Giornale del cibo

#Expo2015 per i bambini: il Children Park

Energia, vita, futuro. Sono tre concetti-cardine della tematica Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita, tre parole che ci fanno pensare agli eredi delle sorti dell’alimentazione e del nostro pianeta: i bambini. Ad Expo 2015 non poteva mancare un’area interamente dedicata a loro, il Children Park.

Uno spazio in cui gioco ed esperienza si fondono per dare vita ad un’entusiasmante forma di conoscenza, dove la lezione sulla sostenibilità non viene appresa ma sperimentata mediante un grande girotondo legato ai tempi dell’Esposizione. Dietro il progetto, la ventennale esperienza del team di Reggio Children, Centro Internazionale per la difesa e la promozione dei diritti e delle potenzialità dei bambini e delle bambine.

Il girotondo intorno al futuro del pianeta

Ring around the planet, Ring around the future, ovvero “Gira intorno al pianeta, gira intorno al futuro” è lo slogan scelto per quest’area adibita al gioco educativo. Il viaggio esperienziale dei piccoli protagonisti, infatti, partirà da una grande piazza centrale, in cui verrà loro consegnato un album ricco di approfondimenti che li accompagnerà per tutto il percorso.

Dalla piazza si snoderà un giardino lineare, una sorta di bosco scandito da 8 tappe, 8 installazioni che sviluppano i temi di Expo e che prendono le sembianze di grandi rocchetti sospesi ad alberi artificiali dall’altezza di 12 m. Una perfetta fusione tra ambiente naturale ed artificiale, una sorta di natura addomesticata che tenta di riprodurre l’universo immaginativo dei bambini.

Le 8 tappe del girotondo

Le 8 stazioni del nostro girotondo sono costituite da piattaforme e coperture che rendono possibile lo svolgimento delle varie attività.

La prima tappa dei piccoli esploratori sarà Ring around Life / Dal micro al macro cosmo: salendo su grandi bilance, confronteranno il loro peso con quello di alimenti di origine naturale e vegetale, e sperimenteranno le relazioni esistenti tra i vari esseri viventi.

Da qui procederanno verso Ring around Water / Goccia a goccia, (seconda tappa) dove saranno impegnati a raccogliere gocce d’acqua che cadono dall’alto, per poi riversarle in un contenitore che, con effetti spettacolari verrà utilizzato per distribuire l’acqua, dando vita a fiori e piante.

campane-aromatiche-children-park

A Ring around Noses / Campane Aromatiche, (terza tappa) campane che sprigionano essenze olfattive a base di piante aromatiche saranno l’occasione per mettere alla prova la loro capacità di associare gli odori. Una volta attivata una campana, i bambini dovranno collaborare per riconoscere la pianta aromatica in questione tra quelle che crescono nel giardino del parco.

Grazie a Ring around Energy /Energia a pedali (quarta tappa)daranno vita ad una sinfonia sonora e visiva, utilizzando una grande orchestra a pedali.
Di seguito troveranno Ring around the Future / Pesca di messaggi planetari, (quinta tappa) una catena di messaggi per il pianeta scritti da bambini di tutto il pianeta. I piccoli protagonisti pescheranno delle palline galleggianti a forma di mappamondo, contenenti i messaggi di altri bambini.

Infine, Ring around rings / la piazza nel parco (sesta tappa)è la piazza degli incontri, dei concerti, degli spettacoli e delle proiezioni, suggestivo e importante luogo di relazione ed esplorazione così come Ring around Play / Orto Gigante, e Ring around Trees / Il pulsare della vita, (settima e ottava tappa) uno spazio interattivo che mette in comunicazione alberi e bambini.

Il progetto

Poiché i bambini saranno i produttori e consumatori di cibo del futuro, il Children Park sarà il vero banco di prova dell’Expo: qui il concetto di “eredità immateriale” si fa immediatamente concreto. L’architetto Matteo Gatto, ideatore del progetto architettonico, è ben consapevole dell’importanza di quest’area, come lo è lo staff di Reggio Children (Centro Internazionale per la difesa e la promozione dei diritti e delle potenzialità dei bambini e delle bambine), fondazione alla quale è stata affidata la realizzazione dell’area tematica.


La scelta degli ambienti e delle loro strutture, infatti, non è per nulla improvvisata: Reggio Children ha pensato a questo spazio come ad un insieme di luoghi, e non di architetture, in cui ogni elemento fosse parte attiva della diffusione di contenuti, attraverso uno stile comunicativo a misura di bambino. Un concetto ben espresso dalla presidentessa Claudia Giudici: Si cerca di accordare il lessico dell’architettura e della comunicazione al sorprendente universo espressivo infantile: l’approccio estetico è infatti per i bambini un modo per conoscere, per leggere la realtà e interpretarla.

Fonte immagini: expo2015.org

 

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