La Guida Michelin 2016 è giunta alla sua sessantunesima edizione e l’Italia si conferma il secondo paese più stellato al mondo con circa metà dei ristoranti premiati in mano a chef under 35.
La mappatura con le novità
Sono 2 i nuovi ristoranti bistellati e 24 le new entry con una stella. Gli indirizzi che confermano una cucina che “vale il viaggio” rimangono gli 8 ristoranti dell’edizione 2015: Piazza Duomo ad Alba, Da Vittorio a Brusaporto, Dal Pescatore a Canneto Sull’Oglio, Reale a Castel di Sangro, Enoteca Pinchiorri a Firenze, Osteria Francescana a Modena, La Pergola a Roma e Le Calandre a Rubano. Sono invece 38 i ristoranti che “meritano una deviazione” con due stelle Michelin, tra questi due importanti novità: Casa Perbellini a Verona, dello chef Giancarlo Perbellini che festeggia con questa edizione vent’anni da chef Stellato Michelin premiato per prodotto e ospitalità, e Gourmetstube Einhorn a Mules, dello chef Peter Girtler, che rappresenta il trionfo della ristorazione d’albergo gourmet.
Le regioni
La Campania conquista la seconda posizione con tre new entry e 37 ristoranti totali, il Veneto è la regione più dinamica con 6 novità e la Lombardia conferma il suo primato per numero di stellati con 58 ristoranti; seguono il Piemonte e il Veneto con 36 ristoranti.
Le province
Diversa è la situazione nella classifica per provincia: Napoli balza al primo posto con 20 ristoranti stellati, Roma al secondo con 19 insieme a Bolzano. Sale in quarta posizione Milano, con 15 ristoranti tra cui alcune interessantissime novità: il ristorante Seta di Antonio Guida all’interno del Mandarin Oriental, Tukuyoshi del validissimo YoJi Tokuyoshi e Armani Ristorante con lo chef Filippo Gozzoli.
L’immeritato declassamento
Ciò che maggiormente colpisce di questa edizione 2016 è il declassamento dello Chef Davide Scabin del Combal.Zero che perde una stella e da due passa ad una. Una spiacevole doccia fredda per tutto il team di Rivoli e un disaccordo generale con la decisione de La Rossa. Nessuno si sarebbe mai aspettato una tale scelta soprattutto perché si fa riferimento ad una cucina in gran forma, un servizio di pregiato livello, con una location di tutto rispetto come il Castello di Rivoli. Le interpretazioni sono però troppo spesso contrastanti e non a tutto c’è una spiegazione razionale, ma siamo sicuri che il genio di Davide Scabin, capace di infiammare una platea e commuovere in cucina, incasserà il colpo senza piegarsi e resterà quello di sempre, un grande.
E voi siete d’accordo con le scelte della nuova Guida Michelin 2016?