“Il giorno in cui il cibo non avrà più valore, non ci sarà più speranza per nulla”. Con questa frase di Carlo Petrini – fondatore di Slow Food – si apre la home di iononsprecoperché, la piattaforma web contro lo spreco alimentare presentata alla Camera dei Deputati il 18 dicembre. A lanciarla, Maria Chiara Gadda, promotrice dell’omonima legge anti-spreco approvata nel 2016 per favorire il recupero, le donazioni solidali e la distribuzione di prodotti alimentari e farmaci.
La piattaforma #iononsprecoperché è la diretta evoluzione, l’applicazione pratica della legge italiana, qui spiegata nel dettaglio: un luogo dove trovare informazioni su come donare le eccedenze e su quali siano le buone pratiche anti-spreco, anche tramite la “family bag” che permette di portarsi a casa gli avanzi del proprio pasto al ristorante.
Vediamo allora come è nato e cosa prevede il progetto #iononsprecoperché.
Iononsprecoperché: il sito della legge contro lo spreco alimentare
La piattaforma web nasce dopo un lungo tour in giro per l’Italia in cui la deputata Pd è andata a raccontare la legge sui territori, incontrando cittadini, amministrazioni e associazioni, in compagnia di un ambassador d’eccezione nella lotta contro lo spreco alimentare, ovvero Lisa Casali, che abbiamo recentemente intervistato per parlare del nuovo libro “Quanto Basta”.
“Per un’economia sempre più circolare e sostenibile occorrono azioni concrete, come la nuova piattaforma che unisce domanda e offerta per un uso più efficiente delle risorse”, ha commentato la food blogger in occasione del lancio di #iononsprecoperché.
Ma a cosa serve questa piattaforma?
“Una guida per tutti, per poter donare e ricevere, con l’aiuto di esperti, che metteranno a fattor comune le loro esperienze, e la condivisione di buone pratiche sull’intero territorio nazionale. Sarà inoltre uno spazio di conoscenza delle norme nazionali e comunitarie legate ai temi dell’economia circolare. Promuoveremo inoltre campagne di educazione, formazione e sensibilizzazione sui benefici della legge per raggiungere il maggior numero di imprese ed esercizi che oggi possono donare con più agevolazioni rispetto al passato, e un supporto alle tante associazioni di volontariato impegnate su questo fronte”, assicura Maria Chiara Gadda.
Scopriamo, allora, questo nuovo sito dedicato alla lotta allo spreco alimentare.
Perché una legge anti-spreco
Sul sito www.iononsprecoperché.it vengono spiegate le potenzialità della legge Gadda e i motivi per cui si è trattato di una legge necessaria.
Grazie alla Legge 166/2016, infatti, per la prima volta nel nostro Paese sono stati definiti i concetti di “eccedenza” e di “spreco” alimentare, favorendo le procedure di donazione, attraverso meno burocrazia, meno tasse e buone pratiche, sia in ottica di prevenzione, sia per promuovere abitudini anti-spreco, come quella delle family o doggy bag, oggi molto diffusa anche nelle mense scolastiche, come nel caso delle scuole di Capannori, dove il cibo non si butta.
Come donare
A tal proposito, la piattaforma #iononsprecoperché spiega quali sono gli obblighi documentali e le procedure da seguire e riassume quali sono i soggetti che possono donare le eccedenze alimentari. Si tratta di:
- imprese della grande distribuzione
- punti vendita
- piccoli esercizi commerciali
- ristorazione organizzata e collettiva
- produttori artigianali o industriali
- mercati ortofrutticoli.
Chi: storie contro lo spreco alimentare
Ugualmente, sulla piattaforma è possibile trovare informazioni su chi può ricevere, ovvero, “enti senza fini di lucro, pubblici o privati, che perseguano finalità civiche e solidaristiche e che realizzino attività d’interesse generale”.
Oltre alle informazioni, sulla piattaforma si trovano le storie di ha donato e di chi ha ricevuto, (da non perdere il progetto Avanzi Popolo, con un nome così eloquente!), ed è possibile raccontare la propria esperienza e segnalare gli “eventi anti-spreco” organizzati sui territori, per incentivare l’applicazione delle legge e lo scambio di buone pratiche.
L’esperto risponde
Una sezione del sito è dedicata, infine, alla parola degli esperti. Qui è possibile trovare informazioni riguardo particolari dettagli e applicazioni della legge Gadda, ma anche fare domande per chiarire dubbi di varia natura. Il team, infatti, è composto, oltre che da Lisa Casali, da un esperto di fiscalità della legge, da una tecnologa alimentare e dal Presidente della Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva.
Come specificato dalla stessa deputata Gadda, infatti, #iononsprecoperché vuole “divulgare le potenzialità di questa legge già operativa, una guida per tutti per poter donare e ricevere con l’aiuto degli esperti che risponderanno a tutte le domande, e vuole essere un punto di incontro e confronto”.
La Legge 166/2016 che, a differenza di quella francese che prevede sanzioni, punta sugli incentivi, è una normativa all’avanguardia nel panorama internazionale che sta riscontrando notevoli successi, anche grazie alla possibilità di applicazioni concrete, favorite da iniziative di cui #iononsprecoperché fa parte a pieno titolo.
A darle ancora maggior impulso è la notizia di oggi, annunciata con un tweet da Maria Chiara Gadda, ovvero l’estensione della legge alla donazione di prodotti per l’igiene, integratori alimentari, biocidi, presidi medico chirurgici, prodotti farmaceutici, cartoleria e cancelleria.
Nuovo impulso a legge 166/2016 #Antisprechi, con approvazione mio emendamento estesi benefici a donazione di prodotti per l’igiene, integratori alimentari, biocidi, presidi medico chirurgici, prodotti farmaceutici, cartoleria e cancelleria #avanti pic.twitter.com/W7eyTl5nbp
— Maria Chiara Gadda (@McGadda) 20 dicembre 2017
Possiamo dire che nella lotta allo spreco alimentare l’Italia sembra davvero essere sulla strada giusta. Cosa ne pensate?
Di spreco alimentare, cibo di cittadinanza e accesso al cibo, si è parlato anche quest’anno al Festival di Internazionale a Ferrara, nei tavoli di lavoro e nel convegno organizzato da CIR food insieme ad aziende, ricercatori ed esperti.