Le Case è Ristorante, Enoteca con una Cantina fornitissima e Relais di classe. E’ a pochi chilometri del centro cittadino di Macerata, nella vallata del fiume Potenza e immerso nella campagna marchigiana.
Nelle mie precedenti visite sono rimasto sempre entusiasta di questo posto ricco anche di charme e buon gusto
Questa serata era legata questa volta ad un appuntamento oligastronomico di qualità, che prevedeva abbinamenti di extravergine di qualità superiore alle creazioni dello chef con oli monovarietali tipici della regione marche e dell’intera penisola italiana. Naturalmente il prezzo corrisposto a questo evento legato alla RACI (Rassegna Agricola Centro Italia) non è lo stesso di una serata al ristorante o all’enoteca che sono a fascia di spesa alta.
Mi scuso fin d’ora per la scarsa dimestichezza alla descrizione dei piatti e sorvolo su narrazioni sensitive degli oli.
Gallinella di mare salata il giorno prima con bietoline crude, olive e pomodoro.
il piatto si presentava come una formina di bietoline in foglia crude su cui erano adagiate fettine di pesce anch’esse naturali. Fin sotto i denti e al palato la percezione era gradevole sia per l’animale acquatico che per la verdura in foglia solo colta e lavata. Gli oli in abbinamento sono stati il piantone di mogliano senza dubbio più armonico rispetto alla coratina che per le sue caratteristiche emergeva eccessivamente sul piatto.
Tortino di cozze e patate al gratin con zuppetta di cozze e maggiorana
Il tortino di cozze e patate gratinato in superficie (evidente il sapore delle cozze locali fresche) con guazzetto di cozze e maggiorana anch’esso molto appetitoso e gradevolmente marino.
L’olio in abbinamento era irpino della varietà Ravece
Polenta seppie e piselli
Piatto gustoso e appagante in cui era evidente nella polenta a tocchetti, il sapore e la rugosità della farina di mais sicuramente di qualità, la freschezza delle seppie e la dolcezza dei piselli.
E’ stata abbinata la Bosana, una cultivar sarda di grande struttura che ha caratteristici sentori di carciofo, di erbaceo ed evidente amaro e piccante
Totani ripieni con erbe strascinate, fave e finocchietto
Cottura probabilmente al forno, i totani erano ripieni di un trito di erbe di campo e aromatiche molto presenti nella cucina dello chef Michele Biagiola. Nella farcitura emergeva l’amaro di erbe di campo oltre al finocchio selvatico e alle fave, l’impasto era completato con lo stesso totano tritato finemente.
Il fondo del piatto era arricchito da una purea giustamente fluida delle stesse erbe.
E’ stato abbinato un olio della varietà Frantoio cv presente in molte zone olivicole italiane.
…ed infine
gelato all’aglio orsino
Una purea di patate con sentore evidentissimo e disturbante di aglio orsino e non so cos’altro, abbinata ad una crescia salata locale .
Secondo il mio modesto parere un azzardo eccessivo, troppo forte il sapore per un fine pasto che forse richiedeva e si aspettava qualcosa di più delicato.
A questo piatto è stata abbinata la cv Itrana.
Solo un caffè e l’anice secco speciale della ditta Varnelli è riuscito nell’intento di far dimenticare al palato la ‘forte’ senzazione di violenza che ha trafitto il palato e le papille tutte da questa ultima creazione.
Il vino che ha accompagnato la serata era un Verdicchio di Matelica terre di valbona 05 della casa vinicola Belisario che ha avuto il merito di azzerare e preparare la bocca al piatto successivo.
Tutto ciò alla faccia dei ‘blend’
e di chi invece con fantasia e conoscenza di oli monovarietali italiani sperimentando rischia e a volte azzecca l’abbinamento giusto.
E’ un pò come il discorso della vite…
nel mondo esistono 2000 cv di olivo e ben 500/600 le troviamo in Italia! ai voglia a sperimentare!!!