Obesità e sovrappeso rappresentano, nella contemporaneità, un problema radicato, diffuso e grave, tanto che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha parlato di “epidemia del nuovo millennio”. Preoccupano, in particolare, le conseguenze sulla salute, a medio e lungo termine, per la comparsa di diabete, malattie cardiovascolari e respiratorie, cancro, ma anche problemi psico-sociali. Per questa ragione, medici, psicologi, dietisti e ricercatori lavorano sul fronte della prevenzione, dedicando particolare attenzione al tema dell’obesità infantile: l’obiettivo è promuovere stili di vita sani fin da bambini, per far calare l’incidenza di queste problematiche.
I dati raccolti per l’Italia dall’osservatorio ministeriale Okkio alla Salute confermano che questa è probabilmente la strada giusta: dal 2008 al 2016, infatti, il numero di bambini obesi nel nostro Paese è sceso sensibilmente, merito anche delle molte iniziative di sensibilizzazione dedicate al tema, sia pubbliche che private, attive su tutto il territorio nazionale. Tra queste,“InForma a scuola”, progetto del Comune di Modena alla decima edizione, realizzato in collaborazione con la Rete Città Sane, OMS, l’Ausl, istituzioni scolastiche, Unimore, Uisp, CIR food e Parmareggio.
Per scoprire in cosa consiste e qual è la proposta per gli studenti del modenese, abbiamo intervistato la dottoressa Irene Marangoni, responsabile Qualità prodotto e sicurezza Area Emilia Est di CIR food e la dottoressa Monica Vedelago, dietista del centro pasti Malavolti di Modena.
“InForma a scuola”: CIR food propone una merenda speciale
Il progetto “InForma a scuola”, avviato nel 2008, nasce con l’obiettivo di contrastare la diffusione di sovrappeso ed obesità infantile attraverso la proposta di un ventaglio di attività che accompagna i bambini alla scoperta di uno stile di vita più sano, senza rinunciare al divertimento. Qualche esempio? Usare la bicicletta per andare a scuola o gustare una merenda sana durante la ricreazione. Agli alunni di sette istituti comprensivi di Modena viene proposto infatti di partecipare ad incontri di attività fisica destrutturata guidati da personale Uisp, che mirano a valorizzare e riscoprire i classici giochi all’aria aperta di una volta.
L’incentivo a seguire un’alimentazione sana attraverso una merenda diversa è l’attività promossa, gestita e coordinata da CIR food, azienda di ristorazione italiana, da anni in prima linea nel contrastare questo genere di disturbi alimentari e fortemente convinta della necessità di coinvolgere i bambini in un percorso che incoraggi uno stile di vita sano.
Frutta fresca a merenda
“L’iniziativa Frutta fresca a merenda – spiegano le intervistate – ha lo scopo di incrementare il consumo di frutta e altri alimenti salutari talvolta sottovalutati, come lo yogurt, durante la merenda di metà mattina.” Nei mesi di aprile e maggio, infatti, una volta alla settimana verranno somministrati ai bambini delle scuole primarie, ottimi spuntini quali mela a spicchi, banana, yogurt alla frutta e macedonia di frutta fresca.
La scelta del menù della merenda non è casuale, tutt’altro: “abbiamo scelto proprio queste proposte perché sono facilmente fruibili, cercando di facilitare sia la somministrazione dal lato pratico, che un’interfaccia che sia accattivante per i bambini”.
Come spiegano le dottoresse Maragoni e Vedelago, è fondamentale presentare prodotti già pronti al consumo che non richiedano il taglio: “dal momento che sono più di 5.000 i bambini coinvolti, ci siamo resi conto di quanto fosse fondamentale individuare alimenti facili da manipolare, oltre che accattivanti.”
L’importanza della prevenzione a scuola
Il numero di scuole partecipanti all’iniziativa cresce ogni anno, toccando nel 2018 quota 16, un risultato ragguardevole che indica l’interesse e la sensibilità rispetto a questi temi. “Abbiamo osservato una maggiore attenzione soprattutto da parte degli insegnanti, tant’è vero che questa iniziativa viene inserita in progetti più ampi condotti dalle scuole e, spesso, l’idea di proporre una merenda sana per la ricreazione viene estesa, in accordo con le famiglie, anche a più giorni alla settimana.”
Quest’anno, poi, in collaborazione con il Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione e l’Università di Modena e Reggio Emilia, verrà distribuito anche un questionario a 900 famiglie di alunni della prima elementare proprio con la finalità di monitorare i cambiamenti che “InForma a scuola” vuole innescare.
Fare educazione proprio nelle scuole primarie è fondamentale: “in questa fase della crescita, infatti, si creano abitudini alimentari che si porteranno avanti anche in età adulta. È questo, dunque, il momento di agire: prima si previene, più efficace sarà l’azione per contrastare obesità, sovrappeso e tutte le patologie che vi sono connesse in età adulta.”
Anche molti studi scientifici supportano questa scelta, in particolare alla luce della diffusione capillare, tra i bambini e le bambine, di attività sedentarie come guardare la televisione o giocare ai videogiochi. “Per questo riteniamo necessario abbinare gli stili alimentari sani con delle iniziative che stimolino l’attività motoria, anche semplicemente, andare a scuola a piedi o in bicicletta. Il fine ultimo è un miglioramento dello stile di vita a tutto tondo”, sottolineano le intervistate.
Si tratta di un approccio integrato che coinvolge, dunque, non soltanto gli attori promotori del progetto “InForma a scuola”, ma anche le famiglie che, a loro volta, possono approfondire le questioni legate alla nutrizione e ad una dieta sana: per esempio la dietista di CIR food consiglia lo yogurt come eventuale sostituto, sano e pratico, del latte per una colazione nutriente.
Formazione e informazione, anche per le famiglie
La scelta di materie prime di qualità, lo studio di ricette che valorizzino il profilo nutrizionale degli alimenti e la garanzia di un adeguato apporto calorico sono gli elementi che caratterizzano l’intera attività di CIR food nell’ambito della ristorazione scolastica. “Prevenzione e formazione sono due concetti chiave – spiegano ancora le intervistate – che si accompagnano e completano a vicenda. Teniamo molto all’attività di educazione alimentare: talvolta è necessario fare dei piccoli compromessi che, però, aiutano il bambino ad approcciarsi gradualmente ad alimenti che altrimenti non sceglierebbe mai. Per questo elaboriamo ricette appetitose che includano cibi ad alto valore nutrizionale, che a volte possono risultare ostici come il pesce, le uova, o i legumi.”
Quanto si apprende durante l’infanzia e a scuola, infatti, andrà a condizionare anche le scelte alimentari future del bambino una volta diventato adolescente e poi adulto. “Per questo le nostre dietiste partecipano regolarmente alle riunioni delle Commissioni mensa dove, insieme a rappresentanti dei genitori e del corpo insegnante, raccolgono eventuali problematiche, ma approfittano anche dell’occasione per divulgare informazioni e nozioni di educazione alimentare direttamente a chi accompagna i bimbi durante i pasti.”
Il risultato è una sinergia su più livelli, dall’amministrazione locale alla scuola, da CIR food alle associazioni sportive del territorio fino alla ASL naturalmente, per favorire la corretta educazione alimentare dei bambini e prevenire, quindi, in maniera efficace l’insorgenza di disturbi e patologie.
Per approfondire l’argomento, vi suggeriamo di leggere l’articolo dedicato a come curare l’obesità infantile secondo quanto studiato ed elaborato dall’Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica.