La capitale della Riviera del Corallo. Oltre che per le sue spiagge bellissime e i paesaggi incantevoli, Alghero è famosa per il tesoro che si cela nelle sue acque cristalline: il pregiato corallo rosso pescato dai corallari subacquei e trasformato in splendidi gioielli venduti poi nelle botteghe del centro storico, e a cui è dedicato perfino un Museo. Non solo: questa cittadina sarda è anche conosciuta come Barceloneta, ossia “piccola Barcellona”. Così era infatti soprannominata la città durante il dominio catalano-aragonese, la cui influenza è ancora tangibile nel dialetto locale e nell’architettura. Attorniato da possenti mura difensive perfettamente conservate con i suoi bastioni e le torri (il Portal de la Mar, ossia la porta del mare, è uno degli ingressi storici più belli della cinta muraria), il centro storico è costituito da viuzze acciottolate, case in tufo, basse e strette rivolte verso il mare, e edifici in perfetto stile catalano, dalla Cattedrale di Santa Maria alla chiesa di San Michele.
L’influenza iberica si rispecchia ovviamente anche nella cucina algherese, i cui piatti della tradizione nascono dall’incontro della cultura sarda e quella catalana. Oggi ci addentriamo tra le vie del centro storico e il quartiere dei pescatori, per scoprire cosa e dove mangiare ad Alghero, città di grande fascino e perla della Sardegna.
Cosa mangiare ad Alghero?
Se pensiamo alla cucina algherese, “mescolanza” è la parola d’ordine. Mescolanza tra cultura agropastorale dell’interno dell’isola e quella dei pescatori, unita alle contaminazioni dovute ai continui scambi tra le diverse culture mediterranee, in particolare quella catalana. Non a caso i piatti tipici della cucina algherese – soprattutto a base di pesce – riflettono questo mix di incontri e tradizioni differenti, a partire dall’aragosta alla catalana, semplicemente bollita e servita in tavola con sale, pepe, olio d’oliva e un letto di pomodori e cipolle. Oppure, la paella algherese. Attenzione, però: non si tratta di un piatto antico, ma di una ricetta ideata nel 2003 in occasione dei festeggiamenti dei 900 anni della fondazione di questa splendida città colonizzata dai Catalani. Al posto del classico riso, qui troviamo invece la fregula sarda (piccole palline a base di acqua e farina), di solito accompagnata da gamberoni, cozze e un altro ingrediente must della cucina sarda, la bottarga di muggine.
Sempre a base di pesce fresco e frutti di mare è la copatza de peix, ossia la zuppa di pesce, il piatto che più di qualsiasi altro connota ogni città di mare. O ancora l’agliata, che rappresenta in tutto e per tutto la cucina povera dei pescatori algheresi, in quanto l’aglio era il rimedio più efficace per evitare il deperimento degli alimenti. In cosa consiste? In una sorta di salsa a base di pomodoro, aglio, olio e peperoncino, in cui si annega il pesce precedentemente fritto o bollito. Un’altra specialità sarebbero gli spaghetti o le linguine ai ricci di mare, bogamarì in lingua catalana, e a cui è dedicata anche un’importante sagra: ma, come sappiamo, in Sardegna è scattato lo stop alla pesca di questo frutto di mare.
Non mancano poi specialità più tradizionali, come i culurgiones, o piatti a base di carne (soprattutto agnello). Venendo ai dolci, ecco altre due specialità oltre alla classica seada. Il menjar blanc, una crema di latte addensata con amido e aromatizzata con scorza di limone racchiusa dentro due sfoglie di pasta enviolada, ricetta probabilmente portata via mare dai catalani. E nella “piccola Barcellona” poteva forse mancare la crema catalana? Ovviamente no, al punto che Alghero si è talmente specializzata nella preparazione di questo dolce da farne un vanto e da definirla “crema sarda alla catalana”.
Dove mangiare ad Alghero: 5 indirizzi da provare
Un tuffo nel mare cristallino della spiaggia delle Bombarde, poi una tranquilla passeggiata lungo i bastioni al tramonto con vista mare su Capo Caccia, e infine una cena in uno dei ristoranti tipici di Alghero per assaggiare le specialità della sua cucina. Qui vi diamo una lista di cinque indirizzi – secondo noi – da provare, per gustare tutti i sapori della cucina algherese.
Al Tuguri (Via Maiorca, 113/115)
Tuguri, voce dialettale algherese corrispondente all’italiano “tugurio”. Un nome che forse non promette bene, eppure Al Tuguri è uno dei locali storici di Alghero, segnalato anche dalla Guida Michelin. Si tratta di un locale piccolo – è consigliata sempre la prenotazione – situato in un antico stabile nel cuore della vecchia Alghero, che è diventato un punto di riferimento della cucina mediterranea e catalana della città. Organizzato su più livelli, il ristorante con cucina a vista propone tre menù fissi (uno di mare, uno di terra e uno vegetariano), che cambiano a seconda della stagionalità e della disponibilità del mercato. Attenzione alla materia prima, quindi, anche a partire dal pane, prodotto da loro con lievito madre e farine biologiche.
Mabrouk (Via Santa Barbara, 4)
“Solo pesce, solo fresco, solo la sera”: questo è il motto del ristorante Mabrouk, situato a un passo dalla Cattedrale della città. Il pesce, qui, è di casa ed è il protagonista di un menù fisso che prevede antipasti, due primi, due secondi, due dolci, vino e acqua, in cui i piatti sono soprattutto quelli della cucina locale. Dal classico polpo con le patate al tonno con zenzero e agrumi, passando per agliata e ravioli di ricotta, fino all’aragosta alla catalana. È consigliato prenotare per tempo, data l’affluenza, per assaggiare il pesce fresco dell’appassionata e travolgente chef Antonietta.
Trattoria Caragol (Via Majorca, 69)
Ritorniamo in via Majorca per questo ristorante-trattoria dal nome curioso (in algherese significa “lumaca”) costruito all’interno di un’antica struttura di epoca catalana, a pochi passi dai bastioni. Cosa potete trovare qui? I piatti tipici della tradizione sarda e algherese, preparati con materie prime locali di qualità: ovviamente non può mancare il pesce fresco, ma anche carne, salumi e formaggi proveniente dall’azienda di famiglia, mentre la pasta è fatta in casa, come i culurgiones, i maccarones de busa o i malloreddus. Dalla paella algherese al porceddu, dal pesce impanato nell’agliata fino alla zuppa di cozze, qui potrete gustare la vera tradizione algherese in un’atmosfera tranquilla, tra pareti in arenaria grezza e una illuminazione soffusa.
La Piccola Cucina (Via Mazzini, 23)
Un piccolo locale per una piccola cucina (in vista), ma con una qualità del cibo ed estetica dei piatti da ristorante di alto livello. L’ambiente informale però mette di buonumore per l’accoglienza calda e familiare che si respira e l’atmosfera conviviale e rilassata. In cucina, i due giovani chef propongono piatti – soprattutto a base di pesce – rivisitati in maniera originale, dalla paella algherese ai culurgiones. Le parole d’ordine di questo locale sono: pochi ingredienti scelti con cura, tanta passione e un tocco di creatività.
Agriturismo Sa Mandra (Strada Aeroporto Civile, 21, Santa Maria La Palma, Alghero)
Usciamo da Alghero, per immergerci nella Sardegna più rurale e arrivare a Sa Mandra, un’azienda agrituristica a conduzione familiare. Qui, tra un’accoglienza familiare e la natura incontaminata, è possibile gustare la tradizione gastronomica barbaricina, ossia della Barbagia, territorio situato nell’area centrale dell’isola. Il ristorante propone un menù fisso – che cambia a secondo della stagionalità – composto da piatti tipici e prodotti sani e genuini “a km giusto”, ossia provenienti dall’azienda agricola e da aziende del territorio della Nurra, attenti a portare avanti un’agricoltura sostenibile e responsabile. Insomma, un posto magico, curato in ogni dettaglio, dove si respira la “vera” Sardegna e le sue tradizioni.
Che ne dite, vi abbiamo fatto venire voglia di partire per Alghero e gustare la sua cucina?