L’istamina è una molecola organica che si trova in tutti i tessuti del nostro corpo e svolge la funzione di mediatore chimico, cioè permette il passaggio di segnali tra due cellule, in particolare coinvolte nelle risposte allergica e immunitaria, ha un ruolo fondamentale nelle reazioni infiammatorie e nelle patologie allergiche.
In pratica è quel neurotrasmettitore responsabile dei sintomi tipici delle reazioni allergiche e va ad accumularsi proprio all’interno delle cellule che regolano l’infiammazione allergica. Ve ne parliamo, con l’aiuto della dott.ssa Francesca Evangelisti – biologa nutrizionista – alla quale abbiamo chiesto alcune specifiche.
Istaminosi, sintomi e cause
L’istamina è anche presente in numerosi alimenti che mangiamo quotidianamente e, in un organismo sano, viene degradata velocemente dalla diaminossidasi (DAO), un enzima presente nell’intestino tenue, al fine di evitare un’ eccesso di questa molecola. Purtroppo se l’attività dell’enzima DAO è insufficiente, si determina un accumulo di istamina nel sangue con comparsa di sintomi pseudo allergici come diarrea, dolori addominali, pesantezza di stomaco, crampi o flatulenza, mal di testa, eruzione cutanea, prurito, orticaria, difficoltà respiratorie, asma, nausea, palpitazioni, vertigini, irritazioni della mucosa nasale. Queste manifestazioni in genere compaiono circa 45 minuti dopo aver consumato cibi ricchi di istamina. Quando questi sintomi vanno via dopo poche ore si parla di intolleranza all’istamina, diagnosi che deve essere comunque accertata da un medico specialista vista anche la sua complessità nel riconoscerla. L’intolleranza all’istamina o istaminosi è di tipo temporanea, ed una delle terapie possibile è quella di consumare alimenti senza istamina. Qui vi elenchiamo un elenco di prodotti senza istamina, semplice e velocemente consultabile.
Tuttavia, è fondamentale una premessa che ci spiega la dott.ssa Francesca Evangelisti – biologa nutrizionista: “attualmente, purtroppo, non esiste una lista “ufficiale” di alimenti che contengono istamina e, soprattutto, di quanta ne contengono (cosa quest’ultima di assoluta importanza in quanto unico dato in grado di stabilire una dieta adeguata per chi ha problemi di intolleranza)”. Possiamo quindi, fornirvi la lista degli alimenti che vengono considerati senza un contenuto noto di istamina, prendendo in considerazione la pubblicazione di riferimento in campo scientifico, ovvero la tedesca Lämmel 2006 che fornisce l’elenco degli alimenti da consumare per seguire una dieta povera di istamina.
Prodotti senza istamina, ecco la lista:
Bevande senza istamina
Acqua
Caffè
Tè
Pasta, pane e cereali senza istamina
Riso
Pasta
Cereali.
Latticini senza istamina
Latticini freschi.
Vegetali senza istamina
Lattuga
Cavolfiore
Broccoli
Cicoria
Soncino
Cetrioli
Aglio
Zucca
Bietola
Peperoni
Funghi
Ravanelli
Rabarbaro
Asparagi
Cipolle
Crauti
Zucchine.
Frutta senza istamina
Mele
Pesche
Prugne
Ciliegie
Meloni
Limoni
Mirtilli
Uva spina.
Condimenti senza istamina
Olio vegetale
Essenza d’aceto
Spezie.
Carne, pesce e derivati senza istamina
Carne solo fresca o surgelata
Pollame solo fresco o surgelato
Pesce solo fresco o surgelato
Uova fresche
Infine è bene sapere che maggiore è il tempo di conservazione, stagionatura e lavorazione di un alimento e maggiore sarà la quantità di istamina contenuta. Possiamo quindi dire che gli alimenti con contenuto noto di istamina sono:
- formaggi fermentati: 1330 mg/g
- bevande fermentate: 20 mg/g
- aringhe conservate: 350 mg/g
- acciughe conservate: 60 mg/g
- sardine conservate: 15 mg/g
- salmone conservato: 7 mg/g
- tonno conservato: 6 mg/g
- spinaci: 37 mg/g
- pomodori: 22 mg/g
- fegato di maiale: 25 mg/g
- insaccati: 160-225 mg/g
Infine, la nutrizionista specifica che: “non esistono solo alimenti contenenti istamina, ma anche alimenti istamino-liberatori, ovvero alimenti che non contengono istamina (o magari poca), ma la cui ingestione può scatenare la liberazione di istamina da parte delle cellule del sistema immunitario, che sono quelle che la contengono. La liberazione avviene mediante l’azione di proteine, tra cui la tiramina”. Sempre sottolineando che non esiste una lista “ufficiale” di alimenti senza tiramina, possiamo tuttavia fornirvi quella dei cibi che la contengono in maggiore quantità:
- Emmenthal
- Brie
- Camembert
- Parmigiano
- Roquefort
- Mozzarella
- Caviale
- Aringhe affumicate
- Aringhe secche
- Tonno
- Salsicce, salami ecc.
- Selvaggina
- Cioccolato
- Vino rosso e bianco
- Estratto di lievito
- Uva
- Avocado, fave, fichi
- Patate
- Cavolo
- Cavolfiore
- Spinaci
- Pomodoro.
Tra gli alimenti istamino-liberatori, infine, troviamo:
· Fragole, agrumi, banane, ananas, lamponi, avocado.
· Pomodori, spinaci, fecola di patate.
· Arachidi, noci, nocciole e mandorle.
· Fave, piselli, ceci, lenticchie, fagioli.
· Albume, formaggi fermentati, yogurt, lievito di birra.
· Cioccolato, insaccati, alimenti in scatola, dadi per brodo.
· Bevande fermentate (vino, birra), cola, caffè.
· Crostacei, frutti di mare, pesce conservato (aringhe, alici, sardine, salmone, tonno).
Avete avuto sintomi come quelli sopra descritti ed eravate curiosi di sapere la lista dei prodotti senza istamina? Ora che siete informati su tutto aspettiamo le vostre esperienze in merito. Se siete curiosi e non siete ancora soddisfatti leggete anche la lista degli alimenti senza carboidrati.
Se volete aiutarci ad ampliare la lista inviateci una foto dell’etichetta del prodotto a redazione@ilgiornaledelcibo.it