Giornale del cibo

Da oggi il corso di formazione aziendale…si fa in cucina!

Senso dell’organizzazione e di adattamento a contesti multiculturali. Capacità di gestione delle risorse e attitudine al lavoro di squadra. Creatività e doti di problem solving.  Oltre ad averle scritte sul proprio curriculum e a metterle alla prova tutti i giorni a lavoro, queste capacità le esercitiamo in cucina.

Avete mai dovuto improvvisare una cena con ciò che avevate in casa? Ecco il problem solving. Preparato una cena etnica? Integrazione attraverso il cibo in contesti multiculturali. E quando andate a fare la spesa non state in realtà gestendo delle risorse e, soprattutto se è un sabato pomeriggio, facendo appello alla vostra capacità di adattamento? Ecco come la cucina di casa diventa una piccola palestra inconsapevole in cui mettiamo alla prova le nostre competenze personali.

Lavoro di squadra tra i fornelli

Da palestra inconsapevole a training strutturato il passo è breve

Basta entrare in una cucina professionale. Qui, per garantire una buona qualità del servizio sono richieste, e assolutamente necessarie, tutte le doti elencate prima. Capacità di lavorare in gruppo e buone doti comunicative in primis. E se non si hanno innate, vanno imparate in fretta, pena l’eliminazione… ehm no quello è Hell’s Kitchen… pena il disastro. Peccato che non tutti sono cuochi e non tutto possono fare l’esperienza di cucinare facendo parte di una brigata, vero?  No è falso, perché molte scuole di formazione e di cucina propongono dei corsi di Team Building Cooking alle aziende.

Cuoco o manager?

In effetti, come abbiamo visto, sono molti i parallelismi che possiamo fare tra cucina e management aziendale. Stare ai fornelli richiede passione, creatività, avere le conoscenze e gli strumenti giusti per trasformare le materie prime. E ancora spirito di collaborazione, capacità di innovare, guardando alla tradizione. Tutte cose che non suonano estranea neppure nella gestione di una azienda. Per questo la cucina è il luogo ideale per la formazione aziendale di manager e impiegati, per rinnovare lo spirito di collaborazione e per risvegliare la creatività e un po’ di sana competitività quando si cucina a squadre.

Lavoro di squadra in cucina: la colla (di pesce) per il gruppo

Cucinare insieme, con ruoli e compiti ben definiti da un tutor, oltre ad essere un’attività divertente, permette di sviluppare una serie di competenze psicologiche e relazionali, facendo emergere sentimenti di coesione, appartenenza e coinvolgimento all’interno del gruppo. Dietro ai fornelli, come dietro le scrivanie tutti i giorni, si lavora per raggiungere un obiettivo comune e, per farlo, si devono integrare diversi ruoli e competenze. Ma qui, in un contesto non aziendale e in una situazione che non appartiene alla routine, è più facile notare le dinamiche del gruppo e le difficoltà che emergono. Superandole, in cucina e nel lavoro, si può rendere al massimo e creare una squadra. E sempre insieme si possono gustare, letteralmente, i risultati raggiunti.


Se volete fare un’esperienza simile, sono molte le scuole di formazione aziendale e le scuole di cucina che propongono attività per affinare l’attitudine al lavoro di squadra. Per fare un nome che conoscono tutti, l’Academia Barilla propone tra i suoi servizi alle aziende il laboratorio di team building. Se, invece, avete partecipato con i vostri colleghi a uno di questi corsi sono curiosa di conoscere la vostra esperienza. Condividetela con noi nei commenti!

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