Giornale del cibo

Funghi, che passione! I consigli e le ricette di 4 grandi chef

darynahuz/shutterstock.com

 

La fine dell’estate è il momento ideale per i funghi: ce ne sono a bizzeffe nei boschi italiani, e altrettanti sono gli appassionati che macinano chilometri lungo le montagne per scovarli, raccoglierli… e, ovviamente, gustarli. Il periodo di raccolta cambia da mese e mese, e c’è chi continua a utilizzarli anche fino a gennaio inoltrato. Quali scegliere e come usarli? Abbiamo contattato quattro chef dal valore indiscusso, ma soprattutto bravi nell’utilizzo dei funghi. Ci hanno svelato alcuni dei loro segreti su questo affascinante mondo e donato una delle loro migliori ricette che più li rappresentano.

Faraona, funghi e patate di Antonio Del Lago (Casin del Gamba)

Il cuoco dei funghi per antonomasia è in Veneto, ad Altissimo: si chiama Antonio Del Lago e gestisce il suo ristorante Casin del Gamba dal 1976 (stella Michelin dal 1992): “la famiglia dei funghi è vastissima, e la raccolta comincia in primavera fino all’arrivo delle prime nevicate. Queste alcune delle tipologie facilmente rintracciabili: Verpe (Verpa Mitrophora), amanita crocea, piopparelli (Agrocybe Aegerita), gambe secche (Marasmius oreades), finferli (Cantharellus Cibarius), porcini (Boletus Edulis), cinerascens (Clitocybe Cinerascens), badio (Boletus Badius), vescia gigante (Clavatia Maxima), barboni (Poliporus Pes Caprae)”.

Funghi Casin Del Gamba
RistoranteCasinDelGamba/facebook.com

C’è da sbizzarrirsi, ma attenzione, bisogna conoscerli e saperli usare. “La cottura dev’essere il più breve possibile per rispettare la materia prima, tranne nel caso delle spugnole (morchelle) per cui è necessaria una cottura lunga che elimini la tossina termolabile”. E se siete così fortunati da trovarne grandi quantità, niente paura: “quando la stagione di raccolta è stata buona la si sfrutta anche durante quella invernale congelando i funghi (sempre previa cottura), conservandoli fino a sei mesi. In alternativa è possibile usarli sott’olio, come facciamo noi con la battuta di Garronese accompagnata da piccoli porcini, cinerascens e finferli. Il nostro piatto principe rimane però la pappardella con porcino di Asiago e burro di Altissimo” conclude Del Lago.

Ma per noi, oggi, lo chef propone il piatto “Faraona, funghi e patate” con pesca e crema di finferli. La ricetta è lunga e complessa, ma con un po’ di pazienza porterete a casa un piatto “stellato”.

[elementor-template id='142071']

 

Ingredienti

Procedimento

Tagliolini con porcini di Federica Rossini (Ristorante Cacciatori)

Nel Monferrato, a due passi dalla rinomata area del fungo di Sassello e dal confine ligure, la cuoca Federica Rossini ha un rapporto profondo con i funghi del suo territorio. “Ce ne sono tanti, ma usiamo solo porcini e ovuli raccolti nei boschi di castagno e rovere, perché ci piacciono i funghi particolarmente freschi e turgidi. La prima cosa da fare è un’accurata valutazione della freschezza del fungo: in questo senso, il fatto che sia profumato e sodo permette di lavorarlo meglio, e bisogna controllare che non sia tarlato. Il fungo va pulito velocemente con un panno umido e poi asciugato. Andrebbe mangiato il prima possibile per gustarne appieno la sua fragranza” spiega la cuoca. Restando sulla tradizione assoluta, Rossini non poteva che proporre dei tagliolini con porcini!

Foto di Ristoranti Cacciatori

Ingredienti 

Procedimento

Fettuccine ai funghi misti con mazzancolle ed erbe robuste di Lele Usai (Il Tino)

A Fiumicino lavora un grande talento, lo chef Usai: “sono andato in fissa con i funghi dopo aver lavorato al fianco del celebre maestro Antonio Carluccio a Londra, il principe dei funghi lo chiamavano. Usavamo fino a venticinque specie diverse contemporaneamente” racconta Lele Usai. “Lì ho imparato che alcuni tipi, soprattutto porcini e galletti, durante le cotture prolungate è meglio stufarli – così da ottenere un fungo cotto ma non croccante – utilizzando come insaporitore un brodo di pollo. Una dritta che rende più complesso il piatto e amplia a livello esponenziale l’aromaticità del fungo stesso”.

Secondo lo chef, ci sono 3 modi per cucinare i funghi, ossia:

Foto di Ristorante Il Tino

Ingredienti 

Per la pasta all’uovo

Per la salsa

In finiture

Procedimento

Porcino, patate e nocciole dei fratelli Gizzi (La Corniola)

I fratelli Gizzi, Concezio e Lucia, lavorano in montagna, a Pescocostanzo, e godono del territorio della Majella da cui attingono con sapienza e passione. L’ingrediente per eccellenza di questo periodo è il fungo porcino che i due accompagnano con le patate di montagna e la nocciola in aggiunta per donare una nota croccante. La ricetta che propongono, dicono, “è un piatto che offriamo solo nel periodo estivo-autunnale, quando nei nostri boschi il profumo dei porcini è persistente e intenso. L’accostamento con la nocciola intensifica il gusto e l’odore della pietanza in modo da far arrivare al palato di chi lo mangia un’esplosione di sapori che richiamano il bosco circostante e le nostre montagne.

Come vino in abbinamento, consigliano il “Fiano Colline Pescaresi” di Fattoria La Valentina. È un vino Bianco, fermo vinificato da uve Fiano, decisamente complesso, dalla sapidità appena accennata, capace di tenere testa a un sapore intenso come quello di questa ricetta.

Foto di Ristorante La Corniola

Ingredienti 

Procedimento

Ora avete l’imbarazzo della scelta, con quale ricetta a base di funghi inizierete?

 

Exit mobile version