Avete pensato di invitare a cena un pescarese e vi state chiedendo “cosa posso cucinare”? Ma questa è l’ultima delle cose a cui pensare!
Cosa dovete sapere se volete cenare con un pescarese?
Invitare a cena un pescarese: 5 cose da sapere
1. Ricordati di santificare il Pescara
Come prima cosa bisogna scegliere attentamente la serata. Non sia mai che giochi il Pescara! Quindi se non seguite il campionato, informatevi bene sulle date dei biancazzurri, a meno che non vogliate risolvere con una cena a base di patatine, birra e urla.
2. Non avrai altro ospite all’infuori di Lui…
Dovete poi sapere che un pescarese pratica l’ospitalità assoluta, mette tutto sé stesso a disposizione dell’ospite e lo tratta come un re. Quindi naturalmente se decidete di invitarlo a cena, siate sicuri di poter dare il massimo delle attenzioni e cure infinite.
Se proprio non potete essere solo voi due, gli altri invitati dovranno comunque essere anche loro “carne della sua carne”. Niente sconosciuti, a meno che non siano stati appositamente invitati per far star bene l’ospite.
TV, cellulari e social spenti. Un sottofondo musicale discreto e avvolgente. Lasciate che tutto si riempia di voi, che si tratti o meno di una cena romantica.
3. Non nominare l’Arrosticino invano
Arrivando al dunque culinario, cosa scegliere come portata principale?
Beh, mai vi venga in mente di seguire le indicazioni di qualche chef improvvisato e sicuramente non purista dell’arrosticino, che vi fa credere di poterlo preparare in padella in qualsiasi cucina di qualsiasi città italiana! La cottura di questo re dello street food italiano deve essere rigorosamente alla brace nell’apposita furnacell. Un pescarese non potrà mai sopportare di vedere le rustell finire in padella! Sarebbe come servire a un vegetariano interiora di agnello.
4. Mej che c’avanz e no che ci manch!
Naturalmente cibo e vino in abbondanza! Non perdete tempo con proposte da nouvelle couisine e ideazioni di abbinamenti ricercati e inaspettati, meglio sapori decisi e autentici. Picchè è mej che c’avanz e no che ci manch!
5. Onora il Ferfellone
Se proprio volete stupire il pescarese, dovete procurarvi il peperone secco dolce! Il famoso ferfellone, con cui viene cucinato il brodetto dei pescatori. Perché, come dice la Signora Anna Rachele: “è lo spumante del pescatore! Se il pescatore non ha il furfellone non mangia!”… con le uova, sulla pasta, con verdure o semplicemente aglio, olio e ferfellone…non c’è limite agli accostamenti.
E se qualcosa dovesse andar storto e l’ospite non dovesse gradire la cena potete dirgli: “A chi ni ji piace Galeone, occ’ si jittèss da lu bal’còn!”
Siete pronti alla sfida? O siete già cintura nera di ospitalità pescarese?