Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG) è un marchio di origine che certifica l’origine e la qualità di un vino. La denominazione di origine dei vini è il nome geografico di una particolare zona viticola di grande pregio, le cui caratteristiche distintive sono naturalmente legate sia all’ambiente naturale che a fattori umani. Ogni prodotto certificato DOCG, per diventare tale, deve rispettare un particolare disciplinare di produzione, approvato con Decreto Ministeriale.
A differenza del marchio DOC, il DOCG può essere assegnato solo a quei vini che già presentano il marchio DOC da almeno cinque anni e rappresentano un prodotto di alta qualità per caratteristiche qualitative intrinseche, rispetto ad analoghi vini così classificati. Questa specifica qualità è l’effetto della combinazione di tradizionali fattori naturali, umani e storici e l’alta valutazione commerciale a livello nazionale ed internazionale.
Nella fase di produzione, dunque, massima attenzione va prestata ad un’analisi chimico-fisica e ad un esame organolettico che certifichi il rispetto dei requisiti previsti dal disciplinare; il mancato rispetto dei requisiti ne impedisce la messa in commercio con il marchio del vino DOCG. L’esame organolettico, inoltre, deve essere effettuato anche nella fase dell’imbottigliamento. Altro fattore caratterizzante questo marchio è la fase d’assaggio di questi vini, eseguita da un’apposita Commissione.