Atene è la culla della cultura greca. Non solo quella legata alla storia e alla mitologia: basta aggirarsi per strade e piazze della città per capire subito quanto il cibo sia importante nella tradizione popolare. Il quartiere Plaka con le sue taverne tipiche, le verande incorniciate di fiori e i tavolini apparecchiati persino sui gradini degli stretti vicoli, ne è l’esempio più emblematico.
Ma caffetterie, bar e ristoranti sono praticamente a ogni angolo. Dall’area che corre ai piedi dell’Acropoli alle frequentatissime vie di negozi come Ermou e Adrianou, fino alla zona più decentrata di Omonia Square, è tutto un brulicare di botteghe con prodotti tipici. Il Mercato Centrale, poi, è un’esplosione di colori, odori e sapori, tra bancarelle di frutta e di spezie e i banchi che espongono formaggi, carne e pesce fresco. E come resistere, infine, alla tentazione di addentare una pita gyros o un souvlaki, veri protagonisti dello street food locale? Se siete curiosi di esplorare i sapori della cucina greca e avere dei consigli su cosa e dove mangiare ad Atene, non vi resta che seguirci.
Cosa mangiare ad Atene: una cucina semplice e mediterranea
Semplice e mediterranea: la cucina greca può essere sintetizzata in questi due aggettivi. E la cosa vale naturalmente per Atene. La sua collocazione geografica, infatti, ne fa un ideale ponte di collegamento tra l’entroterra e le tante isole che popolano il Mar Egeo. La tradizione legata alla terra e quella di mare si ritrovano quindi in piatti mai troppo sofisticati.
Nelle taverne greche, ad esempio, sono immancabili le ricche insalate, che giocano sulla varietà cromatica degli ortaggi a crudo. Una delle versioni più classiche è la cosiddetta horiatiki, con pomodori, cetrioli, cipolle, peperoni, origano e due prodotti tipici: olive e feta.
Basta uscire appena dalla città per rendersi conto di quanto la Grecia sia votata alla coltivazione di ulivi, da cui si coglie un’eccellenza come l’oliva di Kalamata. Di medie dimensioni e dalla forma a goccia, si caratterizza per il suo colore violaceo, per la polpa carnosa e il retrogusto amarognolo. Inoltre, è riconosciuta a livello europeo come DOP, marchio che ne tutela la provenienza e le delicate fasi di lavorazione, tra cui la raccolta, che viene fatta a mano.
La feta, invece, meriterebbe un capitolo a parte. Formaggio realizzato con almeno il 70% di latte ovino, spesso misto a latte caprino, si caratterizza per il suo colore bianco perlaceo e per essere privo di crosta. Viene fatto stagionare in piccoli blocchi di forma rettangolare coperto da una salamoia, che gli conferisce una spiccata sapidità. Dalla pasta semidura e friabile, si presta a essere consumato fresco, tagliato a dadini e aggiunto appunto alle insalate. Non di rado è proposto anche scottato alla griglia oppure nel cosiddetto saganaki, che consiste nell’impanare il formaggio con farina o pangrattato per poi friggerlo, creando all’esterno una golosa crosticina bruna e croccante.
Altro prodotto simbolo della cucina ellenica è lo yogurt. A distinguere quello greco, in particolare, è il processo di colatura, attraverso cui si eliminano il siero e gli altri liquidi normalmente rilasciati nelle fasi di lavorazione. Ne risulta una consistenza densa e compatta, con un gusto più intenso, in cui spicca la nota acidula. Oltre a consumarlo a colazione, insaporito ad esempio con miele e frutta secca, lo yogurt greco è ingrediente base di tante preparazioni e soprattutto dello tzatziki, un’emulsione ottenuta aggiungendo olio, cetriolo e aglio tagliati in piccoli pezzi. Non di rado la si arricchisce poi con erbe aromatiche, quali menta e aneto. Dalla consistenza cremosa, lo tzatziki viene solitamente servito come antipasto insieme al pane, come salsa d’accompagnamento o, ancora, come condimento di altre specialità tipiche come la pita gyros o il souvlaki.
Pita gyros e souvlaki: i protagonisti del cibo di strada ad Atene
Li abbiamo appena citati e non possiamo fare a meno di soffermarci sui due esempi più noti di cibo da strada che potete trovare per le vie di Atene: pita gyros e souvlaki.
Iniziamo dai souvlaki, che sono degli spiedini di carne, generalmente di agnello, ma possono essere anche di pollo o di maiale. La carne si presenta in bocconcini, che vengono prima marinati, cotti alla brace e quindi infilzati e serviti su degli spiedi di legno (un po’ come gli arrosticini abruzzesi). Oltre a essere un appetitoso street food, il souvlaki trova spazio anche nel menù delle taverne tipiche. In questi casi viene presentato nel piatto, spesso accompagnato dallo tzatziki e da fette di pita.
Protagonista a tutto campo nella cucina greca, la pita è un pane piatto, tondo e dalla consistenza morbida. Simile alla piadina romagnola e alla tortilla messicana, si prepara con un impasto di farina, acqua, sale, lievito e olio, prima di essere cotta in forno o, più raramente, su testi o padelle. In genere viene tagliata in spicchi e servita in tavola come vero e proprio pane d’accompagnamento.
Ma ad andar per la maggiore è la cosiddetta pita gyros, lo street food più tipico di Atene e di tutta la Grecia. La pita calda, in questo caso intera, viene farcita con carne tagliata direttamente da un grosso spiedo verticale, che continua a girare su se stesso (detto appunto gyros) sopra una griglia o una brace. Dopo aver completato la farcitura con pomodori, cipolla e tzatziki, la pita viene quindi chiusa a tasca o a cono e servita all’interno di un involucro di carta.
Moussaka, spetsofai e gemistà: dove carne e verdure s’incontrano
Tra le pietanze più tipiche che potrete trovare nelle osterie e taverne tipiche di Atene non può mancare la moussaka. Può essere considerato il piatto nazionale per eccellenza e consiste in uno sformato di carne trita, melanzane, pomodori e patate, ricoperto da uno strato di besciamella. Si presenta come una sorta di mattonella, che ricorda molto la parmigiana di melanzane.
Altro piatto che combina carne e verdure è lo spetsofai, un saporito piatto a base di salsiccia in umido con sugo di pomodoro e peperoni che richiama da vicino la ciambotta, specialità della cucina lucana.
Pomodori e peperoni sono gli elementi centrali di un altro piatto protagonista dei menù ateniesi, ovvero la gemistà. Si compone di un pomodoro e di un peperone, entrambi svuotati di polpa e semi, farciti con un ripieno di riso e spezie, quindi cotti al forno.
L’anima mediterranea trova la sua massima espressione nei cosiddetti laderà, termine con cui si fa riferimento ai tanti piatti di ortaggi, esaltati dall’olio extravergine di oliva, di cui la Grecia è tra i principali produttori a livello mondiale. Si tratta di preparazioni in cui si utilizzano le verdure di stagione: un esempio tipico di laderà estivo è costituito da una base di soffritto di cipolla, olio e peperoncino, cui si aggiungono pomodori, patate e zucchine tagliate in tocchi piccoli ma spessi. Si fa stufare il tutto fino a ottenere un sughetto più o meno denso, facendo attenzione che patate e zucchine diventino morbide senza però disfarsi.
Polpo e calamaro: i sapori del mare in forma semplice
Atene offre spunti interessanti anche agli amanti del pesce. La vicinanza del mare, con l’importante sbocco portuale di Pireo, comune autonomo ma che può essere considerato a tutti gli effetti un sobborgo della capitale, si fa sentire. E in cucina si traduce in una proposta in cui sono il calamaro e il polpo ad andare per la maggiore. Quest’ultimo, in particolare, è immancabile nei menù delle taverne ateniesi: tagliato in bocconcini e condito con creme di verdure o ortaggi crudi, viene servito in una sorta di insalata tiepida, oppure alla griglia. Le preparazioni non sono complesse, si punta piuttosto su una cottura attenta a esaltare la freschezza della materia prima.
La cultura della pasta fillo: tanti sfizi dolci e salati
Nella tradizione greca infine si fa molto uso della pasta fillo, con cui si preparano tante stuzzicherie sia dolci che salate. Dietro le vetrine e i banconi delle caffetterie e dei panifici di Atene vedrete un proliferare di triangoli di sfoglia e di fette di torte salate. Immancabili la tyropita, con ripieno di Feta, e la spanakopita, farcita con spinaci e cipolla, che d’impatto ricorda molto l’erbazzone reggiano. Altre farciture tipiche sono con carne tritata, coi porri oppure con formaggio e verdure, come il classico spinaci e feta.
Per quanto riguarda i dolci, invece, i più noti sono i baklava. Di origine turca ma diffusi in tutti i paesi balcanici, sono dei fagottini di sfoglia farciti con frutta secca – mandorle in particolare – spesso aromatizzata alla cannella, e cosparsi di sciroppo di miele. Allo stesso modo i kataifi (o kadaifi) sono pasticcini ripieni di frutta secca e sciroppo di miele, che si distinguono per essere avvolti da un intreccio di sottilissimi fili di pasta fillo.
Dove mangiare ad Atene: 5 indirizzi da provare
Dopo questa panoramica sulle specialità tipiche della cucina greca, entriamo nel cuore della città degli Dèi e dei suoi sapori più autentici. Ecco quindi qualche suggerimento su dove mangiare ad Atene.
Ella Greek Cooking (Mitropoleos, 26)
Non distante da Syntagma Square, la piazza del parlamento, dove potete ammirare la cerimonia del cambio della guardia, in una parallela alla Ermou, una delle principali vie dello shopping, si trova Ella. Locale curato in ogni dettaglio, dall’arredamento al servizio, è un concentrato di tradizione greca rivisitata in chiave moderna dalla chef Nena Ismirnoglou. Il menù è costantemente aggiornato per offrire piatti a base di ingredienti sempre freschi e di stagione. Tra i classici della cucina autoctona, l’immancabile insalata greca, i dolmadakia, ovvero involtini di foglie di vite ripieni di riso, cipolla e mandorle e accompagnati da yogurt, e il giouvetsi, uno stufato di carne d’agnello, qui completato con una crema morbida di formaggio ed erbe aromatiche e servito con orzo.
Una golosa stuzzicheria poi è il piatto con un assaggio di salse tipiche: tzatziki, hummus di ceci, un’emulsione di feta e peperoncino e una di merluzzo affumicato, simile al baccalà mantecato, accompagnate da spicchi di pita calda. Altri antipasti ideali da condividere sono i taglieri di salumi e di formaggi locali, tra i quali, oltre alla già citata feta, il formaggio Metsovone DOP e l’Arseniko di Naxos, uno stagionato di latte vaccino lavorato a crudo.
Trovano spazio anche le specialità di pesce, come i bocconcini di polpo alla griglia, serviti su una delicata crema di carote e aromatizzati con un’emulsione di olio, limone e timo.
Abbondano le proposte vegetariane, con numerose opzioni creative e invitanti sia a livello cromatico, sia di gusto, come la crema di fagioli e piselli gialli, servita tiepida e completata da pomodori ciliegia, origano e olio EVO per un tocco di mediterraneità.
Aldilà di tutte queste prelibatezze, però, vi consigliamo di tenere uno spazio per il dolce e di provare, in particolare, la cheesecake. La versione di Ella Greek Cooking ha una base di biscotto alla cannella sormontata da una crema morbida e vellutata, esaltata da una deliziosa salsa al caramello.
A completare quest’appagante immersione nei sapori greci, vini e birre artigianali, che sono anche tra i prodotti in vendita nello spazio-bottega annesso al locale.
O Kostas (Pentelis, 5)
Abbiamo incoronato la pita gyros come specialità regina del cibo da strada ateniese. Ebbene, se volete concedervi un’esperienza degna di tanta tradizione, il posto che non dovete perdervi è O Kostas. Il locale è piccolo, in una strada defilata non lontano da Syntagma Square, e l’insegna riporta solo il nome in greco. Non temete però, ad aiutarvi a trovarlo sarà la fila di persone in attesa praticamente a ogni ora del giorno. O Kostas lavora solo in modalità asporto, con soltanto una panca a disposizione dei clienti, proprio di fronte alla porta d’ingresso. I tempi d’attesa possono risultare un po’ lunghi: qui infatti le cose vengono fatte con la lentezza che la tradizione impone. Lentezza che fa rima però con accuratezza, quella che dal 1950 (anno di inaugurazione) è il marchio di fabbrica di chi è da molti considerato “il mago della pita”. La specialità è, appunto, la pita con la classica farcitura di souvlaki. Quando arriverà il vostro turno e potrete stringerla tra le mani, calda e appena cotta, sarete ripagati dell’attesa. La morbidezza dell’impasto raccoglie e assorbe tutto il sapore della generosa farcitura. L’unica cosa di cui dovrete preoccuparvi è che non vi scappi via!
Oinomageireio Epirus (Filopimenos, 4)
Una panoramica completa della cultura ateniese legata al cibo la potrete avere semplicemente girando per il Mercato Centrale. Qui, tra mercanti di spezie e di frutta secca che vi offrono insistentemente assaggi, banchi che espongono il pescato di giornata e i caratteristici ma un po’ cruenti banchi di macelleria, potrete trovare Epirus.
Locale a conduzione familiare, si presenta come una gastronomia, con qualche tavolo per fermarsi a mangiare in loco e un bancone-vetrina dove sono esposti i piatti pronti del giorno.
La proposta è basata soprattutto sulle specialità della tradizione greca, non solo quelle più note, come la moussaka, gli stufati di carne e l’immancabile insalata greca. Avete mai sentito parlare dell’okra? Si tratta dei frutti di una pianta conosciuta come gombo, utilizzati soprattutto nella cucina medio-orientale. Dall’aspetto simile a piccoli peperoni verdi, con una terminazione appuntita, hanno una consistenza che ricorda quella dei fagiolini, mentre il gusto è delicato con sfumature erbacee. In Grecia si usa consumarli fritti oppure cotti al forno conditi semplicemente con olio, sale e aromi.
Buona anche la proposta di pesce fresco, tra cui le seppie con gli spinaci. Da non perdere, infine, i “carciofi alla polita” (il termine rimanda all’antica città di Costantinopoli, da cui deriverebbe la ricetta originale): cuori di carciofo stufati su una base di soffritto d’olio e cipolla insieme a piselli, patate e carote e completati da erbe aromatiche, tra cui l’aneto.
Alexander The Great (Megalou Alexandrou, 3)
Ci allontaniamo un po’ dal centro di Atene per fare tappa in questo locale intitolato al leggendario condottiero Alessandro Magno. In questa taverna a conduzione familiare tuttavia non c’è niente di bellicoso, a parte l’arsenale culinario, che può contare su un’ampia scelta di piatti della tradizione greca e su porzioni davvero generose. Una specifica sezione del menù è dedicata alle specialità tipiche, tra cui spiccano il gemistà (peperone e pomodoro con ripieno di riso), lo spetsofai (lo spezzatino piccante di salsicce e peperoni) e la moussaka.
Da provare anche i piatti vegetariani, come i fagioli giganti, nient’altro che i bianchi di Spagna fatti prima lessare e quindi passati al forno con un battuto di sedano, carota e cipolla, stufato in olio EVO e quindi sfumato col vino bianco. Il vero punto forte però sono le pietanze di carne: le costolette di maiale o di agnello, i souvlaki, i gyros e la trionfale grigliata. Il calamaro gigante e il tentacolo di polpo, entrambi cotti alla griglia e serviti con un contorno di riso e funghi e di verdure spadellate, porteranno invece in tavola il sapore del mare. Un buon boccale di birra Alfa, una lager leggera e beverina molto popolare in Grecia, completerà al meglio l’esperienza.
Bread Factory (Achilleos, 2)
Bread Factory è il posto ideale dove concludere questo giro tra i sapori di Atene. Ogni goloso che ci passa davanti viene come risucchiato all’interno da una forza sconosciuta, che si manifesta sotto forma del delizioso profumo esalato dal forno. L’assortimento di paste, torte, dolci al cucchiaio, ma anche e soprattutto di sfoglie, biscotti salati e panificati d’ogni genere è davvero impressionante. Mentre il piano inferiore è dedicato all’esposizione e alla vendita dei prodotti, da portar via o da consumare negli spazi allestiti sotto il porticato esterno, al piano superiore si sforna incessantemente per tutto il giorno. L’ideale è fermarsi a colazione e deliziarsi con un croissant o con un baklava, se siete più inclini al dolce, oppure puntare sui triangolini di sfoglia ripieni di spinaci e feta o sulle tante altre versioni tra cui potrete scegliere. Bread Factory tuttavia è ideale anche per un pranzo veloce ed economico, coi suoi buffet di insalate, gli hamburger e i piatti pronti tra i quali non mancano i sapori della tradizione, come ad esempio gli involtini di foglie di cavolo ripieni o la zuppa di polpette di carne macinata e riso. Tra i suoi punti di forza: i prezzi davvero modici e l’apertura h24, che lo rende un punto di riferimento per ogni momento della giornata.
L’esperienza virtuale ai piedi dell’Olimpo si conclude qui. Ci auguriamo tuttavia di avervi fornito validi spunti e soprattutto di avervi invogliato a concretizzare il vostro viaggio tra i sapori di Atene. A proposito, da quale delle specialità che vi abbiamo descritto vi piacerebbe iniziare?