Fagiolina del Trasimeno: storia, caratteristiche e usi in cucina

Fagiolina del trasimeno
La Fagiolina del Trasimeno, antico legume umbro dai semi variopinti, è tutelata dal Presidio Slow Food. Scopri la sua storia, la coltivazione e gli usi in cucina!

L’Umbria è una di quelle regioni italiane che conserva un patrimonio culinario unico e straordinario. Tra i tanti prodotti locali che meritano attenzione, spicca la Fagiolina del Trasimeno, un legume dalle radici antiche che cresce nelle terre che si affacciano sul Lago Trasimeno. Già conosciuta e apprezzata dalle popolazioni etrusche, questa varietà di fagiolo appartiene alla specie Vigna unguiculata e si distingue per i suoi semi di piccole dimensioni e dai colori variopinti: dal bianco al crema, fino a sfumature più scure. Dopo aver vissuto un lungo periodo di marginalità, la Fagiolina è stata recuperata grazie all’impegno e alla passione degli agricoltori locali e oggi è tutelata dal Presidio Slow Food, che ne garantisce qualità e tradizione.

Ma cosa rende davvero unica questa piccola leguminosa? Come viene coltivata? E, soprattutto, come si può utilizzare in cucina per apprezzare appieno il suo sapore?

Le caratteristiche della Fagiolina del Trasimeno e la sua coltivazione

zuppa di fagioli
OlgaBombologna/shutterstock

La Fagiolina del Trasimeno è particolarmente apprezzata per la sua buccia sottilissima e la consistenza cremosa, che la rendono facilmente digeribile e adatta anche a chi ha particolari esigenze alimentari. A differenza di altri legumi, non necessita di un lungo ammollo e cuoce in tempi relativamente rapidi, circa 40-50 minuti. Il suo sapore delicato, che richiama note erbacee e una dolcezza naturale, la rende estremamente versatile in cucina.

Questa varietà cresce nei terreni sciolti e nelle zone umide che circondano il Lago Trasimeno, nei comuni come Castiglione del Lago, Panicale, Passignano sul Trasimeno e Magione. Gli agricoltori umbri, che tramandano da generazioni le tecniche di coltivazione, utilizzano metodi sostenibili, evitando l’uso di sostanze chimiche. La raccolta avviene esclusivamente a mano, un processo che richiede grande cura e attenzione per garantire la massima qualità del prodotto finale.

Arrivato a questo punto ti starai chiedendo: quali sono i modi ideali per gustare la Fagiolina del Trasimeno?

Idee per cucinarla

La Fagiolina del Trasimeno è un legume che si presta a numerosi piatti, sia semplici che raffinati. Una delle preparazioni più classiche consiste nel lessarla e condirla con un filo di olio extravergine d’oliva, per esaltare il suo sapore naturale. È perfetta anche nelle insalate, abbinata a pomodori freschi, cipolla rossa e basilico, oppure nelle zuppe, dove può essere combinata con verdure di stagione e brodo vegetale. 

La sua naturale dolcezza la rende un ottimo accompagnamento per piatti a base di crostacei e molluschi, ma  può essere anche trasformata in una crema vellutata da servire con crostini o come base per altre preparazioni gastronomiche.

Ora che conosci perfettamente questo fantastico presidio Slow Food, è il momento di scoprire una ricetta tanto semplice quanto gustosa.

Ricetta: vellutata di Fagiolina del Trasimeno con gamberi e pomodorini

Vellutata di fagioli con gamberi
Oksana Mizina/shutterstock

Come detto poco prima, ci sono diverse ricette per godersi appieno questo prodotto. Una di queste è una golosa vellutata di Fagiolina del Trasimeno con gamberi (magari con degli ottimi Gamberi di Sanremo) e pomodorini confit, ideale come antipasto o piatto unico leggero.

Ingredienti per 2 persone:

  • 400 g di Fagiolina del Trasimeno
  • 6 gamberi freschi
  • 10 pomodorini ciliegino
  • 1 spicchio d’aglio
  • olio extravergine d’oliva q.b.
  • sale e pepe q.b.
  • origano secco
  • 600 ml di brodo vegetale 
  • zucchero a velo q.b

Procedimento:

  • Inizia con i pomodorini confit. In una teglia con carta forno disponi i pomodorini tagliati a metà. Una volta conditi con un po’ di zucchero a velo, sale, pepe, olio e origano secco, metti la teglia in forno statico a 120 °C per circa 3 ore. 
  • Lava i Fagiolini del Trasimeno sotto acqua corrente e cuocili in abbondante acqua salata per circa 40 minuti.
  • Scola i Fagiolini e frulla il tutto con un po’ di sale, pepe, olio e aggiungi il brodo vegetale. Setaccia il composto, nel caso la vellutata dovesse risultare troppo asciutta, raggiungi la consistenza desiderata con l’aggiunta di acqua calda. Tienila al caldo fino al momento di servirla.
  • Nel frattempo, scalda un filo d’olio extravergine d’oliva in una padella e aggiungi uno spicchio d’aglio intero.
  • Fai rosolare leggermente i gamberi sgusciati, evitando che si cuociano troppo.
  • Inizia a impiattare adagiando in una fondina la vellutata calda. Aggiungi sopra i gamberi rosolati e i pomodorini confit.

Cosa ne pensi? Hai mai provato la Fagiolina del Trasimeno? In quali versioni l’hai assaporata?

 

Immagine in evidenza di: Matteo Gabrieli/shutterstock

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