Fish and chips vegetale: ecco come farlo in casa

fish and chips vegano

 

 

Chi ha detto che il cibo vegan è costoso? Ebbene questa ricetta è senza ombra di dubbio economica, ma non solo, è perfetta se si ha poco tempo e magari si deve improvvisare una cena veloce vegana o un happy hour.

Ecco quindi che dopo il porridge in versione vegetale, piatto tipicamente british, ecco la mia ricetta, passo a passo, per realizzare il fish and chips vegano fatto in casa nella sua versione cruelty free naturalmente.

La versione londinese vegan friendly di Sutton and Sons

Come è accaduto per tanti altri piatti, anche il fish and chips è stato rivisitato in chiave vegana, nei locali che offrono questo tipo di cucina. A Londra, da qualche tempo, è possibile gustarlo dal famoso Sutton and Sons, nel Vegan Chip Shop.

La loro versione è molto particolare perché è realizzata a partire dal fiore di banano, che viene lasciato marinare per diverso tempo con un composto di alghe e finocchio marino, un’erba spontanea e molto comune nelle nostre zone costiere, dalla Sicilia al Salento.

Dopo essere stato marinato, viene passato in una speciale pastella egg free e quindi fritto. Naturalmente questo particolarissimo sostituito floreale del “fish” viene accompagnato da una porzione abbondante di patatine fritte e da una salsa totalmente vegetale.

Nel complesso, quindi, una vera e propria delizia, a detta di chi lo ha assaggiato. Naturalmente anche noi vogliamo realizzare la nostra versione del piatto più famoso dello street food londinese, ma per farlo non ricorreremo al fiore di banano. Armonizzeremo comunque il sapore di mare con la classica panatura e le patatine fritte, gustose e croccanti. Vediamo allora insieme come realizzare il vegan fish and chips fatto in casa.

vegan fish and chips

Fish and chips vegano fatto in casa

Una ricetta dal sapore di mare ma molto diversa da quelle che abbiamo visto con la lattuga di mare o la salicornia. La base sarà tofu croccante, nori e patate in fiocchi. Il risultato? Vegan fish and chips da leccarsi le dita. In fondo, proprio come il piatto originale – le patatine e il pesce fritto erano alimenti economici nella Londra di metà ‘800 – oggi patatine e tofu sembrano altrettanto economici ai nostri occhi e perfetti per ricreare tutto il gusto di un piatto pret-à-manger!

Ingredienti:

  • 2 panetti di tofu
  • 2 cucchiai di semi di girasole
  • 3 fogli di alga nori
  • 3 cucchiai di fecola di patate
  • 4 cucchiai di patate in fiocchi
  • q.b. di acqua fredda
  • 3 cucchiai di farina di ceci
  • q.b. di olio di arachide o di riso
  • succo di 1 limone
  • q.b. di latte di soia
  • q.b. di sale integrale marino

Procedimento:

  1. Tagliate i due panetti di tofu in fette non troppo sottili e mettetele da parte in ammollo per 15 minuti in acqua e succo di 1 limone;
  2. Prendete 3 bastardelle: nella prima, ponete la fecola e i fiocchi di patate e mescolate bene; nella seconda, il latte di soia nella quale avrete spezzettato 1 foglio di alga nori;; nella terza, la farina di ceci e semi di girasole
  3. Passate quindi le fette di tofu dapprima nella bastardella numero uno, contenente fecola e fiocchi; subito dopo in quella contenente latte di soia e nori e poi in quella contenente farina di ceci. Procedete in questo modo per tutte le fette.
  4. Quindi scaldate abbondante olio vegetale in una casseruola e una volta che l’olio sarà caldo, friggete in immersione, a poco a poco, tutte le fette di tofu.
  5. A mano a mano che saranno dorate poggiate ciascuna fetta su un riquadro di alga nori e adagiatela sul piatto;
  6. Una volta terminate di cuocere tutte le fette servite cospargendo di sale integrale marino e abbondante succo di limone.
  7. Servite a piacere con insalata verde oppure con le classiche patatine fritte dorate.

 

Come avete visto quindi realizzare la versione vegan di questo piatto così famoso non solo è facile ma anche molto veloce. Lasciatevi ispirare dalla vostra fantasia e se volete sostituite l’alga nori con un trito di alga wakame e perché no, passate al tempeh fresco al posto del tofu.

Sperimentate e scoprirete così nuovi sapori tutti da gustare!

 

Foto di Carmela Kia Giambrone.

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