In Campania, tutto gira intorno al cibo. Dai vicoli di Napoli ai borghi del Cilento, dalle isole alla Costiera Amalfitana, ogni luogo ha il suo piatto simbolo. Qui mangiare è un piacere, ma è anche il modo migliore per conoscere davvero questa terra.
Si sa che Napoli è la patria della pizza, e non solo di quella classica, anche di quella fritta e “a portafoglio”, cioè quella piegata in quattro, da gustare in strada. La Costiera Amalfitana trasforma i suoi limoni in dessert e liquori. Anche a Pompei ed Ercolano, ogni pietra racconta storie di banchetti antichi, mentre la Reggia di Caserta, circondata dalle sue campagne, è la culla della mozzarella di bufala.
Cosa mangiare in Campania? 20 piatti che devi assolutamente mangiare
Ogni angolo della Campania ha il suo sapore, ma il filo conduttore è sempre lo stesso: il cibo, dove qui è vita, cultura, tradizione. Qui non si mangia solo per fame, si mangia per vivere un’esperienza.
Se il tuo viaggio in Campania parte da un panorama, un sito, un museo o da una piazza, sappi che finirà sempre a tavola. Ecco allora i piatti tipici campani che non puoi perderti.
1. Pizza a Portafoglio
La pizza a portafoglio è lo street food napoletano per eccellenza. Pensata per chi aveva bisogno di un pasto veloce, era il cibo dei lavoratori, che potevano acquistarla con pochi spiccioli e mangiarla mentre camminavano. È una pizza intera, piegata più volte fino a diventare un piccolo “portafoglio” da tenere in mano. Non servono posate, né tavoli. Basta un foglio di carta per avvolgerla e gustarla calda.
2. Pizza Fritta
La pizza fritta è figlia del dopoguerra, quando il forno a legna era un lusso e la farina scarseggiava. Le donne napoletane trovarono un’alternativa: friggere l’impasto e farcirlo con ciò che avevano, di solito ricotta, cicoli, pepe e qualche volta con un po’ di provola. Ancora oggi, nei vicoli di Napoli, le friggitorie la preparano come allora. È il simbolo dell’ingegno partenopeo, dove con pochi ingredienti si creano sapori.
3. Panuozzo di Gragnano
Il panuozzo nasce negli anni ’80 in una pizzeria di Gragnano, città famosa per la pasta. È un pane lungo, preparato con lo stesso impasto della pizza, cotto nel forno a legna e farcito con salsiccia, friarielli, porchetta o mozzarella di bufala.
Ripassato in forno dopo la farcitura, diventa croccante fuori e morbido dentro, con il ripieno caldo e filante. È uno street food che non si trova ovunque, quindi se sei in zona, non perdere l’occasione di provarlo: è una vera specialità locale.
4. Zeppole e Panzarotti
Zeppole e panzarotti sono gli snack perfetti per chi vuole assaggiare lo street food napoletano. Le zeppole, frittelle di pasta semplice. I panzarotti, che a Napoli sono i crocchè, sono preparati con patate schiacciate, un cuore di mozzarella e un pizzico di pepe. Vengono modellati, impanati e fritti fino a formare una crosta croccante. Zeppole e panzarotti rappresentano il sapore autentico delle friggitorie cittadine, vengono servite calde e spesso avvolte in un cuoppo.
5. Babà
Il babà è il dolce napoletano per eccellenza, anche se le sue origini sono lontane. Nato in Polonia, è stato perfezionato in Francia prima di arrivare a Napoli. Soffice, intriso di rum e spesso accompagnato da panna o crema, è diventato uno dei simboli della pasticceria partenopea.
6. Sfogliatella
La sfogliatella è nata nel monastero di Santa Rosa, sulla Costiera Amalfitana, ma è a Napoli che ha trovato il suo successo. Può essere riccia, con i suoi strati sottili e croccanti, o frolla, con una consistenza più morbida. Il ripieno di ricotta, semolino, zucchero e scorza d’arancia ne fa un dolce ricco di profumi.
7. Pastiera
La pastiera è il dolce simbolo della Pasqua in Campania, ma la sua fama l’ha resa disponibile tutto l’anno. Preparata con una base di pasta frolla e un ripieno di ricotta, grano cotto e acqua di fiori d’arancio, è un dessert che richiede tempo e pazienza. Ogni famiglia ha la sua versione, ma il risultato è sempre lo stesso: una volta assaggiato, rimane impresso per sempre.
8. Parigina
La parigina è uno degli street food più amati di Napoli, anche se il nome potrebbe trarre in inganno. Si dice derivi dall’espressione napoletana pa’ rigina (per la regina), dato che questa ricetta nacque per soddisfare la corte borbonica. La parigina unisce una base di impasto per pizza con un ripieno di pomodoro, prosciutto cotto e provola, il tutto coperto da uno strato di pasta sfoglia.
10. Pasta allo Scarpariello
Lo scarpariello è uno dei piatti più semplici e veloci della tradizione napoletana, ma non per questo meno saporito. Il nome deriva dagli scarpari (calzolai), che lo preparavano con ciò che avevano a disposizione, tra cui pomodori freschi, pecorino, parmigiano e basilico. Questo piatto nasce per essere pratico e sostanzioso, ma il risultato è un capolavoro di gusto. Con pochi ingredienti, lo scarpariello è il perfetto esempio di come la cucina campana sappia esaltare la semplicità.
11. Scialatielli ai frutti di mare
Gli scialatielli, creati negli anni ’70 dallo chef Enrico Cosentino, sono una pasta fresca corta e spessa, e si abbinano ai frutti di mare, cozze, vongole, calamari e gamberi. Diffusi soprattutto lungo la Costiera Amalfitana, gli scialatielli ai frutti di mare sono un classico della cucina campana.
12. Mozzarella di bufala
La mozzarella di bufala è il simbolo dell’eccellenza casearia campana. Si produce con latte fresco di bufala, allevata nelle campagne di Caserta e del Cilento. La sua consistenza elastica e il sapore inconfondibile la rendono unica, e al taglio rilascia quel latte che ne dimostra la freschezza. Si mangia da sola, appena fatta, oppure come ingrediente in piatti semplici, come la caprese.
13. Delizia al limone
La delizia al limone è il dolce simbolo della Costiera Amalfitana, nata negli anni ’70 per celebrare i limoni di Sorrento. Si presenta come una cupola di pan di spagna, bagnata con sciroppo al limone, farcita e ricoperta da una crema leggera e profumata.
14. Ricotta e pera
La ricotta e pera è un dolce moderno, creato dal pasticciere Sal De Riso, originario della Costiera Amalfitana. Due strati di biscotto soffice racchiudono una crema di ricotta fresca e pezzi di pera candita. Nonostante sia una creazione recente, è già un classico della pasticceria campana, amato da tutti per il suo equilibrio tra dolcezza e freschezza.
15. Frittatine
Le frittatine di pasta sono uno degli street food più irresistibili di Napoli. Non c’è friggitoria che non le proponga, calde e filanti, come simbolo di golosità. Si preparano con avanzi di pasta, solitamente bucatini, mescolati con besciamella, piselli, prosciutto e provola, poi modellati, impanati e fritti fino a doratura. Croccanti fuori, morbide e cremose dentro, le frittatine rappresentano il perfetto esempio della cucina napoletana: nessuno spreco e tanto sapore.
16. Pizza con scarole
La pizza con scarole è un altro classico della cucina povera campana. L’impasto morbido racchiude un ripieno di scarole stufate con olive, capperi, acciughe e pinoli. Un tempo veniva preparata nei periodi di festa, ma oggi si mangia volentieri tutto l’anno.
18. Genovese
Nonostante il nome, la genovese è uno dei piatti più napoletani che ci siano. Nasce nei porti nel XV secolo, dove i marinai genovesi cucinavano cipolle e carne per lunghe ore. I napoletani ne hanno fatto un capolavoro, trasformandolo in un ragù bianco e goloso. Si prepara con cipolle, carne e qualche ingrediente essenziale, cotti lentamente per ore. Il risultato è un sugo denso e che si adatta a ogni formato di pasta.
19. Sartù di riso
Il sartù di riso è una delle ricette più ricche della cucina napoletana. Nato durante il Regno delle Due Sicilie, quando i cuochi francesi portarono il riso alla corte borbonica. Strati di riso condito si alternano a ragù, piselli, polpette, uova sode e mozzarella, tutto cotto al forno.
20. Taralli
I taralli napoletani, o “sugna e pepe”, sono una delle specialità più amate della tradizione partenopea. Preparati con farina, strutto, pepe e mandorle, combinano sapori decisi e contrastanti: il piccante del pepe si sposa con la dolcezza delicata delle mandorle, mentre lo strutto li rende incredibilmente friabili. Hanno la forma di una ciambella intrecciata, un abbraccio che racconta tutta la forza della cucina popolare napoletana. Nati come snack povero, oggi sono perfetti da gustare ovunque: fuori pasto, durante una passeggiata o per accompagnare un buon bicchiere di vino.
Quanti di questi piatti hai già provato? Quale ti incuriosisce?
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