Se pensate che la pasta kataifi si possa mangiare soltanto attorno ai maki in un ristorante di sushi, vi sbagliate. Immaginatevi una tavoletta di cioccolato. Fatto? Bene, ora pensatela ripiena di pasta fillo croccante, godurioso pistacchio e un tocco di crema tahini. Se non siete riusciti a visualizzarla, non preoccupatevi: ci ha pensato un video di TikTok a renderla virale lo scorso febbraio, facendola diventare l’oggetto del desiderio più bramato nella storia della pasticceria!
Parlo della tavoletta di cioccolato “Can’t get khanafed of it” (da “can’t get enough of it”, tradotto in italiano “non ne ho mai abbastanza”), inventata da Sarah Hamouda a Dubai e diventata in pochissime settimane così popolare da destare l’interesse di migliaia di persone da tutte le parti del mondo. Ma cosa la rende così speciale e chi è di preciso la “Willy Wonka del nuovo millennio”? Continuate a leggere per scoprirlo!
Sarah Hamouda, chi è la creatrice della barretta di cioccolato ripiena?
Di origini egiziane, Sarah Hamouda è stata soprannominata la “willy Wonka del nuovo millennio” ed è la fondatrice del Fix Dessert Chocolatier”, con sede a Dubai. L’acronimo sta per “freaking incredible experience” ed è il laboratorio in cui ogni giorno vengono preparate centinaia di tavolette al cioccolato ripiene tra le più virali degli ultimi tempi. Centinaia di tavolette che, però, non riescono mai a stare al passo con le grandissime richieste, finendo sempre per andare “sold out”. Il prodotto, che viene realizzato esclusivamente a Dubai, ha creato un alone di disponibilità limitata che ha alimentato la voglia di assaggiarla tra i fanatici di tutto il mondo. Ma quali sono le caratteristiche di questa particolare tavoletta di cioccolato? Scopriamole insieme!
Le caratteristiche della tavoletta “Can’t get khanafed of it”
Ha un peso di circa 200 grammi, costa ben 20 dollari e la sua disponibilità è limitata a Dubai: così la tavoletta di cioccolato “Can’t get khanafed of it” è diventata in pochissimo tempo l’oggetto del desiderio di tantissimi amanti del cioccolato in tutto il mondo, che sono stati disposti a fare di tutto (anche pagare il un prezzo quasi “esagerato”) pur di averla. Questo ha dato il via a una frenetica caccia per assaggiarla, e spinto alcuni pasticceri a cercare di riprodurla nel proprio laboratorio.
Ma a cosa si deve tutto questo successo? Oltre alla fama acquisita grazie ai social, complici del suo auge sono anche le sue caratteristiche: la croccantezza della pasta fillo, la predominanza del pistacchio e l’aromaticità della salsa thaini. Non si tratta infatti di una semplice barretta di cioccolato, ma di una vera e propria esperienza gastronomica.
Il nome, che deriva dall’espressione inglese “Can’t get enough of it” (non ne ho mai abbastanza) e dal termine “khanafeh” (un dolce tipico del Medio Oriente a base di pasta fillo imbevuta in sciroppo di zucchero e stratificata con formaggio e frutta secca), è ormai sulla bocca di tutti i foodies e “chocolate Addict”.
Vediamo allora più nel dettaglio com’è diventata virale in così poco tempo!
Tavoletta al cioccolato ripiena: tutti la vogliono dopo un video di TikTok
La tavoletta è diventata virale con un video asmr della food influencer di TikTok Maria Venera, mentre la assapora all’interno della sua auto. È stato visualizzato più di 56 milioni di volte da febbraio a oggi, e da quel momento sono state tantissime le persone che hanno filmato le proprie reazioni davanti alle tavolette.
Così l’azienda è cresciuta in pochissimo tempo, passando da Hamouda e suo marito a un team di 10 persone, che oggi ricevono ben 500 ordini al giorno.
Questo non ha risparmiato le critiche e le lamentele dei clienti che non riescono a reperirla, ma ha anche spinto tanti pasticceri a provare a replicarla a casa. “Riceviamo messaggi da persone che ci ringraziano per averle spinte a essere più creative, e questo è qualcosa di cui sono estremamente orgogliosa”, ha dichiarato Sarah Hamouda durante un’intervista a una testata locale. Insomma, si tratta di una tavoletta che regala emozioni, dona dolcezza e stimola la creatività, per un’esperienza gastronomica a tutto tondo e che avvolge tutti i sensi.
E voi avete mai assaggiato la tavoletta “Can’t get khanafed of it”? Sarete curiosi di provarla?
Immagine in evidenza di: Yalcin Sonat /shutterstock.com