Dolci di Natale napoletani: 10 sfiziosità da provare per le Feste!

A Napoli, la magia del Natale si esprime in un caleidoscopio di sapori e colori: San Gregorio Armeno e le sue botteghe si riempiono delle classiche statuette che popoleranno i presepi delle case e nell’aria si sente il profumo dei tantissimi dolci tradizionali natalizi, che rappresentano una ricca eredità culturale, un intreccio di storie e tradizioni risalenti a secoli fa. Il Natale partenopeo è infatti un vero trionfo di gusto, con dei fine pasto che sono i veri protagonisti della tavola festiva: oggi ve ne presentiamo 10 e vi raccontiamo la loro affascinante storia.

10 dolci di Natale napoletani da portare in tavola

Il Natale a Napoli si veste di ricette antiche, che celebrano una ricca eredità culinaria che si perde nella notte dei tempi. Ogni dolce napoletano porta con sé una storia, un aneddoto, un pezzo di cultura che si intreccia indissolubilmente con le festività: dai conventi alle corti reali, passando per le strade e le case nei vicoli del Centro storico, questi dolci sono un viaggio nel tempo e nella tradizione. Scopriamo insieme dieci tra i più rappresentativi dolci di Natale napoletani che non possono mancare sulla tavola durante le festività (o da provare se visitate Napoli in questi giorni di festa che la rendono magica).

1. Divino Amore

Il Divino Amore è un dolce che racchiude in sé la storia e la spiritualità di Napoli. Creati originariamente nel XIII secolo dalle suore dell’omonimo convento, questi dolcetti sono un omaggio a Beatrice di Provenza, madre del re Carlo II d’Angiò. L’impasto si compone di ingredienti semplici ma ricchi di sapore: uova, zucchero, acqua e mandorle, arricchiti poi con canditi, vaniglia e scorze di limone. Il risultato è un mix di sapori dolci e agrumati la cui copertura è composta da ostie, marmellata di albicocche e una caratteristica ghiaccia rosata, che dona al dolce un aspetto invitante.

2. Mustacciuoli

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I mustacciuoli sono biscotti che si distinguono per la loro ricchezza di spezie e la copertura di cioccolato fondente. Questo dolce, il cui nome richiama i folti baffi alla moda nell’Ottocento, è un esempio della maestria pasticcera napoletana. La loro ricetta prevede farina, acqua, zucchero semolato, miele, mandorle, cacao amaro, scorza d’arancia grattugiata, cannella, noce moscata e chiodi di garofano. Questa miscela di spezie crea un sapore unico e indimenticabile, tipico del Natale napoletano.

3. Pasta Reale

La Pasta Reale, o pasta di mandorle, è un dolce che unisce la tradizione culinaria napoletana con quella siciliana. Secondo la leggenda Ferdinando IV di Borbone, durante una visita al convento di San Gregorio Armeno, fu sorpreso da un buffet preparato dalle suore, apparentemente composto da polli, pesci e aragoste. Solo dopo aver iniziato a degustare i piatti, il re si accorse che, in realtà, si trattava di raffinati dolci “mascherati” da cibi salati. Gli ingredienti includono mandorle, succo di limone, cannella, ostie, uova e bicarbonato. Questi dolci, grazie alla loro versatilità e gusto delicato, sono diventati un classico delle tavole natalizie napoletane. 

4. Roccocò

I Roccocò sono dolci a forma di ciambella, caratterizzati da una consistenza croccante e un sapore speziato. La loro origine risale al 1320, ad opera delle monache del Real Convento della Maddalena. Il nome “Roccocò” deriva dal termine francese “rocaille”, che indica un elemento decorativo a forma di roccia o conchiglia. Questi dolci si preparano con farina, zucchero, mandorle tostate, uovo, bicarbonato di ammonio e un mix di spezie chiamato “pisto“, composto da cannella, noce moscata, chiodi di garofano, coriandolo e anice. La loro texture robusta e il gusto speziato li rendono perfetti per accompagnare un caffè o un vino dolce.

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5. Raffiuoli

I Raffiuoli sono un esempio della creatività e dell’ingegnosità della pasticceria napoletana. Questo dolce è composto da un morbido pan di Spagna, arricchito con marmellata di albicocche e una doppia copertura di glassa di zucchero. L’impasto, che contiene uova, zucchero, succo di limone, ammoniaca per uso alimentare e vaniglia, viene modellato in cordoni ripiegati su sé stessi, che, una volta cotti, assumono una forma ovale. Esiste anche la versione “a cassata”, in cui i Raffiuoli sono farciti con una crema di ricotta, cioccolato, zucchero, canditi, cannella, maraschino e vaniglia. Il nome “Raffiuoli” è un richiamo ai ravioli del Nord Italia, che hanno ispirato la creazione di questo dolce.

6. Susamielli

I Susamielli sono un dolce tipicamente natalizio di Napoli, immediatamente riconoscibili per la caratteristica forma a “S”. La loro storia è profondamente radicata nella tradizione partenopea, risalente al XV secolo. Originariamente preparati dalle suore clarisse del Convento di Santa Maria della Sapienza, questi biscotti si distinguono per il loro impasto ricco e aromatico. Gli ingredienti principali includono farina, miele, zucchero, mandorle, spezie come cannella, chiodi di garofano, noce moscata, vaniglia e canditi. Tradizionalmente, i Susamielli venivano preparati in tre varianti, ognuna destinata a una diversa fascia sociale, riflettendo la stratificazione culturale e sociale della Napoli d’epoca. Oggi, i Susamielli rappresentano un dolce natalizio imprescindibile, celebrato per il suo sapore speziato e la sua consistenza unica.

7. Sapienze

Antonio Gravante/shutterstock.com

Le Sapienze sono dolci molto simili ai Susamielli, tanto nella composizione quanto nell’origine, essendo anch’essi prodotti originariamente nel Convento di Santa Maria della Sapienza. La differenza principale risiede nella forma, che è ellittica anziché a “S”, e talvolta nella presenza di mandorle che arricchiscono la superficie del dolce. Questi biscotti mantengono un impasto simile ai Susamielli, con farina, miele, zucchero e le stesse spezie aromatiche. Le Sapienze sono un esempio della varietà e della ricchezza della pasticceria napoletana, dove anche piccole variazioni in forma e texture possono dare vita a un’esperienza gustativa completamente nuova.

8. Zeppole di Natale

Le Zeppole di Natale – come le omonime zeppole di San Giuseppe caratteristiche del 19 marzo –, sono un classico della tradizione natalizia napoletana. Questi dolci si preparano con un impasto lievitato che include farina, patate, lievito, uova, burro, zucchero e scorze di limone. Una volta fritte, vengono poi cosparse di zucchero, vanillina e cannella, che aggiungono un ulteriore tocco di sapore. La loro consistenza soffice e il gusto delicatamente dolce le rendono un piacere irresistibile durante le festività, e rappresentano una tradizione che unisce famiglie e comunità nella celebrazione del Natale.

9. Pastiera

La Pastiera è uno dei dolci più simbolici e amati della tradizione napoletana, nonché un classico delle festività pasquali che, tuttavia, trova spazio anche nel periodo natalizio. Questa torta è una fusione di sapori e texture: un guscio friabile di pasta frolla racchiude un ripieno cremoso a base di ricotta, grano cotto, uova, zucchero, e arricchito con aromi come cannella, vaniglia e scorza di arancia. Secondo la tradizione, la pastiera nasce da un antico rito pagano per celebrare la primavera, a simboleggiare il risveglio della natura; con il il passare del tempo, è stata adottata dalla tradizione cristiana, diventando un simbolo di resurrezione e rinascita che ha travalicato i confini della Pasqua per diventare un dolce amatissimo (e mangiatissimo!) tutto l’anno. 

10. Cassata napoletana

Concludiamo con la Cassata Napoletana, un dolce che incarna la ricchezza e l’eleganza della pasticceria natalizia di Napoli. Considerata la regina della tavola di Natale, si distingue dalla sua controparte siciliana per una maggiore semplicità nella preparazione e nella decorazione, risultando così in una versione più “leggera” e meno barocca. Il cuore di questo dolce è un soffice pan di Spagna, che fa da base per un ricco ripieno di ricotta lavorata con zucchero. L’aggiunta di gocce di cioccolato e frutta candita conferisce alla cassata un equilibrio perfetto tra dolcezza e sapore. La ricetta tradizionale prevede poi che il dolce sia ricoperto con una crema di ricotta o una glassa di zucchero.

 

Conoscevate tutti i dolci della tradizione natalizia napoletana? Quale vorreste assaggiare per primo? 


Immagine in evidenza di: Vincenzo De Bernardo/shutterstock.com

 

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