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Stop ai Pescherecci: tutte le date del Fermo Pesca 2015

Vorremmo cercare di fare un po’ di chiarezza e ci piacerebbe approfondire le informazioni relative al Fermo Pesca 2015Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, con un decreto firmato il 3 luglio scorso, ha infatti stabilito i periodi di stop alle attività dei nostri pescherecci, per consentire la riproduzione e quindi il ripopolamento delle specie ittiche del Mediterraneo. Coincidendo il fermo biologico con un periodo di importanza commerciale per gli operatori, le polemiche non mancano. 

Fermo Pesca 2015: il calendario dei nostri mari

Per consentire il ripopolamento dei fondali marini, la normativa italiana ha previsto anche per il 2015 uno stop alle attività dei pescherecci, che coinvolge tutto il Mediterraneo.
Il blocco delle attività prevede un calendario scaglionato. Quest’anno, dal 26 luglio e per 43 giorni il fermo ha riguardato le barche con sistemi a traino dell’alto Adriatico, nel tratto da Trieste a Rimini. 

Fermo biologico

Dal 16 agosto fino al 27 settembre lo stop alle attività è avvenuto nel centro e sud Adriatico, da Pesaro a Bari.
Il 19 settembre è iniziato il fermo per i pescherecci a partire da Brindisi, Ionio e Tirreno, che riprenderanno le attività dal 19 ottobre.
Sardegna e Sicilia decideranno autonomamente, con uno stop di almeno trenta giorni nel rispetto dei periodi previsti dai piani di gestione.

Le polemiche sorte dal fermo biologico

Polemiche sorgono da parte degli operatori, soprattutto perché il fermo pesca interessa un periodo di importanza commerciale per il settore. Le critiche non riguardano la sostanza, cioè l’importanza di preservare l’ecosistema marino, ma le modalità e i tempi. In prima fila Coldiretti Impresapesca afferma che l’attuale format del fermo pesca, inaugurato 30 anni fa, ha dimostrato di essere inadeguato, poiché non tiene conto del fatto che solo alcune specie ittiche si riproducono in questo periodo, mentre per la maggior parte delle altre si verifica in date differenti durante il resto dell’anno.


Coldiretti Impresapesca propone quindi di differenziare il blocco delle attività a seconda delle specie, lasciando alle imprese ittiche la scelta del periodo in cui fermarsi in tra il 1° luglio e il 30 ottobre.
Forse i modi si possono migliorare e si vedrà come le parti in causa potranno cooperare. L’importante è il fine, che si raggiunga effettivamente ed efficacemente, con l’impegno di tutti.

Perché il Fermo Pesca è importante?

Lasciando da parte per un attimo le polemiche, è importante sottolineare che il fermo pesca a periodi scaglionati ci consente di continuare ad acquistare pesci del Mediterraneo. Se si vogliono mangiare solo pesci provenienti dai nostri mari, basterà, come sempre, verificare nell’etichetta l’area di pesca e scegliere i pesci delle zone di volta in volta non interessate dallo stop alle attività.

Come capire l’area di provenienza? Facile! Il Mediterraneo è suddiviso in zone dette Gsa e così numerate: 9 Mar Ligure e Tirreno, 10 Tirreno centro meridionale, 11 mari di Sardegna, 16 coste meridionali della Sicilia, 17 Adriatico settentrionale, 18 Adriatico meridionale, 19 Jonio occidentale, oltre che dalle attigue 7 Golfo del Leon, 8 Corsica e 15 Malta.

Considerando i periodi di Fermo Pesca 2015 per i nostri mari, possiamo quindi controllare sempre l’area di provenienza del pesce e acquistare solo pesci del Mediterraneo.

 

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