di Alexander Màscàl.
Tra i digestivi delle valli montane il più noto è indubbiamente il Génépy.
Ottimo a fine pranzo e moderatamente alcolico viene degustato in piccolissimi bicchieri o aggiunto al caffé: dosi minime che non creano problemi… etilici, comunque è bene, oltre alla moderazione, anche gustarli quando non ci si deve mettere al volante… E’ un prodotto che fa parte delle antiche tradizioni dell’ospitalità di tutta la nostra Penisola, ma descriverò una vecchia ricetta della Valle d’Aosta.
In tempi in cui l’ospitalità era sacra, ma le risorse erano… poche e il “costoso caffé o il tè e i pasticcini” erano un lusso per ricchi, questo liquore di erbe, per il suo costo moderato (gli ingredienti erano reperibili nei pascoli montani e la base alcolica nasceva dai residui della lavorazione delle uve), non mancava mai nelle case ed era sempre offerto all’ospite. Il primo Gènépy prodotto in Valle d’Aosta è stato l’OTTOZ. Quando fu preparato per la prima volta il caffé al génépy le altre marche non esistevano ancora.
Ingredienti per ogni bottiglia:
20 piantine di artemisia glacialis (fiore e gambo)
1 litro di alcool
1 litro di acqua bollita
400 grammi di zucchero
Fate macerare le piantine per quarantacinque giorni in un litro d’alcool. Quindi bollite un litro d’acqua e unitela allo zucchero. Aggiunge l’alcool. Lasciate depositare il composto per una notte, poi filtrate il tutto e lasciate riposare il contenuto per almeno un mese prima di consumarlo. Essendo un digestivo si può gustare in qualunque stagione dell’anno. Si consuma a temperatura ambientale o riscaldato.