Dieta mima-digiuno: novità e conferme sui benefici per la salute

Piatti di cibo e orologio
La dieta mima-digiuno di Valter Longo conferma i suoi benefici, riducendo il rischio di patologie legate all’invecchiamento. Nuovi studi ne approfondiscono gli effetti.

La dieta mima-digiuno di Valter Longo attira interesse e anima il dibattito fin da quando è stata presentata, ma recentemente ha ottenuto conferme scientifiche sui suoi benefici. In particolare, è stata provata la riduzione del rischio rispetto a diverse patologie legate all’invecchiamento e all’infiammazione, mentre sono in corso ulteriori studi per approfondire gli effetti di questo regime alimentare sul nostro organismo. Ma quali sono le novità e i vantaggi emersi negli ultimi tempi? Per saperne di più abbiamo interpellato Romina Cervigni, biologa nutrizionista e Responsabile scientifica della Fondazione Valter Longo, che avevamo già coinvolto in occasione di CIBO2050.

Dieta mima-digiuno: caratteristiche e conferme scientifiche

sveglia circondata da frutta e verdura
Food Photo Master/shutterstock

Introducendo gli aspetti salienti e le novità sulla dieta mima-digiuno, la dottoressa Cervigni ha ricordato innanzitutto che si tratta di “Un protocollo alimentare di cinque giorni con una composizione clinicamente testata, molto specifica in termini di macronutrienti (carboidrati, grassi e proteine) e micronutrienti (minerali e vitamine), frutto di oltre vent’anni di ricerca scientifica da parte del Professor Longo e dei suoi laboratori, presso il Longevity Institute della University of Southern California. Per cinque giorni consecutivi, è prevista la sostituzione esclusiva della normale alimentazione con prodotti vegetali. Dal punto di vista calorico, l’apporto è di circa 1.100 kcal il primo giorno e 700-800 dal secondo al quinto. Nonostante ciò, la quota di nutrienti è mantenuta adeguata da queste speciali formulazioni. Studi scientifici hanno dimostrato che cicli di dieta mima-digiuno possono ridurre fattori di rischio per diverse malattie legate all’invecchiamento, nello specifico obesità, diabete, malattie cardiovascolari, autoimmuni, neurodegenerative e cancro”.

Le ricerche precedenti del Professor Longo, ha aggiunto Romina Cervigni, “Hanno indicato che brevi cicli periodici di dieta mima-digiuno possono promuovere diversi benefici sul metabolismo. In particolare, un’ottimizzazione dei valori di colesterolo, pressione arteriosa, trigliceridi, glicemia, infiammazione e IGF-1 (un fattore di rischio per malattie oncologiche). Inoltre, sono soprattutto i partecipanti con valori iniziali elevati dei fattori di rischio a sperimentare miglioramenti più pronunciati dopo l’intervento di questo tipo di alimentazione, sottolineando il suo potenziale come approccio terapeutico personalizzato. Le evidenze scientifiche sul digiuno e su questa opzione, sebbene solide, non consentono ancora di inserirli come cure standard, ma di considerare la dieta mima-digiuno come un’ulteriore integrazione della terapia stessa, validata dalle linee guida internazionali”.

La riduzione dell’età biologica e il contrasto ai rischi di malattia

Orologio formato da posate per le lancette e cibi salutari per orario
Chinnapong/shutterstock

Recentemente, una ricerca pubblicata sulla rivista Nature Communications ha evidenziato dei benefici di cui la dottoressa ci ha parlato, precisando che “Questo lavoro si basa sull’analisi di partecipanti a due diversi studi clinici, che hanno effettuato tre cicli di dieta mima-digiuno di 5 giorni. I ricercatori hanno scoperto che le persone che hanno seguito questo piano hanno avuto come risultato una riduzione della loro età biologica e un minor rischio di sviluppare malattie legate all’avanzare dell’età, come cancro, diabete e malattie cardiache. In particolare, avevano meno grasso addominale ed epatico, un indicatore chiave della salute metabolica. I partecipanti mostravano anche un minor rischio di diabete e, nello specifico, una minore resistenza insulinica e livelli ridotti di emoglobina glicata, marcatori cruciali nel controllo di questa malattia cronica. I volontari erano quindi più sani e risultavano più giovani, di circa 2,5 anni. Inoltre, nuovi risultati hanno stimato che i soggetti tra i 50 e i 70 anni di età che seguono 3 cicli di dieta mima-digiuno all’anno possono arrivare ad avere un’età biologica di 11 anni inferiore”.

La Dieta della longevità e le ricerche in corso

immagine che simboleggia la longevità
3rdtimeluckystudio/shutterstock

Le indagini per approfondire gli effetti di questo regime alimentare sulla salute non si fermano, e attualmente, ha puntualizzato la dottoressa, “Un ampio studio su oltre 500 pazienti nel Sud Italia sta esaminando gli effetti di un ciclo di dieta mima-digiuno, sia da solo che in combinazione con la Dieta della longevità. Infatti, ricerche sulla nutrizione condotte su organismi semplici, roditori, scimmie ed esseri umani hanno evidenziato come la longevità sia legata a vie metaboliche e di crescita conservate, delineandone il ruolo nell’invecchiamento e nelle malattie associate all’età. Le evidenze suggeriscono che la dieta mima-digiuno possa essere promettente per favorire l’estensione della salute e contrastare il declino comunemente correlato all’avanzare dell’età. Questa opzione, come accennato, è parte della Dieta della longevità, un approccio nutrizionale efficace nel rallentare il deterioramento fisico e prevenire malattie, basato sia su studi scientifici che sulle abitudini alimentari dei centenari sani. Personalizzare questa dieta è fondamentale per ottimizzare la durata e la qualità della vita. Ulteriori ricerche e studi longitudinali (metodologia di ricerca che coinvolge l’osservazione e l’analisi di un gruppo di individui o campioni di dati lungo un periodo prolungato di tempo, ndr) come quello in corso saranno utili per chiarire gli effetti a lungo termine e ottimizzare l’applicazione di questo regime in strategie personalizzate per la gestione della salute”.

La dieta mima-digiuno e gli altri regimi a scopo dimagrante o detox: differenze e vantaggi

dieta mima-digiuno
Nok Lek Travel Lifestyle/shutterstock

Prima di decidere se intraprendere una dieta o meno, in tanti si chiederanno quale scegliere tra le decine che ci vengono presentate come efficaci, spesso promettendo risultati mirabolanti, come abbiamo visto occupandoci di diete strane del passato.

Romina Cervigni chiarisce il quadro, precisando che “Sebbene parlare di diete detox sia molto in voga, specialmente in alcuni periodi dell’anno, come per esempio dopo la pausa estiva o le feste natalizie, in realtà non esistono dei regimi alimentari scientificamente validati in tal senso. Certamente mangiare meno dopo un periodo di abbuffate o ritornare alle sane abitudini è senz’altro utile per ripristinare il proprio organismo, e questo può essere percepito dalle persone come un processo ‘detossinante’. Per quanto riguarda la dieta mima-digiuno, pur non essendo definita come detox e sebbene il suo scopo principale non sia la perdita di peso, è chiaro che può contribuire a entrambi gli obiettivi. Gli studi, infatti, evidenziano che l’alternanza di cicli di dieta mima-digiuno con periodi di rialimentazione a lungo termine favorisce l’eliminazione delle componenti cellulari danneggiate, stimolando la rigenerazione cellulare e contrastando il deterioramento legato all’invecchiamento. Questo processo riduce il rischio di sviluppare malattie croniche non trasmissibili, come diabete, cancro, malattie cardiovascolari e neurodegenerative, come l’Alzheimer. Inoltre, la dieta mima-digiuno contribuisce ad aumentare il rapporto linfociti-mieloidi, un indicatore di un sistema immunitario più giovane e attivo. La crescita di questo rapporto, che denota una maggiore presenza di linfociti (globuli bianchi cruciali nell’immunità adattativa) rispetto alle cellule mieloidi (coinvolte nell’immunità innata), suggerisce più efficienza nel rispondere alle sfide esterne. I dati scientifici informano che la dieta mima-digiuno possa avere effetti ringiovanenti sul sistema immunitario, simili a quelli osservati negli studi sugli animali. Infatti, con l’invecchiamento si verifica spesso l’immunosenescenza, un processo che compromette la produzione e la funzione delle cellule immunitarie, aumentando la suscettibilità alle malattie. I risultati di una recente ricerca indicano che gli effetti positivi non dipendono dalla perdita di peso, ottenuta attraverso la restrizione calorica, ma sono specifici del protocollo stesso”.

I pazienti accettano e apprezzano la dieta mima-digiuno

donna a dieta
Kmpzzz/shutterstock

Come sappiamo, spesso non è facile seguire con scrupolo i regimi alimentari diversi da quello al quale siamo abituati, un’eventualità che la dieta mima-digiuno ridurrebbe al minimo secondo la dottoressa Cervigni. “Il grado di accettazione e gradimento dei pazienti è generalmente elevato, grazie alla sua struttura predefinita che la rende semplice da seguire e meno impegnativa rispetto ad altre diete. Le persone apprezzano in particolare i risultati tangibili, come la perdita di peso, il miglioramento della composizione corporea e una maggiore energia, che li motivano a proseguire. La flessibilità della dieta mima digiuno, praticabile solo per pochi giorni al mese, riduce il senso di restrizione alimentare, aumentando l’adesione. Inoltre, il supporto da parte del team scientifico della Fondazione Valter Longo gioca un ruolo cruciale nel rafforzare la fiducia dei pazienti e il loro impegno. Sebbene alcuni possano inizialmente avvertire fame o fatica, queste difficoltà tendono a diminuire con l’esperienza e la consapevolezza dei benefici. Infine, l’aspetto educativo è determinante: i pazienti che comprendono il razionale scientifico della dieta mima-digiuno sono più propensi ad accettarla e ad apprezzarne il valore per la salute a lungo termine”.

 

Immagine in evidenza di: Nok Lek Travel Lifestyle/shutterstock

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