Ci fanno essere più efficienti al lavoro; più organizzati e sempre operativi. Ci fanno essere più creativi in cucina e ci semplificano la vita. Ci divertono; ci rilassano; ci tengono informati e ci permettono di essere sempre in contatto con tutti. E stimolano la nostra coscienza sociale. C’è un app per tutto, anche per aiutarci nella lotta contro lo spreco alimentare.
Spreco alimentare: un po’ di numeri
Secondo i dati raccolti dalla FAO, le perdite di alimenti si attestano sulla cifra di 1,3 miliardi di tonnellate l’anno. Uno spreco il cui costo diretto è pari a 750 miliardi di dollari.
In Italia, secondo l’Osservatorio Waste Watchers, il costo dello spreco domestico nel 2013 è stato di 8,1 miliardi di euro, pari a circa 2,5 kg di cibo gettati ogni mese. Secondo i dati raccolti dall’ADOC, le famiglie italiane spendono in media 570 euro in genere alimentari, per buttarne 480 euro l’anno. A finire nel cassonetto sono soprattutto i prodotti freschi, come latte, uova e carne (il 36%), poi abbiamo il pane (18%), frutta e verdura (16%), e prodotti in busta.
Quello che fa ben sperare è la consapevolezza di questo problema e la volontà di fare qualcosa per ridurlo, come evidenziato dal Rapporto 2014 sullo spreco domestico Waste Watcher – Knowledge for Expo presentato da Last Minute Market. E se il 63% degli intervistati auspica per il futuro un’Italia più attenta agli sprechi (solo alimentari?), a dare una mano ci pensano giovani sviluppatori, che risvegliano la coscienza collettiva a partire da smartphone e pc.
Io non spreco e risparmio
Ci sono tante app che ci aiutano a risparmiare e a confrontare le offerte quando siamo al supermercato, indicandoci dove possiamo acquistare un determinato prodotto a un prezzo inferiore (Third eye shopping assistant) o permettendoci di tenere d’occhio i volantini (Dove Conviene).
Ma se l’obiettivo oltre che risparmiare è ridurre lo spreco alimentare, ci sono due progetti in fase di realizzazione: Myfoody.it e Senza-spreco.it. Queste due piattaforme permetteranno ai distributori di mettere in vendita prodotti con scadenza ravvicinata, con difetti estetici o in eccedenza, ovviamente a un prezzo scontato.
Io non spreco e sono solidale
Senza-spreco.it permetterà ai distributori non solo di vendere i propri prodotti, ma anche di donare a enti caritatevoli.
Stesso obiettivo che si pone Breading, app vincitrice del Premio Impatto Zero 2014. Breading, in particolare mira a ridurre lo spreco di pane e di alimenti freschi, mettendo in contatto panifici e bar con ONLUS e associazioni senza fini di lucro per donare il cibo invenduto. A fine giornata, l’attività commerciale comunica tramite App o tramite pagina web alla piattaforma quanto cibo avanzerà, in modo che le associazioni della stessa zona possano prenotarli e passare a ritirarli. Ecco come si può ridurre lo spreco e fare del bene!
Io non spreco e baratto
Capita spesso di farsi sedurre da allettanti tre per due e prendere più di quello che ci serve o capita di fare la spesa per la settimana, salvo poi essere costretti a mangiare fuori. Gli alimenti restano nel frigo o in dispensa fino a diventare rifiuti. A meno che voi non li mettiate a disposizione dei vostri vicini, grazie alle diverse app e piattaforme online di baratto.
S-cambia cibo, Ratatouille e Zero Relativo permettono di comunicare quali sono gli alimenti del vostro frigo che si avvicinano alla scadenza e che prevedete di non consumare. E grazie alla geolocalizzazione, un vostro vicino potrà approfittare della vostra generosità.
E voi, cosa fare per ridurre gli sprechi?