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Kombucha: ecco come si prepara l’Elisir della Salute Immortale

Bevanda fermentata di origine cinese, il kombucha in Asia viene considerato un vero e proprio farmaco naturale e per questo viene chiamato anche elisir della salute immortale. Si pensa infatti che crei un equilibrio tra milza e stomaco, aiutando così la digestione. L’interesse per le pratiche curative orientali ha portato il kombucha anche in Europa nel secolo scorso. Vediamo di cosa si tratta, come si preprara e quali sono le opinioni favorevoli e contrarie al consumo di questa bevanda fermentata

Kombucha: cos’è e come si prepara questa bevanda 

Cos’è il kombucha?

Il kombucha è una bevanda leggermente acidula e rinfrescante, che si ottiene miscelando tè verde o tè nero con una coltura di batteri e lieviti a massa solida e lasciando fermentare. Il segreto di questa bevanda sta proprio in questa coltura, che si moltiplica durante il processo di fermentazione della bevanda, portando alla creazione di una nuova massa, di colorazione più chiara, che potrà essere utilizzata per una successiva preparazione. Come per la pasta madre o il kefir, quindi, il preparato originario continua a rigenerarsi e può essere tramandato di generazione in generazione.

Quali sono le sue Proprietà?

kombucha

Questa bevanda contiene vitamina B, importante per il sistema nervoso, vitamina C, che rafforza il sistema immunitario, oltre ai lieviti vivi contenenti vitamine e lecitina. Digerito subito nello stomaco, rimane attivo nell’intestino. La più importante proprietà benefica è proprio l’attività probioticaSven-Jörg Buslau e Corinna Hembd nel loro libro Kombucha, la riscoperta di un antico rimedio orientale sostengono addirittura proprietà antitumorali.

Davvero tanti gli ulteriori benefici attribuiti al consumo di questa bevanda fermentata: capacità di prevenire l’obesità, rafforzare i reni, limitare la calvizie, rinforzare i muscoli, migliorare e anche guarire l’artrite, migliorare l’acutezza visiva, agire in modo benefico nella cura delle malattie cardiache, dei disturbi del sonno e dei dolori articolari… senza però avere effettivi e inconfutabili riscontri scientifici.

Pareri contrari al Consumo di questa bevanda

Esiste chi ritiene addirittura dannoso il kombucha. Se non viene preparato e conservato con tutte le accortezze necessarie, potrebbe provocare effetti collaterali quali vomito, ittero ed eruzioni cutanee. Gli oppositori si avvalgono dell’opinione espressa dall’American Cancer Society, la quale afferma che non ci sono prove scientifiche dei benefici che il kombucha avrebbe sull’organismo umano, soprattutto sulle proprietà antitumorali, aggiungendo anzi che si sono registrati casi di effetti collaterali e che chi ha una situazione di deficienza immunitaria, come i malati di cancro, dovrebbe evitare il consumo di questa bevanda, perchè la fermentazione potrebbe favorire, se non eseguita correttamente, la formazione di batteri e muffe nocivi.

Sempre l’American Cancer Society avverte che, se preparato o conservato in contenitori di ceramica o cristallo contenente piombo o vernice, potrebbe diventare tossico, in quanto l’alta acidità del kombucha rende possibile l’assorbimento di questi elementi.

Analizzate le opinioni a favore e contrarie al consumo di kombucha, mi viene da affermare in medio stat virtus. Se consumato con moderazione e preparato seguendo le buone norme igieniche, gli effetti benefici, soprattutto sul nostro intestino, dovrebbero essere gli stessi di tutti i cibi fermentati.

La preparazione del kombucha

Noi italiani, che di conserve fatte in casa siamo esperti, conosciamo l’importanza di un’accurata e sicura preparazione, per non farci correre rischi. Usando il buon senso e ogni prudenza necessaria, se volete provare a preparare il kombucha in casa, ecco come dovete procedere!

Come prima cosa preparate il tè, portando a ebollizione l’acqua in una pentola e versando, a fuoco spento, tè nero o verde in foglie o in bustina. Lasciate in infusione per circa 10-15 minuti. Filtrate quindi le foglie o togliete le bustine e aggiungete a piacere zucchero, mescolate e lasciate raffreddare. Quando il tè zuccherato si è raffreddato versatelo in un recipiente di vetro. Solo quando è tiepido aggiungete la coltura, altrimenti morirebbe nel liquido bollente. Coprite con un telo leggero o della carta e lasciate fermentare per 8-12 giorni.

Più alta è la temperatura più veloce è la fermentazione, meno giorni si lascia a fermentare più dolce rimarrà, mentre diventerà più acido con tempi più lunghi di maturazione. Durante la fermentazione lo zucchero viene convertito in gas (CO2), acidi organici e altri composti. La dolcezza diminuisce man mano che lo zucchero viene trasformato.

Una volta raggiunta la fermentazione che si preferisce, rimuovete la coltura, con le mani pulite. Lavatela con acqua fredda o appena tiepida e aggiungete nuovo tè per mantenerla viva. Infine procedete con l’imbottigliamento. Il preparato deve essere messo in bottiglia e tappato ermeticamente, per bloccare la fermentazione. Va conservato in luogo fresco e così si manterrà per mesi.

Allarmati o incuriositi da questa bevanda? Proverete a preparare in casa il kombucha?

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