentemente come pianta ornamentale. 

Oltre alle gustose varietà descritte fin qui, esistono anche piante di mandarino che sono coltivate solo a scopo ornamentale. È il caso del Mandarino Cleopatra, originario dell’India e diffuso in Sicilia, dove viene collocato ai margini delle strade e nelle piazze per la bellezza dei suoi frutti e dei suoi fiori bianchi. Questi mandarini sono eccessivamente ricchi di semi, per questo motivo non sono commestibili.

Controindicazioni

cesto di mandarini
Oleksandr Blishch/shutterstock

Ad oggi non sono stati segnalati effetti indesiderati o possibili interazioni con i farmaci, per questo motivo un consumo moderato di mandarini è considerato sicuro. La quantità ideale per una porzione è di circa 150 grammi, che corrisponde a 1-2 frutti interi. La quantità di mandarini che è possibile assumere giornalmente è soggettiva e dipende dalle condizioni fisiologiche o patologiche di ciascuno. Questi frutti, così come tutti gli altri tipi di agrumi, dovrebbero essere consumati con moderazione da chi soffre di gastrite o reflusso gastroesofageo, poiché la loro acidità potrebbe aggravare i sintomi.

Mandarini e diabete: cosa c’è da sapere

Una maggiore attenzione sul consumo di mandarini è richiesta dai pazienti che soffrono di diabete: sebbene i mandarini, così come altri agrumi, abbiano un indice glicemico basso, è opportuno valutarne, insieme al proprio medico, la giusta quantità e la frequenza. Tuttavia, in generale, per avere un buon controllo della glicemia è preferibile consumare questi frutti interi e non come spremuta, poiché la fibra aiuta a rallentare l’assorbimento degli zuccheri. Ideali come spuntino, meglio se abbinati a una fonte di grassi buoni come mandorle o noci, oppure all’interno di una colazione sana e bilanciata. In ogni caso è sempre meglio consumarli lontano dai pasti in cui sono presenti altre fonti di carboidrati come pane, pasta o riso. 

Mandarini in gravidanza

Sebbene non sia una delle principali fonti, il mandarino ha un buon contenuto di folati e contribuisce a soddisfarne il fabbisogno giornaliero. L’ assunzione di questa vitamina è importante in gravidanza per favorire il corretto sviluppo del sistema nervoso del feto, prevenendo il rischio di gravi malformazioni a livello neurale. Ecco perché i mandarini sono consigliati anche in gravidanza. Tuttavia, è importante non eccedere nelle quantità, poiché si tratta di frutti zuccherini che possono alterare l’equilibrio glicemico, molto delicato durante la gestazione. In genere sono ben tollerati ma a volte possono peggiorare i sintomi di gastrite e reflusso gastrico, disturbi comuni in questa fase.

Mandarini: come sceglierli e gustarli al meglio

Con il suo gusto zuccherino e fresco e le sue proprietà digestive, il mandarino è ideale come dolce a fine pasto, ma può essere consumato anche a colazione o come pratico snack. Al momento dell’acquisto è importante che il frutto sia sodo, la buccia integra e priva di ammaccature, con un aspetto lucido e un colore arancione brillante; inoltre, deve essere possibile separarla dal frutto con le mani. Sebbene sia preferibile consumarli freschi e a spicchi, i mandarini sono usati in cucina per la preparazione di marmellate, salse da condimento o come ingrediente per insalate sfiziose. La buccia è ricca di oli essenziali molto aromatici e spesso viene utilizzata per la preparazione di liquori.

E voi conoscevate tutte le proprietà del mandarino?

 

Immagine in evidenza di: Olga Donchuk/shutterstock

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