La storia del Carnevale la conosciamo tutti, ce la raccontavano alle scuole elementari prima dell’attesissima festa di Carnevale che dava da lavorare a mamme e nonne, impegnate nella loro personale versione delle chiacchiere. La parola Carnevale deriva dal latino carnem levare, eliminare la carne. Anticamente, infatti, l’ultimo giorno di Carnevale si teneva un gran banchetto, in cui ci si dava alla pazza gioia prima dei sacrifici culinari della quaresima. Ancora oggi, questa festa è legata a piatti abbondanti e ricchi di sapore. Dolci fritti, paste ripiene, condimenti generosi: ogni regione ha le sue tradizioni, che rendono il Carnevale un appuntamento atteso anche dal punto di vista gastronomico.
Ecco dieci ricette tipiche che raccontano la varietà della cucina italiana in questo periodo dell’anno.
I grandi classici del Carnevale
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Il Carnevale è sinonimo di dolci tipici, preparati con ingredienti semplici e spesso legati alla tradizione contadina. Tra le ricette più diffuse troviamo le chiacchiere, le castagnole e il sanguinaccio, dolci che, pur con nomi e varianti diverse, sono presenti in molte regioni d’Italia. Ecco un approfondimento su queste specialità intramontabili.
Chiacchiere: il dolce immancabile
Le chiacchiere sono il simbolo del Carnevale. Croccanti, leggere e ricoperte di zucchero a velo, sono diffuse in tutta Italia con nomi diversi: frappe, cenci, cioffe, sfrappole. La loro preparazione prevede un impasto a base di farina, uova, burro e zucchero, steso sottilmente e poi fritto fino a doratura. Esiste anche una versione al forno, più leggera ma ugualmente gustosa.
Castagnole: morbide e ripiene
Le castagnole sono piccole palline di impasto fritte e cosparse di zucchero a velo. Possono essere semplici o farcite con crema pasticcera, panna o ricotta, a seconda delle tradizioni regionali. Soffici e irresistibili, sono un altro dolce tipico di questo periodo, preparato in molte case e pasticcerie.
Sanguinaccio: la crema al cioccolato della tradizione
Il sanguinaccio è una crema al cioccolato densa e vellutata, tradizionalmente servita con le chiacchiere. In origine, veniva preparata con sangue di maiale, ingrediente che le conferiva un retrogusto leggermente acidulo. Oggi questa pratica non è più consentita, ma la ricetta ha mantenuto il suo nome storico, a testimonianza delle sue origini.
Dolci fritti di Carnevale
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Saltando da una regione all’altra, le ricette cambiano, ma una cosa resta costante: la frittura. In ogni angolo d’Italia, il Carnevale è il momento perfetto per concedersi dolci fritti e profumati, con preparazioni che variano da Nord a Sud.
Fritole veneziane: le frittelle con l’uvetta del Veneto
In Veneto, il dolce carnevalesco per eccellenza sono le fritole veneziane, morbide frittelle arricchite con uvetta e spesso aromatizzate con grappa o rum. L’impasto, a base di farina, zucchero e lievito, viene fritto a cucchiaiate fino a doratura e poi spolverato con zucchero a velo. Sono una presenza immancabile nelle pasticcerie e nei mercati durante il periodo di Carnevale.
Canestrelle lucane: il dolce al miele della Basilicata
In Basilicata, le protagoniste del Carnevale sono le canestrelle, deliziosi dolci fritti che, una volta pronti, vengono immersi nel miele caldo e cosparsi di codette colorate. L’impasto è semplice e fragrante, reso ancora più goloso dalla glassatura di miele, che dona loro un sapore dolce e avvolgente.
Fatti Fritti: le ciambelle della Sardegna
In Sardegna, il Carnevale si festeggia con i Fatti Fritti, soffici ciambelle ricoperte di zucchero. Il loro impasto, arricchito con scorza di agrumi e liquore, le rende particolarmente profumate e irresistibili. Una volta fritte, vengono passate nello zucchero semolato, che le ricopre di una crosticina dolce perfetta per esaltarne il sapore.
Piatti di Carnevale meno conosciuti, ma golosissimi
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Oltre ai dolci più famosi, esistono ricette di Carnevale meno conosciute, legate a tradizioni locali e spesso difficili da trovare al di fuori della loro zona d’origine. Ecco quattro piatti tipici che meritano di essere scoperti.
Ravioli dolci di Bologna: gli Alchermes di Carnevale
A Bologna, tra i dolci più caratteristici del periodo c’è la versione carnevalesca dei ravioli dolci, preparati con un impasto sottile e farciti con crema o marmellata. Il loro nome, Alchermes di Carnevale, deriva dal liquore rosso con cui vengono spesso aromatizzati, donando loro un gusto intenso e un colore vivace.
Lasagne di Carnevale alla modicana
A Modica, in Sicilia, il Carnevale si celebra con le lasagne di Carnevale, un primo piatto sostanzioso e ricco, farcito con carne di ogni tipo, besciamella e formaggi. Un vero trionfo di sapori, che rappresenta la perfetta occasione per concedersi un pasto abbondante prima del periodo di digiuno quaresimale.
Migliaccio napoletano: la torta di semolino
A Napoli, il Carnevale è accompagnato dal migliaccio, un dolce a base di semolino, ricotta e aromi agrumati. Esiste sia in versione dolce che salata, ma entrambe hanno in comune una consistenza morbida e un sapore avvolgente, tipico della tradizione partenopea.
Schiacciata alla fiorentina: il dolce soffice di Firenze
A Firenze, il Carnevale si festeggia con la schiacciata alla fiorentina, un dolce soffice, leggero e profumato. Nonostante il nome, non ha nulla a che vedere con la focaccia: deve il suo appellativo al fatto che l’impasto non deve superare i 3 cm di altezza. Viene spesso decorata con zucchero a velo e con il classico giglio di Firenze impresso sulla superficie.
Dopo questo viaggio tra i sapori del Carnevale, ora tocca a te: quali altre golosità tipiche aggiungeresti alla lista?
Immagine in evidenza di: OlgaBombologna/shutterstock
Articolo scritto con il contributo di: Adriana Angelieri
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