Che siano amici, parenti o colleghi di lavoro, a tutti prima o poi capita di ricevere degli ospiti a cena. E per quanto si tratti di un momento conviviale e di festa, c’è sempre un po’ di agitazione che accompagna lo stato d’animo di chi – dall’altra parte – si dedica ai preparativi: l’anfitrione. La casa è in ordine, il pane fresco appena comprato e le bottiglie di vino in cantina… eppure, c’è una questione che riesce sempre a mettere in crisi anche l’uomo o la donna di casa più preparati e organizzati: qual è il modo giusto per apparecchiare la tavola? Come si mettono le posate, i bicchieri e i tovaglioli? E quando si è finito di mangiare?
Se anche voi vi siete chiesti cosa dice il galateo rispetto alla disposizione delle posate, non preoccupatevi: questo articolo fa al caso vostro!
Galateo: come si mettono le posate
Proprio di recente, mi è tornato tra le mani il libro Il nuovo bon ton a tavola di Roberta Schira (Salani Editore, 2012), una delle mie docenti al Master di Critica enogastronomica che ho frequentato a Milano. Rileggendolo, mi è venuto da sorridere pensando a quante volte anche i gesti più semplici come quello di apparecchiare la tavola racchiudano in realtà un mondo tutto da scoprire. Siete pronti per ricevere i vostri ospiti? È il momento di scoprire dove mettere forchetta e coltello!
Le forchette
Possono essere fino a tre e vanno a sinistra del piatto, partendo da quella per l’antipasto (la più esterna), seguita da quella per il pesce e da quella normale. Di norma la regola è: la posata posizionata più esternamente è quella che verrà usata per prima. Per quanto riguarda i rebbi, invece, vanno rivolti all’insù e non all’ingiù come fanno i francesi.
Il coltello
Va a destra del piatto con la lama rigorosamente verso l’interno. A seguire il coltello del pesce e – solo nel caso il menù preveda una zuppa o un consommé – il cucchiaio. Se per l’antipasto serve il coltello, lo si mette a destra del cucchiaio. Una nota da ricordare nel caso si servissero due secondi: in questo caso è obbligatorio cambiare il coltello.
Posate del dolce
Vanno posizionate sopra al piatto perpendicolarmente ai coltelli e alle forchette e con l’impugnatura rivolta verso la mano che le utilizzerà. Coltello e cucchiaino avranno quindi il manico verso destra, mentre la forchetta verso sinistra.
E il tovagliolo?
Si piega a triangolo o a rettangolo e si mette normalmente a sinistra del piatto. Al ristorante può capitare di trovarlo anche al centro, l’importante è che non sia mai a destra. Il motivo è legato al fatto che in questo modo ogni commensale, appena seduto, può afferrarlo facilmente con la mano sinistra e aiutarsi con la destra a dispiegarlo e appoggiarlo sulle gambe. E per finire un appunto che non tutti danno per scontato: il tovagliolo andrebbe utilizzato ogni volta che si intende bere un sorso di acqua o di vino per pulirsi la bocca, mai per soffiarsi il naso!
Ad ogni orario il suo significato: come lasciare le posate a tavola
Il galateo prevede delle regole su come posizionare le posate anche mentre si sta mangiando, come per esempio quando si vuole fare una pausa per bere un bicchiere d’acqua. In questo caso, attenzione a non cadere nell’errore di mettere le posate con la punta appoggiata sui bordi del piatto e i manici sulla tovaglia. Questo, infatti, farà colare salse e condimenti sulla tovaglia o sui manici stessi con il rischio di farvi sporcare le mani. Piuttosto, bisogna disporle sul piatto in una posizione che ricorda le 20:20 dell’orologio: il coltello a destra e la forchetta a sinistra, con le punte rivolte verso il basso al centro del piatto.
Allo stesso modo, quando avrete terminato la portata le metterete parallele alle ore 18:30, la forchetta a sinistra con i rebbi rivolti verso l’alto e il coltello a destra con la lama rivolta verso l’interno.
Tovaglia, piatti e bicchieri: anche a tavola vale la regola “less is more”
Secondo il galateo, sono 4 sono le regole da tenere a mente al momento di apparecchiare la tavola:
- su una tavola ben apparecchiata i piatti andrebbero appoggiati sul sottopiatto (facoltativo), che deve restare sulla tavola fino al momento del dolce;
- al sottopiatto si sovrappongono in successione piatto piano, piatto fondo e piattino da antipasto;
- il piatto del pane andrebbe posto in alto a sinistra;
- i bicchieri si posizionano in alto a destra: un bicchiere per l’acqua, un calice per il vino bianco e uno per il vino rosso (per un massimo di 5 bicchieri per commensale), e vanno posti obliquamente.
Ma la tendenza degli ultimi anni è per la tavola – così come per la cucina – quella del less is more (“meno è meglio”), che prevede un’apparecchiatura minimal ed essenziale. Meno posate ci sono e meglio è, e se il menù prevede tanti piatti cercate di intercambiarle tra una portata e l’altra in modo da far sentire comodo e non “soffocare” il commensale. L’ideale sarebbe non metterne più di cinque.
Infine, via libera alle tovagliette: sempre più di moda sono infatti le superfici in bella vista, specialmente se si tratta di un bel tavolo in legno. Per il resto, l’acqua andrebbe messa all’interno di una brocca di vetro (mai metterla sulla tavola nell’orrenda e anti-ecologica bottiglia di plastica), il vino bianco all’interno di un secchiello con il ghiaccio e quello rosso nel decanter, se lo richiede. E lo smartphone? Ovviamente lontano dalla tavola!
E a voi piace ricevere ospiti a cena? Se sì, conoscevate queste regole per apparecchiare la tavola e il “galateo delle posate”?
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