Giornale del cibo

Le 5 sfumature dell’Uomo in Cucina

Quando lo avete conosciuto al corso di fotografia non lo avreste mai detto. I suoi scatti in bianco e nero davano voce al suo animo sensibile e alla sua indole introspettiva. Il suo amore per le ricette esplosive di Pavel Becker e Nora Luther vi parlavano di un uomo di buon gusto, creativo, aperto a continue sperimentazioni.  Un uomo attento ai dettagli, appassionato e passionale che offrendosi di cucinare per voi al primo appuntamento, rivelava la sua vera natura: lui no, non vi avrebbe mai fatto mancare le sue attenzioni. Non vi avrebbe mai annoiato.
Non era nanche il tipo che poteva abbandonare il frigorifero ad un nauseabondo destino di verdure decennali, muffe mature e yogurt stagionati. Vi avrebbe fatto trovare la cena pronta al vostro rientro da lavoro, avrebbe sciacquato i piatti insaponati da voi. Infine, non avrebbe mai paragonato il vostro ragù a quello di sua madre.

uomo in cucina

Non datevi delle colpe se quella sera, giunte davanti alla sua porta di casa con la vostra bella bottiglia di Chianti Riserva avete preferito soffocare il vostro sesto senso: non potevate sapere che la veste da fotografo sensibile e uomo premuroso celava in realtà un animo take away o da esploratore imbranato. Imparare a difendersi dalle bufale però è importante, ecco perché in questo articolo vedremo insieme come cogliere ed intrerpretare le 5 sfumature dell’Uomo in Cucina. Perché i fornelli, spesso, sono lo specchio dell’anima…

 

5 Sfumature dell’Uomo in Cucina

L’ingordo

Lo troviamo in cima alla classifica per un motivo ovvio: il cibo, per lui, è una religione. Nei casi più estremi ci ha anche provato: è stato pastafariano per qualche mese e poi ha mollato perché adulando la pasta temeva che la trippa si sarebbe sentita tradita. Non prendetela male se la mattina la sua priorità non sarà mai darvi il bacio del buongiorno ma chiedervi se per pranzo gli preparerete un petto di pollo ripieno di calamari. La colpa non è sua ma, come spesso accade, le cause sono da ricercarsi nella sua infanzia e nel rapporto con la madre, che a merenda non gli ha mai preparato niente di più leggero di una torta di pane con ripieno di mortadella.

Segni particolari: l’ingordo è in genere un fornello-dipendente o, al contrario, il re dei pigri.
Aspetti positivi della relazione: vi porterà in giro per sagre ed eventi culinari, sempre e per sempre.
Aspetti negativi: se lo eleggete a compagno per la vita è necessario che uno dei due abbia un buono stipendio, o sia proprietario di un supermercato. In caso contrario potreste non essere in grado di assicurare ai vostri figli il pasto quotidiano e un’istruzione di grado minimo.
Consigli utili: se volete che vi ami davvero non comprate mai una bilancia pesa alimenti.

 

Il convinto esploratore imbranato

Compra sempre nuovi utensili e libri di cucina. Al ristorante gioca a “indovina l’ingrediente segreto” con lo chef, perché è convinto di essere un gran cuoco e vuole emulare le gesta dei suoi miti stellati. Il suo impegno, purtroppo, non viene premiato: come avrebbero detto le maestre a scuola “si applica ma non rende abbastanza”. Non avrete mai il coraggio di dirgli che dovrebbe assecondare altre inclinazioni e che la cucina non fa per lui perché sapete che se ne farebbe una malattia, e fate bene: è il tipo di uomo che va assecondato con dolcezza e indirizzato con tenerezza. A patto che capisca che la batteria da cucina che ha estinto carbonizzando qualsiasi cosa non era firmata “Giochi Preziosi”.

Segni particolari: è curioso, ama mettersi in gioco e non si arrende mai.
Aspetti positivi: tutte qualità che potrebbero tornarvi utili in altri contesti. Contesti in cui, ci auguriamo, si dimostri un po’ più ferrato…
Aspetti negativi: la sua ostinazione, prima o poi, potrebbe portare voi all’esasperazione e il vostro stomaco al pronto soccorso.
Consigli utili: fatelo parlare con i Dummies

 

L’asporto dipendente

Dovevate capirlo quando avete visto il raccoglitore per volantini di pizzerie e ristoranti da asporto, rigorosamente organizzati in ordine alfabetico.

Se questo non è bastato a farvi riflettere, allora sarebbe stato opportuno chiedervi come mai non avete mai trovato un piatto sporco nel suo lavello, come mai non ha pattume in casa se non un enorme bidone per la carta da cui fuoriescono cartoni abilmente schiacciati e ancora unti. Per non parlare di quella volta in cui ha indovinato le 14 curiosità sulla pizza americana senza guardare la nostra infografica: come avete fatto a non capirlo? Costui è l’uomo take away, l’uomo che vive di cibo da asporto. in cucina tiene a stento una caffettiera e un bollilatte….

Segni particolari: è pigro, che ve lo diciamo a fare?
Aspetti positivi: non vi toccherà mai lavare montagne di piatti. Non nutrirà aspettative nei confronti della vostra cucina.
Aspetti  negativi: essere la donna di una celebrità dell’asporto è dura. Significa essere pronti a fare del proprio indirizzo di casa e dei propri interni una questione di dominio pubblico…
Consigli utili: l’uomo take away vive e vuole che lo si lasci vivere. Non andate oltre…

Il naif  

Nel bene e nel male, dai tempi dell’università, non si è mai evoluto. È rimasto alla pasta con la panna, alle scatolette di tonno, al risotto liofilizzato, alle patatine surgelate. Il suo è quello che si suole definire un menù fisso, inalterato da almeno dieci anni, e non perché non abbia appetito: i vostri bucatini al ragù di tonno e finocchietto sono da lui assolutamente apprezzati…

Al contrario del convinto esploratore imbranato ama percorrere sentieri già battuti, non ama il rischio, le sperimentazioni e i cambiamenti lo stressano.

Segni particolari: è affidabile e coerente. Anche troppo…
Aspetti positivi: per quanto la vita con lui possa rivelarsi a volte un po’ monotona, il suo atteggiamento è indice di un’indole umile.
Aspetti negativi: le novità lo sconvolgono
Consigli utili: avete davanti a voi un foglio bianco. Provate a motivarlo, molto ma molto gradualmente, esponendolo a nuovo sapori. Nel giro di 3 o 4 anni potrebbe passare dalle scatolette di tonno alle ricette con il pesce vero

 

Il mammone

Ci dispiace chiudere proprio con lui, che è l’incubo di qualsiasi donna. Che siate capaci di bruciare l’uovo al tegamino o abbiate decine di attestati di corsi di cucina fa lo stesso: come sua madre non cucina nessuno. La domenica mattina puntate la sveglia alle 06,40 per tirare la sfoglia e svegliarlo con l’odore del ragù, sperando di sentirvi finalmente dire che l’avete superata? No, non c’è nulla da fare: alle 11,25, di ritorno dalla messa, busserà alla vostra porta consegnandovi il pranzo domenicale per il suo bambino. Il vostro parere e le vostre tagliatelle, insomma, non fanno testo!

Segni particolari: la sua età anagrafica non corrisponde in genere a quella effettiva.
Aspetti positivi: se avete poco tempo e poca voglia di cucinare e diventate un’alleata della suocera è fatta. Finché sarà in vita mangerete bene e avrete molto tempo libero.
Aspetti negativi: lei sarà sempre la donna più importante della sua vita.
Consigli utili: assicuratevi che non abbia una copia delle chiavi di casa. Potreste trovarvela ai piedi del letto nei momenti meno indicati con in mano la colazione per il suo bambino…

E voi, avete altre sfumature dell’Uomo in Cucina da segnalarci?

 

 

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