di Silvia Salomoni.
Andando a fare la spesa non ti è mai capitato di pensare che il prezzo dei prodotti che metti nel carrello sia una specie di cartina di tornasole per descrivere il posto in cui ti trovi? Magari quando vai in vacanza al mare e hai l’impressione che tutto quanto sia più a buon mercato che nel solito supermercato sotto casa. I beni di consumo parlano di noi, misurano il nostro benessere e ci dicono tantissime cose del posto in cui viviamo. Sapevi che negli Stati Uniti gli analisti finanziari considerano il costo del Big Mac (l’hamburger più classico di Mac Donald) per valutare le differenze economiche tra stato e stato? Non occorre andare così lontano, anche dentro i nostri confini lo stesso kg di pane comprato a Milano, a Bologna, o a Bari ha un prezzo di mercato diverso, sicuramente non per caso. A rincarare la dose (nel vero senso della parola!), siamo tutti consapevoli che il passaggio dalla lira all’euro del 2002 è stato spesso applicato con poco rigore matematico e molta… approssimazione “creativa”.
Vostromo, uno dei nostri brillanti Accademici del Maccherone, ha lanciato l’idea di sfruttare il web per tenere una specie di Osservatorio collettivo dei prezzi al consumo, su scala nazionale e oltre. Cerchiamo di tenere dietro assieme alle oscillazioni pericolose che incidono di più sul bilancio familiare e sui portafogli dei single. Contribuisci anche tu: entra nelforum Osservatorio dei Prezzi e copia il tuo ultimo scontrino della spesa! Quanto costa nel negozio sotto casa tua un kg di pane, di carne, o di frutta di stagione? E un litro di latte? È vero che il pesce costa meno nelle località di mare, o è vero il contrario? Quanto hai pagato l’ultima pizza margherita ordinata in pizzeria e quanto invece quella portata a casa da asporto? Quanto costa un aperitivo all’happy hour del locale più gettonato in zona? E una birra media in un pub senza troppe pretese frequentato da studenti? E cosa ci puoi dire di un cono gelato dignitoso?
Sì, è vero, il rapporto qualità/prezzo non è un valore metrico decimale facilmente misurabile, ognuno di noi ne ha un’idea personale e spesso si è disposti a pagare senza battere ciglio quello che si considera essere il “giusto prezzo”. Ma ci sono prodotti che possiamo controllare come un termometro per valutare le differenze tra città e città, piccolo paese e grande centro, mare e montagna, sfruttando il sito come agorà virtuale e senza confini. Il forum “Osservatorio dei prezzi” diventerà la pubblica piazza del Giornale del Cibo per fare la… resa dei conti!