Tipi di indivia: varietà, proprietà e controindicazioni di una verdura invernale

Tipi di indivia: la scarola condita con olive, capperi e pinoli
L'indivia, versatile e ricca di benefici, spicca tra le insalate invernali. Adatta a piatti semplici o elaborati, offre varietà uniche e proprietà salutari.

Tra le insalate che arricchiscono la nostra tavola durante la stagione fredda, l’indivia si distingue per la sua versatilità, il sapore inconfondibile e le proprietà benefiche. Che sia riccia, scarola o belga, questo ortaggio, in inverno, ha conquistato un posto speciale in cucina grazie alla sua capacità di adattarsi sia a piatti freschi e veloci, sia a preparazioni più complesse. Ma quali sono le differenze tra le varietà di indivia? Quali sono i suoi benefici? Ed esistono controindicazioni da conoscere?

In questo articolo esploreremo tutto ciò che c’è da sapere sull’indivia: dalle varietà più comuni alle proprietà nutrizionali, fino ai modi migliori per consumarla e agli eventuali effetti collaterali. 

Le principali varietà di indivia

Indivia belga
New Africa/shutterstock

Partiamo subito facendo chiarezza. Quando parliamo di indivia, non ci riferiamo a un’unica verdura, ma a un gruppo di insalate diverse che si distinguono per aspetto, sapore e utilizzo in cucina. Ciò che le accomuna sono le proprietà e le caratteristiche nutrizionali, come vedremo nel prossimo paragrafo, ma prima impariamo a riconoscere le loro principali varietà.

Indivia riccia

L’indivia riccia, con le sue foglie arricciate di colore verde brillante, è una delle varietà più riconoscibili. Il suo sapore amarognolo la rende perfetta per insalate rustiche, spesso arricchite con ingredienti come noci, mele o formaggi stagionati, che ne bilanciano il gusto.

In cucina, è ideale anche come base per contorni freschi o come aggiunta croccante in piatti che includono cereali. La sua consistenza compatta permette di utilizzarla anche saltata in padella, magari con un filo d’olio e aglio, per un contorno semplice e rapido.

Indivia scarola

Le foglie larghe, lisce e di un verde intenso dell’indivia scarola hanno un gusto più delicato rispetto alla riccia, il che la rende una scelta popolare sia per insalate fresche, sia per preparazioni calde. È una varietà molto versatile: può essere consumata cruda, in insalate, oppure cotta in zuppe, torte salate o ripiena, come nella tradizionale scarola alla napoletana, arricchita con olive, capperi e acciughe. Una delle delizie da non perdere tra i piatti tipici della Campania! Mentre un’altra chicca è la Scarola Gigante dei colli di Bergamo, una scarola chiara, dolce e croccante, oggi coltivata da pochissime aziende.

Indivia belga

La più elegante del gruppo, l’indivia belga, si distingue per il suo colore bianco-giallo, ottenuto grazie alla coltivazione in assenza di luce, che ne preserva il sapore delicatamente amarognolo. La sua forma compatta e allungata la rende perfetta per preparazioni raffinate: gratinata con besciamella, come base per antipasti creativi, o semplicemente aggiunta alle insalate tradizionali.

Indivia: benefici e proprietà nutrizionali 

Indivia con noci, balsamico e formaggio
Wollertz/shutterstock

L’indivia, indipendentemente dalla varietà, si distingue per il suo profilo nutrizionale ricco e per i numerosi benefici per la salute. Uno degli aspetti più interessanti è il suo contenuto di fibre, che favorisce la digestione, supporta la regolarità intestinale e favorisce il senso di sazietà. Dal punto di vista dell’apporto nutritivo, l’indivia ha una buona presenza di vitamine e minerali essenziali: la vitamina A, fondamentale per la salute della pelle e della vista, la vitamina C, utile per il sistema immunitario, e la vitamina K, importante per la coagulazione del sangue. Non mancano minerali come il potassio, utile per regolare la pressione arteriosa, e il calcio, che supporta la salute di ossa e denti. Un altro punto di forza dell’indivia è il suo effetto depurativo e diuretico. Grazie all’alto contenuto di acqua e al basso apporto di sodio, aiuta a contrastare la ritenzione idrica e a eliminare le tossine dall’organismo. Non ultimo, questa insalata amara contiene composti antiossidanti che combattono lo stress ossidativo, contribuendo a proteggere le cellule dall’invecchiamento precoce.

Grazie a queste qualità, l’indivia è una verdura che non può mancare sulla tavola durante il periodo di stagione. Vediamo, però, se ci sono aspetti a cui prestare attenzione.

Controindicazioni e miti da sfatare sull’indivia

Indivia riccia
Brent Hofacker/shutterstock

L’indivia, con tutte le sue proprietà benefiche, è un alimento sicuro e adatto a una grande varietà di regimi alimentari. Tuttavia, come per ogni cibo, è importante conoscere le controindicazioni e sfatare i falsi miti che la riguardano.

Grazie all’alto contenuto di fibre, l’indivia può avere un lieve effetto lassativo, soprattutto se consumata in quantità molto elevate. Per questo motivo, chi soffre di intestino irritabile o di disturbi gastrointestinali dovrebbe introdurla nella dieta con moderazione. Il suo sapore amarognolo, inoltre, può risultare poco gradito a chi ha una sensibilità gastrica elevata. In questi casi, si consiglia di sperimentare ricette diverse, per capire quale preparazione risulti più tollerata, e di consultare un medico in caso di dubbi.

Anche se rare, possono verificarsi allergie o intolleranze specifiche. È quindi importante prestare attenzione a eventuali reazioni, specialmente quando si introduce l’indivia per la prima volta nella dieta.

L’indivia belga fa ingrassare?

Spesso si sente dire che l’insalata belga, così come altre varietà di indivia, potrebbe contribuire all’aumento di peso. In realtà, questa affermazione è falsa. Con un apporto calorico molto basso, circa 15 calorie per 100 grammi, l’indivia è perfetta per diete ipocaloriche. Il problema potrebbe sorgere dai condimenti: olio, salse o besciamella usati per gratinarla possono aumentare notevolmente l’apporto calorico del piatto.

Conoscere questi aspetti permette di consumare l’indivia in modo consapevole, godendo dei suoi benefici senza incorrere in spiacevoli inconvenienti.

Cruda o cotta, come usare l’indivia in cucina

Indivia belga cotta in padella
page frederique/shutterstock

Come abbiamo visto, l’indivia è un ingrediente estremamente versatile, perfetto per ricette sia crude che cotte. Cruda, è ideale per preparare insalate fresche e croccanti: la riccia e la scarola si abbinano bene a frutta dolce come mele, arance o melograno, mentre la belga, con il suo sapore delicato, si sposa perfettamente con noci e scaglie di parmigiano, per piatti più raffinati. Anche cotta, l’indivia si adatta a molte possibilità. La belga è spesso proposta gratinata con formaggi morbidi come taleggio, oppure saltata in padella con olio e spezie. La scarola, invece, è la protagonista di piatti tradizionali come la già citata scarola alla napoletana, arricchita con olive, capperi e acciughe, o ripiena per torte salate e focacce. 

Infine, per chi in cucina ama sperimentare, l’indivia può essere utilizzata in ricette creative: per esempio, le foglie della belga diventano ottime barchette per mousse salate o creme, mentre la riccia aggiunge croccantezza a vellutate o minestre. Conservare l’indivia è semplice: basta riporla in frigorifero, meglio se in un sacchetto di carta o in un contenitore ermetico. E se il sapore amarognolo risulta troppo intenso, un trucco è lasciarla in ammollo in acqua fredda per qualche minuto prima di consumarla.

 

Tutti i tipi di invidia, dunque, sono perfetti per arricchire pranzi e cene della stagione invernale e le sue proprietà nutrizionali, insieme alla semplicità di utilizzo, la rendono una scelta perfetta per chi cerca piatti leggeri e ricchi di gusto. Ora non resta che provarla: quale varietà di indivia porterai in tavola per prima?

 

Immagine in evidenza di: OlgaBombologna/shutterstock

Fonti:

  • Humanitas
  • Fondazione Veronesi
  • Ministero della Salute

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