Site icon Giornale del cibo

J’s hiro

Concede ben poco allo stile nippo l’arredo di questo delizioso ristorantino con le pareti ricoperte da una boiserie bianca. Il buon gusto nell’arredo è merito di Hiromi Arai, la padrona di casa cui si deve anche un menu finalmente fuori dagli schemi del tapis roulant del fast sushi. In casa di Hiromi la cucina è quella giapponese casalinga, non tanto facile a trovarsi a Milano. C’è il pesce crudo, come è ovvio, ma anche la maguro tataki, la bistecca di tonno al sangue. E ci sono le ebi shinjo, polpettine di gambero e il kavariage, tempura di gamberoni fritti dopo essere stati infarinati con la caseina di soia che rende l’infarinatura ruvida ed estremamente croccante. Oltre che al vapore, il riso è proposto saltato con uova e verdure (yakimeshi) piuttosto simile al riso cantonese. A pranzo è disponibile il bento, il vassoio tradizionale giapponese diviso in scomparti contenenti ciascuno un cibo diverso. Ci sono 3 tipi di bento: con il sushi a 11 euro, con il sashimi sempre a 11 euro, con sushi e sashimi a 14 euro. In tutti e tre i casi il pesce è accompagnato da un’insalatina e da zuppa di miso.

La foto del piatto è tratta da Wikimedia Commons

Exit mobile version