Dal 5 al 7 ottobre 2018 tornano gli appuntamenti del festival che la rivista Internazionale organizza a Ferrara, richiamando giornalisti da tutto il mondo per raccontare la società di oggi attraverso sguardi e prospettive differenti che coinvolgono l’economia, la politica, l’immigrazione, l’ambiente, i diritti umani e la cultura, in senso ampio. Tutte tematiche legate, con risvolti talvolta complessi, al “discorso sul cibo”, che si inserirà nel ricco programma del festival anche grazie a CIRFOOD, impresa leader nella ristorazione organizzata in Italia e all’estero, che partecipa per il quarto anno al meeting ferrarese. Quest’anno il tema del dibattito sarà “LO SPRECO: tra povertà alimentari e povertà culturali”, titolo dell’incontro pubblico organizzato in collaborazione con ECOWASTE4FOOD, progetto di cooperazione territoriale europea che coinvolge sette Paesi i quali collaborano per promuovere eco-innovazioni che possano ridurre lo spreco alimentare.
Spreco alimentare e povertà culturali, del resto, oltre a rappresentare un’emergenza cui politica, economia e società devono farsi carico, sono tematiche che vedono da sempre impegnati CIRFOOD e Il Giornale del Cibo, media partner dell’incontro pubblico che si terrà sabato 6 ottobre alle ore 11.30 al ridotto del Teatro Comunale di Ferrara, alla presenza di importanti ospiti, tra cui il Direttore del Marketing Strategico di CIRFOOD, Giuliano Gallini, che modererà il dibattito.
[elementor-template id='142071']Spreco come diritto negato al cibo
“Le risorse del nostro pianeta non sono infinite, e la lotta agli sprechi è parte importante della lotta per la sua sopravvivenza. Tra gli sprechi uno dei più odiosi è quello alimentare, se si pensa alla povertà alimentare che tuttora affligge molte persone sia nei paesi più poveri del mondo sia in quelli sviluppati”, chiarisce Giuliano Gallini, spiegando i motivi della partecipazione di CIRFOOD in occasione della conferenza stampa locale del Festival di Internazionale a Ferrara. “CIRFOOD crede infatti che la varietà di interessi e passioni favorisca le idee e la creatività – prosegue – impegnandosi in attività di produzione culturale come la partecipazione al Festival di Internazionale a Ferrara”. Si tratta di una proficua collaborazione, iniziata nel 2015 con il tema “L’azienda che vorrei”, in collaborazione con Fiordirisorse, per poi proseguire nel 2016 con “Il costo dell’ignoranza”, ancora in collaborazione con Fiordirisorse e nel 2017 con “Il cibo di cittadinanza. Dalla carta di Milano al cibo del futuro” in collaborazione con Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, realtà presente anche nell’appuntamento 2018.
Tra le best practice proposte a Ferrara in questi anni proprio da Fondazione Giangiacomo Feltrinelli e da CIRFOOD, un momento di confronto e progettazione “dal basso”, rappresentato nel 2017 dai tavoli di lavoro che hanno anticipato il dibattito, mentre quest’anno sarà il pubblico a venire direttamente coinvolto ed invitato ad esprimersi su un tema così importante come quello dello spreco alimentare, in due occasioni: non solo sabato mattina partecipando al dibattito presso il ridotto del Teatro Comunale, ma già da venerdì 5 ottobre, quando in piazza Trento e Trieste a Ferrara sarà aperto uno spazio dove, oltre all’esposizione di ricerche sul tema, i partecipanti al Festival potranno avanzare proposte e proporre questioni che verranno riprese nel dibattito di sabato mattina, dove sarà possibile porre domande ai relatori.
Lo spreco tra povertà alimentari e povertà culturali: un problema sociale
Secondo Giuliano Gallini, “definiamo povertà alimentare non solo una condizione che non permette l’acquisto di quantità sufficienti di cibo, ma anche la costrizione ad acquistare cibo scadente per l’inaccessibilità economica al cibo di qualità. Il discorso sullo spreco assume quindi le caratteristiche di un discorso sul cibo come diritto negato all’interno di fenomeni di emarginazione sociale e culturale molto profondi, che richiedono un impegno rinnovato per una innovazione sociale capace di contribuire al raggiungimento dei diciassette obiettivi ONU sulla sostenibilità nella loro necessaria interdipendenza”.
Un impegno che CIRFOOD raccoglie promuovendo a Internazionale a Ferrara l’incontro “LO SPRECO: tra povertà alimentari e povertà culturali”. Perché quando il cibo è un diritto negato non si tratta solo di una questione di soldi? Questa la domanda iniziale che porterà al confronto i relatori, tra cui Silvio Barbero, Vicepresidente dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e Segretario Nazionale di Slow Food per l’Italia, Bianca Dendena, Responsabile Area Ricerca Globalizzazione e Sostenibilità della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Maria Magdalena Heinrich, responsabile del programma della Fao per i sistemi alimentari inclusivi ed efficienti e Louiza Hamidi, attivista inglese e responsabile del progetto CURB – The Real Junk Food Project, che si occupa di recupero e ridistribuzione di cibo sprecato.
CIRFOOD, insieme agli ospiti e al pubblico del Festival di Internazionale, dialogheranno su come il discorso sul cibo può innestare innovazioni sociali capaci di aumentare il capitale sociale, permettendo alle persone di collaborare, creando reti di scambio e di relazioni che possano, ad esempio, avvicinare il produttore al consumatore o portare al ripensamento e al recupero di spazi urbani degradati, migliorando il vivere civile.
“Spesso – conclude Giuliano Gallini – un livello di istruzione insufficiente associato a una inadeguata educazione alimentare e a una cultura “anti-intellettualistica” che schernisce la cultura e il civismo come valori fondanti e fondamentali della società, conducono a povertà culturali che accrescono le povertà alimentari, con fenomeni paradossali come l’obesità e le malattie dipendenti da una cattiva alimentazione. In molti casi all’aumento delle risorse economiche individuali corrisponde un aumento delle quantità acquistate di cibo spazzatura e non uno spostamento dei consumi su cibo di maggior qualità. Il discorso sul cibo è oggi quindi sempre più centrale all’interno della riflessione sui modelli di sviluppo, e per la creazione di occasioni di inclusione e collaborazione tra le persone.”
E voi cosa ne pensate? In attesa delle vostre riflessioni sull’argomento, vi aspettiamo sabato 6 ottobre alle ore 11.30 al ridotto del Teatro Comunale di Ferrara con la diretta de Il Giornale del Cibo.