Giornale del cibo

CIR food con Libera Terra per ricordare le vittime di mafia

Oggi, 21 marzo è la Giornata nazionale in ricordo delle vittime di mafia. Il primo giorno di primavera, dal 1996 Libera – Associazioni, nomi e numeri contro le mafie – presieduta da don Luigi Ciotti, organizza iniziative in tanti luoghi italiani dove vengono letti nomi e cognomi di tutte le persone uccise dalla criminalità organizzata, “per un abbraccio sincero ai familiari delle vittime innocenti delle mafie, non dimenticando le vittime delle stragi, del terrorismo e del dovere”, come si legge sul sito che Libera ha dedicato ai morti per mafia.
La Giornata di ricordo, istituita anche per legge dal 2017, è così diventata un momento più ampio di confronto, di scambio e di educazione sui temi della legalità. A partire dalle mense scolastiche, dove l’azienda di ristorazione CIR food propone “I sapori della legalità”, un menù speciale che sarà servito ai bambini di moltissimi istituti comprensivi, dal Veneto alla Campania, passando per il Piemonte, la Lombardia, la Liguria, l’Emilia Romagna, l’Umbria e l’Abruzzo, per un totale di oltre 400 scuole coinvolte nel 2018, come ci racconta Maria Elena Manzini – Responsabile CSR CIR food.

I sapori della legalità: i prodotti di Libera Terra nelle mense e nei locali commerciali gestiti da CIR food

i frutti della legalita

Come sottolineato da molti interlocutori anche su Il Giornale del Cibo, il momento del pasto in mensa rappresenta un’occasione educativa importante, sia in termini di alimentazione sana, sia per la crescita di valori quali rispetto e condivisione. Si tratta di principi cardine per l’azienda di ristorazione CIR food che proprio per l’attenzione all’economia circolare, alla cooperazione e alla legalità, si è aggiudicata il Premio Biblioteca Bilancio Sociale relativo all’anno 2016.

Tra le azioni che rientrano nel bilancio di sostenibilità dell’azienda anche la giornata del 21 marzo in ricordo delle vittime di mafia, in occasione della quale verrà servita pasta a marchio Libera Terra, nelle mense scolastiche, ma anche negli ospedali, in alcune aziende e in 50 ristoranti commerciali gestiti da CIR food: “da dieci anni aderiamo alla giornata del 21 marzo. Abbiamo iniziato con la gestione Ausl degli ospedali di Bologna, per poi diffonderla in molti altri territori dove sono presenti nostre gestioni, per ribadire che i frutti della legalità nutrono il futuro. Del resto con Libera Terra condividiamo valori importanti, in primis quelli della cooperazione. Libera Terra, progetto di Libera, si occupa infatti del recupero di territori e beni confiscati alla mafia per creare lavoro ed etica, due assi portanti anche per CIR food e la sua identità, che vogliamo divulgare”, ricorda la dott.ssa Manzini.

Come riportato sul sito ufficiale, Libera Terra nasce con l’obiettivo di valorizzare territori stupendi ma difficili, partendo dal recupero sociale e produttivo dei beni liberati dalle mafie per ottenere, attraverso la creazione di cooperative, prodotti di alta qualità con metodi rispettosi dell’ambiente e della dignità della persona”.

Per questo la volontà di sostenere il progetto con l’iniziativa “I Sapori della Legalità” in molte gestioni di CIR food dove oltre alla pasta di Libera Terra, verrà distribuito materiale di comunicazione per spiegare e diffondere l’iniziativa, attraverso locandine e cartoline per piccoli e grandi utenti. “La pasta è il prodotto base e sarà presente in tutte le gestioni, non solo scolastiche, che aderiscono alla giornata in ricordo delle vittime di mafia. Inoltre, in alcune realtà la pasta sarà condita, con la passata di pomodoro di Libera Terra”, specifica la  responsabile CSR CIR food, ricordando che nel 2017 per il 21 marzo l’azienda ha acquistato 14.000 Kg. di prodotti “anti-mafia”.

Anche la scelta di un menù “speciale” in occasione del 21 marzo non è un evento unico, ma fa parte di uno dei momenti di sensibilizzazione sulle tematiche della legalità, ci racconta Maria Elena Manzini. “In alcune nostre gestioni i prodotti di Libera Terra sono utilizzati tutto l’anno, compatibilmente con la disponibilità di approvvigionamento che le cooperative possono mettere a disposizione per la grande ristorazione organizzata”.

Inoltre, sia in occasione del 21 marzo, che nel corso dell’anno, CIR food si fa promotrice verso i propri clienti di incontri con rappresentanti di Libera e Libera Terra, “orgogliosi di sostenere il circolo virtuoso della legalità”, sottolinea la Responsabile CSR CIR food.

Infatti, pasta, cous cous, legumi, olio extravergine di oliva, vini, miele e conserve sono prodotti da giovani cooperative agricole aderenti a Libera Terra le quali, grazie a una legge del 1996, possono ottenere l’affidamento dei terreni appartenenti ai clan mafiosi e in seguito confiscati.

Terra, solchi di verità e giustizia: il 21 marzo 2018 Libera sarà a Foggia

Locri 2017 – fonte: libera.it

E mentre all’estero sembrano andare di moda marchi commerciali e catene di ristoranti i cui nomi si ispirano alla mafia, contro i quali l’Italia sta intervenendo tramite il Tribunale dell’Unione europea, Libera e le tante realtà che ne fanno parte, si apprestano a celebrare la XXIII edizione della Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, con una grande manifestazione a Foggia, piazza principale dell’iniziativa 2018 dal titolo “Terra, solchi di verità e giustizia”. È la stessa Associazione fondata da don Ciotti a spiegare sul proprio sito perché è stata scelta la città pugliese: “Libera va a Foggia perché quella terra ha bisogno di essere raccontata. Libera va a Foggia perché le mafie del foggiano sono organizzazioni criminali molto pericolose che facciamo una tragica fatica a leggere. Perché, malgrado l’evidenza, la percezione della cittadinanza è ancora bassa. Una mafia, quella foggiana, così invasiva da spaventare. Le mafie foggiane sparano mentre le altre mafie non sparano più. Le mafie foggiane, tutte le mafie foggiane, mantengono la loro evidenza violenta laddove le altre mafie impongono il silenzio. Foggia è una città sotto attacco”.

Tra i nomi che verranno letti e ricordati, più dell’80% è stato ucciso in Sicilia, in Campania e in Calabria. Oltre 950 persone, tra cui moltissimi minorenni, a cui le iniziative come “I sapori della legalità” vogliono ridare dignità e memoria. Perché, come ci ricorda Libera, “se alla vittima viene negato anche il diritto di essere ricordata con il proprio nome, la si uccide due volte”.

Di agromafie e lotta all’illegalità ci siamo occupati spesso, anche raccontandovi la nuova legge sul caporalato in agricoltura. Ma qual è il punto della situazione della lotta alle agromafie, a quasi un anno e mezzo dall’introduzione della normativa?

N.B. L’immagine in evidenza è tratta dal sito libera.it

Exit mobile version