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Effetto Expo su Milano: i turisti stranieri aumentano del 75%

Mentre i numeri record dei visitatori di Expo registrati in queste ultime settimane è diventato ormai un tormentone, ci chiediamo cosa stia succedendo invece a Milano e quali ripercussioni abbia realmente l’esposizione sui servizi di accoglienza e sulla ristorazione in città.
Il tanto atteso “indotto Expo” c’è stato?

 

Indotto Expo: gli effetti su Milano si sono visti?

 

Turismo in crescita rispetto al 2014

Le indagini dell’Osservatorio turistico T.R.A.V.E.L., coordinato dal CeRST (Centro di Ricerca per lo Sviluppo del Territorio) della LIUC – Università Cattaneo di Varese, che hanno coinvolto più di 600 strutture di accoglienza lombarde, evidenziano una forte accelerazione dei flussi turistici nei mesi compresi tra marzo e luglio.

Duomo Milano Expo
I dati si prestano a molteplici chiavi di lettura, ma non vi sono dubbi sul fatto che il contributo di Expo sia stato significativo. Se da marzo a maggio il numero di visitatori è cresciuto del 4,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, il bimestre successivo, che corrisponde ai primi mesi dell’Esposizione, ha visto un incremento del 9,6% negli arrivi. Le performance migliori si sono avute a Milano, Monza Brianza, Bergamo, Como e Lodi.

 

Più turisti scelgono la modalità “fine settimana lungo”

L’aumento della durata della visita è un trend fisiologico dei mesi estivi, ma l’inusuale frequenza del fine settimana lungo indica un probabile effetto Expo. Su 1150 visitatori intervistati dall’Osservatorio, il 58.3% ha indicato in Expo la motivazione principale del proprio viaggio in Lombardia. Un turista su quattro ha dichiarato di aver prolungato il soggiorno di 1-2 notti proprio per visitare l’Esposizione.

 

Arrivano gli stranieri

Maggiori certezze sulla ricaduta positiva dell’evento si hanno sui dati dei turisti stranieri, che sono aumentati del 75%. Tra le provenienze estere prevale l’area dell’Euro, seguita dal Nord Europa e dall’est europeo. A questi dati, secondo CeRst, non corrisponde però ancora una valutazione positiva da parte degli operatori, il 60% dei quali continua a sottostimare l’effetto traino della manifestazione.

 

La delusione dei ristoratori milanesi

Se dell’aumento di turisti a Milano beneficiano sicuramente alberghi e negozi, rimane di segno negativo la valutazione dei ristoratori meneghini sull’auspicato effetto-Expo. A ‘cannibalizzare’ i locali del centro sembra sia stato soprattutto il biglietto serale a € 5 euro e la recente decisione da parte degli organizzatori di anticipare di un’ora l’entrata ridotta (alle 18 anziché alle 19). A fronte delle forti aspettative e dei relativi investimenti affrontati dai conduttori di bar, pub e ristoranti la diminuzione del fatturato è arrivata in certi casi anche al 30%, come ha sottolineato Lino Stoppani, presidente di EMPA e di FEPI-Confcommercio.

 

A poco più di un mese dalla fine dell’evento  i dati sull’indotto Expo sembrano contenere ancora delle zone d’ombra di difficile interpretazione. È facile dire in questo momento che le aspettative nei confronti dell’evento erano forse troppo alte e hanno deluso chi intravedeva un significativo aumento degli affari. Sarà interessante riconsiderare tendenze e numeri una volta che i giochi si saranno del tutto conclusi.

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