Giornale del cibo

Dove mangiare il gelato a Pavia, tra artigianalità, passione e ricerca

© La Romana

 

Quando arriva, l’estate si porta dietro la voglia di cibi freschi e poco impegnativi, ma capaci di regalare grandi soddisfazioni al palato. È il caso del gelato, re indiscusso delle leccornie che allietano le papille gustative nei mesi più caldi dell’anno. Oggi abbiamo deciso di condurvi tra le vie di una cittadina universitaria come Pavia: nel capoluogo lombardo, sede di una delle università più antiche d’Italia, c’è infatti una concentrazione di gelaterie davvero sorprendente. Non solo insegne di grandi e note catene presenti nelle principali città italiane, ma anche piccole produzioni locali, che fanno dell’artigianalità il loro punto forte. Un’offerta varia e articolata, che rispecchia l’anima di una città vivacizzata dalla presenza di tanti studenti fuori sede, dove tradizione e innovazione hanno trovato il loro ideale punto di equilibrio. Pronti dunque a scoprire insieme a noi dove mangiare il gelato a Pavia?

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Dove mangiare il gelato a Pavia: 5 indirizzi da provare

Abbiamo visto, nell’articolo su dove mangiare a Pavia, come la cittadina lombarda sia fervente di locali con proposte enogastronomiche di ogni genere. Non fanno eccezione, in questo senso, le gelaterie: sia lungo Corso Strada Nuova e Corso Cavour, le principali vie dello shopping e della vita mondana, sia nei vicoli meno battuti e nelle zone più periferiche ce ne sono tantissime. Alcune di queste si distinguono per la produzione artigianale, per l’attenzione alla qualità e per le proposte interessanti e ricercate, senza tralasciare soluzioni adatte ai vegani e agli intolleranti al lattosio. Ve ne proponiamo, di seguito, una selezione di quelle che ci hanno maggiormente colpito.

VeroLatte (Corso Cavour, 25)

VeroLatte pavia
© VeroLatte

Siamo nel pieno di Corso Cavour, a poche centinaia di metri dal centro di Pavia. Qui troviamo VeroLatte, gelateria nata dal progetto di Massimiliano Scotti, pluripremiato maestro gelatiere, attualmente alla posizione numero 8 nel ranking mondiale di Gelato Festival. Dal primo locale di Vigevano, avviato nel 2015, il suo gelato ha saputo conquistare consensi di critica e pubblico, collezionando premi importanti, come il primo premio al Gelato Festival Europa del 2017, e portando all’inaugurazione di nuove sedi in varie città italiane e persino di una a Berverly Hills.

Il locale di Pavia è al terzo anno di attività e contempla sia gusti classici, come cioccolato, nocciola e zabaione, sia quelli legati alla stagionalità dei prodotti, come mirtillo, mandarino e frutti di bosco. Non mancano le proposte più ricercate, quali cioccolato di Modica al sale, pesca allo zafferano e mojito, anche se il vero cavallo di battaglia è rappresentato dal “riso & latte”: un gusto inventato da Massimiliano Scotti stesso per rendere omaggio alla tradizione contadina, di cui è fiero sostenitore e che rappresenta, in fondo, la filosofia cui s’ispira il suo progetto. Il principio di mirare a preparazioni semplici, basate sulla naturalezza e la genuinità degli ingredienti, trova la sua ideale sintesi in questo gusto, per il quale si avvale di una materia prima d’eccellenza, ovvero il riso della Riserva San Massimo di Gropello Cairoli (PV).

Gelateria La Romana (Corso Cavour, 57)

© La Romana

Alla fine di Corso Cavour, nei pressi della piazza in cui spicca l’imponente Statua della Minerva, ecco la Gelateria La Romana. Si tratta di un’insegna che negli ultimi anni si è diffusa in diverse città italiane e persino all’estero, con sedi a Madrid, Ibiza, Vienna e Bucarest. Tutto nasce però nel 1947, in un piccolo laboratorio artigianale di Rimini, dove il capostipite della famiglia Zucchi avviò un’attività tramandata poi di generazione in generazione fino ad oggi. La filosofia delle gelaterie La Romana è quella di innovarsi senza mai tradire l’ispirazione di base. Cosa che si riflette perfettamente nella proposta di gelato, dove trovano spazio la Crema 1947, realizzata secondo l’antica ricetta gelosamente custodita dalla famiglia Zucchi, i cioccolati (bianco, al latte, fondente e i fondenti monorigine, come Ecuador) e le creme (nocciola e cacao, caffè e mascarpone, per citare alcuni esempi). Ogni mese poi viene lanciato un nuovo gusto, come i recenti zabaione leggero con brownie fondente, cacao puro con fave di cacao e l’ottimo caramello salato con noci pecan. Il leit motiv è sempre la ricerca della qualità: tra le materie prime, latte fresco biologico da allevamenti certificati, uova da galline allevate a terra, frutta fresca di stagione ed eccellenze come la Nocciola Piemonte IGP e la mandorla d’Avola. Per chi è amante del genere, da provare anche le famose cremolate, ovvero le granite “alla siciliana”, realizzate con una maggiore concentrazione dell’ingrediente base e dalla consistenza particolarmente densa.

Angelo del Gelato (Corso Strada Nuova, 104/A)

© Angelo del Gelato

Lungo Corso Strada Nuova, di fronte alla sede principale dell’Università, troviamo questo piccolo locale, già apprezzatissimo in città dal 2013, nella sua vecchia sede di via XX settembre. Il titolare è Angelo Colucci, fedele ai principi di artigianalità e passione. È lui, infatti, a occuparsi di tutto nel suo laboratorio: dalla pastorizzazione del latte fino alla mantecatura finale. Banditi coloranti, emulsionanti e tutto ciò che non sia naturale. Ognuno dei prodotti che trova spazio dietro la vetrina del bancone esce dalle sue mani: ad esempio, fior di latte e yogurt – quest’ultimo lavorato senza latte né panna –, che nella loro semplicità riescono a esprimere gusto e leggerezza. Ma anche cioccolato fondente e mango, spiccatamente cremosi e profumati grazie agli oli naturali contenuti sia nel cacao che nella polpa del frutto, col valore aggiunto di essere realizzati a base acqua, quindi adatti agli intolleranti al lattosio. Al signor Angelo poi la creatività non fa certo difetto e trova espressione in gusti capaci di esaltare elementi della tradizione mediterranea, come fichi, cioccolato fondente e rhum o mandorla e scorza di limone. Oltre ai coni, disponibili in versione cialda biscotto o wafer, e alle classiche coppette, il gelato qui si può gustare anche nella tipica “brioscia col tuppo” siciliana.

Gelateria Romea (Corso Strada Nuova, 1)

© Romea

In fondo a Corso Strada Nuova, a ridosso dello storico Ponte Coperto, proprio lungo la Via Francigena, ecco la Gelateria Romea. Il nome stesso si lega in parte all’ubicazione del locale su uno dei più noti cammini di pellegrinaggio che conducono a Roma. Ma Romea è anche anagramma di “amore”, parola chiave del progetto avviato nel 2013 dai due titolari e compagni nella vita, Antonia e Fabio: il motto del locale è, infatti, “Romea, fatto con amore”. E c’è davvero tanta passione e dedizione dietro tutto quello che un cliente può trovare entrando qui. A partire dalle torte e le paste, la maggior parte di produzione propria, esposte nella vetrina che delimita il bancone. Romea è un locale rinnovato, con posti a sedere sia all’interno che in esterna, con un servizio caffetteria attivo sin dal mattino per le colazioni.

Il prodotto principe resta comunque il gelato. Quello di Romea fa bella mostra di sé nelle vaschette in esposizione, oltre a contare su un laboratorio a vista, da cui si può scorgere il personale intento nella produzione. Si spazia dai gusti più tradizionali e sempre presenti, come stracciatella, yogurt e fiordilatte, ai più elaborati quali mela-cannella e nutella-arachidi salate, quest’ultimo realizzato a partire dalla frutta secca e non da creme o preparati. Tra le proposte spiccano poi l’originale zafferano e gelso e vere chicche come pistacchio e nocciola integrali, con la materia prima lavorata in purezza, in modo da esaltarne sia le qualità nutrizionali, sia soprattutto il gusto pieno e intenso. Non mancano, infine, i gusti a base di frutta fresca di stagione e adatti ai vegani. Interessante, a questo proposito, l’accorgimento di usare una codifica basata su palette di diverso colore per identificare facilmente la presenza di potenziali allergeni. Ovvero:

Un’idea intuitiva per venire incontro a esigenze sempre più varie e frammentate, che denota un’attenzione in più verso la clientela.

Gelatteria (Via Vigentina, San Genesio ed Uniti, PV)

© Gelatteria

Sconfiniamo, infine, appena fuori dalla città per una deviazione che merita davvero. Siamo a San Genesio ed Uniti, comune nell’immediata periferia nord di Pavia, tra le cui distese di risaie e campi di granturco ha sede la Gelatteria. Inaugurata a settembre 2020, è un perfetto esempio di filosofia del km 0. La materia prima di base, il latte, è infatti munto quotidianamente presso l’azienda agricola della famiglia Beretta, nel vicino comune di Zeccone. È il trentacinquenne Luigi Beretta l’artefice del progetto Gelatteria: uno spazio in cui proporre i prodotti ottenuti dalla lavorazione del latte proveniente da un allevamento di circa 220 vacche. Tra questi, yogurt, burro, formaggi e, naturalmente, il gelato, che ha saputo folgorare Luigi, diventando la sua vera passione. Dal 2016, quando ha deciso di avviare una piccola produzione domestica, ha collezionato in pochi anni riconoscimenti e consensi di critica e pubblico: a partire dal primo posto al Gelato Festival di Milano 2017 col gusto riso Carnaroli, miele ed eucalipto, proseguendo l’anno successivo, con la doppia affermazione alla VII edizione di Nivarata, ad Acireale (CT), grazie al gelato crema di limone dell’Etna e alla granita “Il mio Oltrepò”. Ultimo in ordine di tempo, il terzo posto – ma numero 1 per la giuria popolare – conseguito col gelato olio, pinoli e basilico al Gelato Festival del 2019. Se la base di partenza è la genuinità del latte dell’azienda di famiglia, il valore aggiunto di Luigi Beretta è la profonda conoscenza delle materie prime. L’eccellenza di prodotti come i limoni di Sorrento, la mandorla di Avola e la Nocciola Piemonte IGP, solo per citare alcuni esempi, emergono prepotentemente in ogni gusto proposto dalla Gelatteria, con un assortimento sempre in evoluzione e dettato dalla stagionalità dei prodotti. Da segnalare, in particolare, il pistacchio, realizzato a partire da tre differenti varietà, il burro salato e la mandorla, ottenuta con un blend di mandorle dolci, amare e tostate e lavorate sempre a partire dal frutto intero, senza quindi alcun ricorso a paste o preparati.

Amanti del gelato, siete riusciti a trattenere l’acquolina? Avete già una gelateria del cuore a Pavia o pensate di poterla eleggere tra quelle che vi abbiamo proposto?

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