Qual è la prima cosa che vi viene in mente se dico Vienna? Scommetto che molti di voi staranno già pensando alla principessa Sissi, al teatro dell’Opera e al famoso Bacio di Gustav Klimt. Senza nulle togliere al fascino e alla bellezza dei suoi musei, Vienna è considerata una città d’arte non soltanto per i capolavori di Moser, Schiele o Wagner — per citare alcuni degli artisti più influenti del periodo della cosiddetta “Secessione viennese” — ma anche per la sua vasta e ricchissima cultura gastronomica. Spaziando dalle zuppe alla cotoletta, fino alla famosissima torta Sacher, la cucina viennese vanta infatti un panorama culinario che è in parte influenzato dalla tradizione altoatesina (soprattutto se si parla di dolci) e in parte dalla comunità turca, in un connubio di pietanze che uniscono i sapori tipici europei con quelli più speziati della cucina orientale.
Certo, andare nella capitale austriaca senza aver fatto almeno una visita al Palazzo del Belvedere sarebbe un vero peccato, ma avete già pensato dove andrete a mangiare nell’intervallo che vi separa da un museo e l’altro? Diciamolo, la cultura fa bene agli occhi e all’anima, ma anche lo stomaco vuole la sua parte. E se ancora non avete idea di cosa potete mangiare a Vienna, allora ve lo racconto in questo articolo. Curiosi di scoprire dove assaggiare la cotoletta più grande mai provata prima?
Cosa mangiare a Vienna: i piatti tipici austriaci
La tradizione culinaria austriaca ha subito molteplici influenze da parte dei popoli che facevano parte dell’Impero Asburgico, che si mescolarono in un insieme di etnie che comprendevano ungheresi, tedeschi, cechi e polacchi, ma anche serbi e slovacchi. Tra i piatti che sono diventati tipici possiamo così trovare il goulash, forse la più nota preparazione della cucina ungherese, a base di carne di vitello, cipolla, pomodoro e paprika. In generale, ricette a base di carne e patate, o cacciagione, molto frequente nella cucina dell’est Europa e in paesi come la Polonia, la Repubblica Ceca e la Bulgaria, così come zuppe (come la zwiebelsuppe a base di cipolle), minestre e patè. I crauti sono presenti in molte preparazioni, e l’uso delle spezie, un chiaro rimando al medioriente, è comune. In particolare, è molto presente la comunità turca con la sua cucina, che potete gustare in posti come il Naschmarkt, il mercato più famoso di Vienna con quasi 120 bancarelle e locali: falafel, hummus, kebab e tanti altri piatti, da consumare lì o portare via.
Altra costante della cucina austriaca sono le castagne, utilizzate sia in pasticceria – come nel caso dei Maroniherz, cuori al cioccolato ripieni di crema di marroni – sia nella preparazione di zuppe e minestre. Non c’è via che non abbia almeno una bancarella dove potete gustarle calde appena arrostite, così come è impossibile passeggiare per la città senza sentire il profumo del suo magico (e golosissimo) street food a base di panini con i würstel e patatine fritte. E il punsch, l’avete mai provato? Potete trovare questa bevanda calda a base di vino cotto speziato in tutti i bar. Provare per credere, e non avrete più nulla da invidiare alla classica cioccolata calda!
Le zuppe
La tradizione viennese e austriaca è ricca di minestre e zuppe. Partendo dalla Frittatensuppe, la “zuppa di frittatine”, ovvero tagliatelle di frittata in brodo di manzo, passando per la rindsuppe (che vuol dire “zuppa di manzo”), in cui oltre alla carne troviamo carote, cipolle, prezzemolo e sedano. Tipica è anche l’Eachtlingsuppe con patate, latte e uova, e la zuppa di Topfen, a base di ricotta, panna e erbe aromatiche, servita accompagnata da pane nero e ciuffetti di erba cipollina. Se invece amate i sapori più dolci non potete perdere la zuppa di zucca. Consiglio di provarla al Cafè Mozart, in via Albertina Platz 2, elegantissimo e raffinato locale storico tra i più antichi della città.
Knödel, gli gnocchi ripieni
Gli gnocchi ripieni somigliano un po’ ai canederli: al loro interno può esserci carne, pesce o verdura, e ne esistono più varianti che si differenziano per gli ingredienti principali. I Semmelknödel, per esempio, sono a base di pane, così come il Serviettenknödel, un grande gnocco di pane raffermo, cotto a bagnomaria, che viene poi servito a fette.
Wiener Schnitzel, la cotoletta viennese
Conoscete le differenze tra la cotoletta alla milanese e quella alla viennese? Entrambe fatte con la carne di vitello, la prima utilizza il carrè attaccato all’osso, mentre la seconda la fesa. La principale differenza sta quindi nel taglio utilizzato, ma anche nei passaggi che precedono la frittura: la cotoletta alla viennese, infatti, prima di essere passata nell’uovo e nel pangrattato viene anche infarinata. Più sottile, è fritta nel burro (in origine si usava lo strutto) e tradizione vuole che abbia dimensioni così grandi da fuoriuscire dai bordi del piatto. Il classico contorno sono le patatine fritte, che rendono ancora più invitante questa preparazione già di per sé golosa.Tra poco vi svelerò dove mangiarne una fatta a regola d’arte, in un ristorante specializzato in cotolette dal 1905. Prima, però, vediamo quali sono i dolci imperdibili di Vienna!
I dolci austriaci
Vienna è la patria di uno dei dolci più famosi al mondo, la Sachertorte (consigliate, tra le altre, quelle del Cafe Sacher Wien, in Philharmonikerstrasse 4 e del Cafe Mozart, in Albertinaplatz), ma i dolci della tradizione austriaca non si limitano a questo capolavoro di cioccolato e confettura di albicocche. Tantissimi sono i rimandi alla pasticceria ungherese, come si nota dalla famosissima torta Estherazy, un dolce a cinque strati di biscotto meringato alle noci alternati a una crema al burro alla vaniglia e poi glassata, che trovate anche a Vienna in tutte le pasticcerie.
Anche lo strudel di mele è tipico, così come il Butcheln (conosciuto in Italia come Danubio) e le celebri “palle di Mozart”, Mozartflugeln, delle praline ricoperte di gianduia e cioccolato fondente, con ripieno di marzapane. Se siete in città, approfittatene per assaggiare le crêpes guarnite con succo di mele o prugna e zucchero a velo, conosciute come Kaiserschmarrn. Le fanno buonissime al Cafè Demel, in via Kohlmarkt 14, caffè storico della città dove le preparano a ogni ora e dove le potete ordinare anche da asporto. Infine, non dimenticate che esiste anche la versione dolce degli gnocchi di patate: i Marillenknödel, ripieni di albicocche e marmellata, serviti con burro fuso e cannella; e i Topfenknödel, a base di ricotta.
E prima di tornare in aeroporto, la tappa obbligata è in uno store Manner. Qui potete trovare i famosi wafer viennesi in infinite varianti: brownie, cioccolato bianco, limone… e chi più ne ha più ne metta, anche se quelli originali sono ripieni di crema alla nocciola. Si dice che nel negozio di Stephansplatz se ne vendano fino a 4.000 ogni giorno, e che vengano mangiati con una frequenza di due pacchetti al secondo!
[elementor-template id='142071']Dove mangiare a Vienna: ristoranti e locali della capitale austriaca
Dai bistrot, alle pasticcerie fino ai ristoranti in riva al Danubio, Vienna offre una varietà di locali che riescono a soddisfare qualsiasi esigenza. A partire dal Cafè Demel, luogo storico conosciuto non solo per i suoi dolci ma anche per la rivalità con l’Hotel Sacher (con cui ha conteso per anni la paternità dell’omonima torta), fino alle pasticcerie Aida, catena di locali tutti rosa dove è possibile trovare lo strüdel, krapfen e dolci di ogni tipo.
Ma zucchero a parte, a Vienna ci sono anche tantissimi pub, e perfino dei bar dove è possibile bere una tisana e fermarsi tutto il pomeriggio a studiare o leggere in totale relax. Insomma, ce n’è davvero per tutti i gusti, amanti della birra e non, e i locali tra cui optare sono veramente infiniti. Noi ve ne consigliamo cinque, dove potrete assaggiare alcune bontà tra quelle descritte sopra: voi da quale partireste?
Figlmüller
Iniziamo dal locale che vanta di preparare la famosa cotoletta viennese dal 1905, come vuole la ricetta originale: sto parlando di Figlmüller, in Bäckerstraße 6. Dicono che qui si mangi quella migliore di tutta Vienna e questo è il motivo per cui riservare un tavolo può richiedere anche due giorni di anticipo. Enorme, croccantissima e incredibilmente profumata, la Wienerschnitzel di Figlmüeller è solitamente accompagnata dalle patate, ma una buona opzione (più rinfrescante) è anche l’insalata mista. È senza dubbio unica nel suo genere, però bisogna ammetterlo: finire una cotoletta di 30 cm può mettere a dura prova. L’ideale sarebbe condividerla con qualcuno, ma se siete da soli non preoccupatevi: quando avrete finito i camerieri vi porteranno un foglio di carta per poterla avvolgere e portare a casa. Da provare in questo ristorante ci sono anche i Tafelspitz, un piatto a base di manzo bollito, condito con rafano e salsa di mele e accompagnato da pane scuro.
Bier & Bierli
Bier & Bierli è il posto perfetto se avete voglia di un piatto tipico austriaco accompagnato da una buona birra. Si trova in Operngasse 12, a pochi minuti a piedi dal Leopold Museum e dal teatro dell’opera. Qui ho provato il Wiener Zweibeltrostbraten, un roast beef tenerissimo e davvero succoso, accompagnato da patate arrosto e anelli di cipolla fritta. Anche qui si possono trovare i Tafelspitz, la cotoletta, il gulasch o i famosi Knödel. La varietà tra cui scegliere è infatti molto ampia, sia per quanto riguarda i piatti sia nel caso delle birre. Un locale informale e caratteristico, con pareti decorate da lattine di birra e tavoli tutti in legno, Bier & Bierli è il posto perfetto per una pausa pranzo all’insegna del cibo tipico austriaco.
Vollpension
Non c’è niente da fare, le torte che fanno le nonne hanno un altro sapore. Ma se anche voi come me non avete avuto la fortuna di crescere circondati dai profumi dei loro dolcissimi prodotti da forno, non preoccupatevi, perché a Vienna c’è un locale in cui le torte vengono realizzate interamente da… nonne? Dolcissime e pronte a servirle al vostro tavolo come se foste i loro nipoti, sfornano ogni giorno torte al cioccolato, alle mele, o al profumo del limone. Nel locale ci sono quadretti, vasi di fiori e piatti decorati appesi alle pareti che trasportano immediatamente in una casa di altri tempi. La carta, invece, comprende varie opzioni: si può ordinare una fetta di torta con caffè e limonata della casa (servita in una brocca e riempita gratuitamente) a un prezzo fisso, oppure scegliere dalle proposte quello che più si desidera, comprese le opzioni salate. Per la mia merenda ho scelto una fetta di torta di castagne e cioccolato, ricoperta da una ganache al cioccolato fondente e filetti di mandorle. Umida e morbidissima, ne ricordo ancora il gusto. Perché non c’è niente da fare, quando le torte sono fatte in casa e con amore… è tutto un altro sapore!
Pickwick’s Cafè
Chi di voi non ha mai desiderato di leggere un buon libro accompagnato dal profumo di una tisana calda, o di addolcire lo studio con una buona merenda? Non tutti sanno che a Vienna esistono dei caffè dove si può ordinare da bere (o da mangiare), e nel frattempo sedersi su comodi divanetti con il proprio pc per poter studiare o lavorare in un’atmosfera di totale relax.
Uno di questi è il Pickwick’s Cafè, in Marc-Aurel-Strasse 10-12. Ci sono prese di corrente accanto a ogni tavolo, il servizio di Wi-Fi e un menù che spazia tra il dolce e il salato con piatti gustosi che soddisfano sia il pranzo che la merenda. Mi ci sono rifugiata in un pomeriggio di pioggia, e le pareti interamente cosparse dai libri unite ai mobili in legno e la musica blues mi hanno immediatamente trasportata in un’altra dimensione. La mia profumava di cioccolato, complice anche il brownie che ho ordinato mentre scrivevo questo articolo e mi perdevo in mezzo all’odore dei libri.
Motto am Fluss
Un ristorante che sembra un grande motoscafo adagiato sul canale del Danubio (Franz-Josefs-Kai 2): è Motto am Fluss, locale trendy dall’architettura davvero particolare. La musica classica di sottofondo e i tavoli affacciati sul fiume illuminato lo rendono il posto ideale per una cena romantica, mentre l’ampia proposta della carta fa venire voglia di ordinare qualsiasi cosa. La cucina dallo sguardo internazionale offre infatti piatti come risotti e insalate, ma anche pietanze della tradizione austriaca come la cotoletta e le zuppe. Io ho ordinato quella alle castagne – che non avevo mai assaggiato prima – servita insieme a dei crostini e a un vassoio di pane accompagnate dal burro. Vellutata a dir poco, assaporarla in riva al Danubio è stata un’esperienza avvolgente e indimenticabile. Avete mai pensato quanto l’atmosfera in cui siamo immersi contribuisca a rendere speciale la nostra esperienza in un ristorante? È proprio lì che si racchiude la magia di Motto am Fluss: nello scorrere del fiume che si vede al di là della finestra, mentre si assapora un piatto caldo e il tempo si ferma.
E voi siete mai stati a Vienna? Sareste curiosi di provare questi ristoranti?
Articolo scritto con il contributo di Erica Di Cillo.
Immagine in evidenza di: NoirChocolate/shutterstock.com