Da una parte l’emergenza alimentare, spinta dal cambiamento climatico e dagli sprechi, dall’altra le grandi sfide del futuro, come tecnologie, innovazione e intelligenza artificiale. È da questi elementi che nasce “Global Food Law: sustainability challenges and innovation”, il corso di laurea magistrale in lingua inglese progettato dall’Università di Parma. È il primo corso di questo genere in Italia e formerà giuristi ed esperti del cibo, in un biennio che affronta temi economici, di diritto, comunicazione, sostenibilità e tecnologia.
Particolarmente significativo è che sia Parma la prima città universitaria a dotarsi di un corso di questo genere, proprio la stessa designata dall’Unesco come Città Creativa per la Gastronomia e universalmente riconosciuta come una delle capitali del buon cibo made in Italy. Il legame con il territorio sarà infatti un aspetto centrale del programma, che prenderà spunto dalla Food Valley italiana di cui Parma è il cuore.
Food for Future: i temi del nuovo percorso accademico
Dopo i due anni di corso magistrale, i laureati che sceglieranno di intraprendere il percorso di “Food For Future”, il nome scelto per il progetto dall’Università di Parma, diventeranno professionisti specializzati nelle questioni legate all’alimentazione del futuro, come la sostenibilità delle risorse, ma anche la promozione e la tutela dell’innovazione. Tra i temi trattati ci saranno anche food safety e food security, e quindi la facilità di accesso al cibo e il rispetto delle normative legate alla sicurezza alimentare, con focus incentrati sulle fake news e sulla loro diffusione.
La struttura del corso in “Global Food Law” prevede un primo anno di stampo universitario, con lezioni frontali tradizionali, arricchite dall’uso di metodologie didattiche innovative e da una forte interattività tra docenti e studenti. Il secondo anno, invece, mette in contatto diretto i corsisti con il mondo del lavoro e dell’impresa, attraverso tirocini curricolari presso le più importanti aziende attive nel settore agroalimentare.
Esperti internazionali tra i docenti
A occuparsi direttamente del corso sarà Lucia Scaffardi, responsabile scientifica del nuovo indirizzo magistrale e docente ordinario di Diritto Pubblico Comparato all’Università emiliana. Insieme a lei ci saranno nomi importanti del diritto internazionale, come Sumantra Ray, nutrizionista e già direttrice del corso in Food Security, Health and Society all’Università di Cambridge, Aeyal Gross, professore di diritto internazionale all’Università di Tel Aviv, e Pier Luigi Petrillo, professore ordinario di Diritto Pubblico Comparato alla Sapienza. Gli studenti e le studentesse avranno l’opportunità di confrontarsi anche con esponenti del mondo dell’impresa alimentare. È il caso di Michela Petronio, vicepresidente di BluFuture, che fa parte del Gruppo Barilla e già responsabile di diverse aree di ricerca e di innovazione tecnologica per il gruppo che ha sede principale proprio a Parma. Sono già in programma per i corsisti conferenze e incontri con personalità di spicco in materia di food law, come per esempio Bernd van der Meulen.
Quali prospettive dopo la laurea?
Una volta terminato il corso di laurea magistrale, interamente in lingua inglese, i laureati potranno sfruttare le conoscenze maturate nella collaborazione diretta con il mondo del lavoro. Chi sarà laureato in “Global Food Law” potrà diventare uno specialista della gestione e del controllo, sia nelle aziende private che nella pubblica amministrazione, ma anche un legale esperto nelle questioni di sicurezza alimentare, visto che il corso è inserito nel Dipartimento di Eccellenza di Giurisprudenza, Studi Politici e Internazionali e offrirà una solida preparazione giuridica.
Conoscevi già questo nuovo percorso accademico?
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