Con il termine “pollo” si identifica la specie Gallus gallus, il gallo e gallina, e in particolare si fa riferimento alle specie domestiche che vengono allevate a scopo culinario.
Le pietanze che si possono preparare con il pollo sono numerosissime. Infatti, si tratta di alimento molto usato in cucina, che si presta bene per la sua versatilità, per il prezzo contenuto e per la sua grande appetibilità: piace a tutti, dai più grandi ai più piccoli.
Ma è opportuno lavare la carne di pollo prima di cuocerlo? Oppure è meglio evitare? Ne parleremo in questo articolo, valutando anche quali sono gli step da seguire in cucina per minimizzare il rischio microbico.
Carne di pollo: cosa è utile sapere
Le caratteristiche nutrizionali della carne di pollo sono indubbiamente ottime: infatti, possiede un elevato livello proteico e risulta facile da digerire, perché contiene un basso contenuto di grassi, la cui percentuale varia in base al taglio che si va a consumare. Ad esempio, le cosce di pollo ne contengono una maggiore quantità rispetto al petto, rendendole ovviamente più gustose e morbide; ma comunque possiamo dire che i grassi contenuti risultano sempre inferiori rispetto ad altre specie animali. Inoltre, questo alimento risulta essere una buona fonte di vitamine importanti per l’organismo.
Quindi, se è vero che la carne di pollo, dal punto di vista nutrizionale, è ritenuta idonea per la dieta di grandi e piccini, è altrettanto vero che può essere un substrato idoneo per lo sviluppo dei microrganismi. Nel caso in cui durante la lavorazione della carne le fasi di macellazione e sezionamento non vengano eseguite in modo idoneo e non siano rispettati tutti i requisiti igienici, è possibile che i microrganismi naturalmente presenti nell’intestino degli animali si ritrovino poi nella carne che si andrà ad acquistare.
[elementor-template id='142071']Microrganismi della carne di pollo: quali sono e quali rischi
I microrganismo sono esseri viventi di dimensioni microscopiche. Quindi, non è possibile vederli a occhio nudo, e inoltre proliferano rapidamente e colonizzano il substrato alimentare. Quelli che ritroviamo sulla carne di pollo e che possono causare l’insorgenza di tossinfezioni alimentari sono batteri tutti presenti all’interno del tratto intestinale degli esseri viventi, e in particolare:
- Campylobacter: è il batterio responsabile del maggior numero di intossicazioni e contaminazioni alimentari; si trova principalmente nella carne di pollo cruda, ma anche nel latte crudo, nella carne di tacchino e di maiale.
- Salmonella: come sopra, la sintomatologia più frequente è la comparsa di febbre alta, dolori addominali e dissenteria.
- Escherichia coli: le contaminazioni da questo batterio sono meno frequenti, ma comunque possibili; infatti, lo si ritrova nella carne cruda, in quanto il batterio a causa sempre di scarse condizioni igieniche di lavorazione. Non è da sottovalutare, perché nei casi più gravi, l’infezione da Escherichia Coli può portare anche a insufficienza renale.
Quindi, questi tre sono i microrganismi che maggiormente contaminano la carne di pollo: possono diventare pericolosi quando sono anche antibiotico resistenti, perché immuni agli antibiotici usati per la cura della persona, come è stato visto da un’indagine condotta da Altroconsumo.
Lavare la carne di pollo: un metodo di prevenzione contro i microrganismi?
Diamo subito una risposta: lavare la carne di pollo, prima di cucinarla, aumenta il rischio di contaminazione crociata. Non elimina i microrganismi, quindi, ma al contrario permette una loro diffusione su utensili, ripiani e alimenti che prima ne erano privi. Infatti, ricordiamo che solo le alte temperature hanno la capacità di eliminare la carica microbica: infatti, la Food Standard Agency, in seguito a degli studi condotti sulla diffusione del Campylobacter negli alimenti, ha vivamente sconsigliato di lavare il pollo prima di cuocerlo. Anche altri studi, condotti sia dal Dipartimento di Agricoltura Statunitense sia dalla North Carolina State University, avvalorano questa tesi.
Come evitare una possibile contaminazione? Ecco alcuni consigli
Come abbiamo visto, la macellazione, il sezionamento, la distribuzione, il tempo e la temperatura di conservazione della carne di pollo sono tutte fasi che influiscono sulla presenza e sullo sviluppo dei microrganismi e la possibilità di portare in casa carne contaminata. Per prevenire questo rischio, ossia l’ingestione dei microrganismi o la loro contaminazione di altri substrati, esistono alcuni accorgimenti importanti da seguire in cucina. Vediamo quali:
- Cuocere bene la carne: è il metodo più efficace per eliminare i microrganismi; quindi, è consigliato di non consumare mai carne cruda o poco cotta.
- Lavarsi le mani: dopo aver manipolato la carne di pollo cruda, è bene pulire le mani prima di andare a toccare alimenti di origine diversa, come carne rossa, formaggi, frutta e verdura.
- Evitare contatto tra carne cruda e altri alimenti: la carne cruda non dovrebbe mai entrare in contatto con cibi o prodotti cotti o ripiani di lavoro, sia durante la fase di preparazione sia in quella di conservazione in frigo.
- Lavare gli utensili: è sempre raccomandato di lavare bene tutti gli strumenti utilizzati per tagliare la carne di pollo.
- Lavare i ripiani dove è stata poggiata la carne cruda.
Tutte queste accortezze, semplici ma efficaci, permettono di evitare le contaminazioni crociate, ossia quando i microrganismi presenti sulla carne di pollo vanno a colonizzare altri substrati. Quindi, ridurre il rischio di proliferazione microbica è possibile, ma il lavaggio della carne cruda prima della cottura non è tra quelli consigliati.
Diteci, voi avete mai lavato la carne di pollo prima di cuocerla?