Sono molte le strade che il cambiamento climatico percorre per condizionare e trasformare il pianeta. Alluvioni, inondazioni, siccità sono soltanto gli elementi più evidenti, ma – come è emerso anche nella recente intervista con Fabio Ciconte di Associazione Terra! – il riscaldamento globale e l’inquinamento stanno trasformando anche il mondo agricolo. E proprio di questo parliamo insieme a Stefano Liberti, giornalista e autore del libro Terra bruciata. Come la crisi climatica sta cambiando l’Italia e la nostra vita pubblicato da Rizzoli nel 2020.
Come la crisi climatica sta trasformando l’Italia agricola
Stefano Liberti si occupa da anni di inchiesta e indagine sul mondo del cibo. È autore del volume I Signori del cibo che svela le ombre della filiera del pomodoro su scala globale, e del documentario Soyalism che, seguendo il viaggio della soia tra Cina, Brasile e Stati Uniti, evidenzia le contraddizioni e gli effetti drammatici dell’allevamento intensivo dei suini. Per la prima volta con Terra bruciata il focus è tutto italiano: infatti, l’Italia è definitiva un “hotspot” per quanto riguarda l’impatto dei cambiamenti climatici e uno dei Paesi che ne è – e sarà – maggiormente condizionato. Si tratta di un viaggio lungo la penisola per ascoltare le storie di chi vede le conseguenze del cambiamento climatico tutti i giorni nel calo della produttività, nei parassiti che danneggiano i raccolti, nella resa dei prodotti che non è più la stessa.
Le storie di Terra bruciata permettono al lettore di seguire Liberti e incontrare i produttori agricoli, compresi quelli che hanno già dato avvio a un processo di adattamento alla “nuova” terra, seppur senza un sostegno istituzionale e una visione condivisa. L’Italia agricola già si sta adattando ai cambiamenti climatici, ma, come sottolinea Liberti, c’è bisogno di fare di più per un presente sostenibile ed equo.
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Avete già letto il libro?