Nel cuore della Spagna c’è la sua capitale Madrid, una città vibrante e animata, meta di turismo nazionale e internazionale. Il suo fascino è merito dei maestosi palazzi, delle larghe ed eleganti strade, e del saliscendi dei vicoli, delle chiese e dei grandi parchi, ma anche dei musei, della scena culturale e, ovviamente, della gastronomia locale. Da dove partire? Dipende dal tempo a disposizione, ma alcune tappe da non perdere sono il Palazzo Reale, il Parque del Oeste e il Parque del Retiro (con i suoi 118 ettari di verde), il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia. Con la mappa (cartacea o digitale) alla mano, mentre fate colazione con churros e cioccolata, potrete pianificare la vostra giornata madrilena. E siccome a un certo punto vi verrà fame, ecco alcuni consigli su cosa mangiare a Madrid.
Cosa mangiare a Madrid: una cucina mediterranea semplice e gustosa
Tra le caratteristiche della cucina madrilena ci sono la semplicità e la freschezza degli ingredienti. Come in tutto il Paese, la maggior parte dei piatti ha origini povere, ed è a base di prodotti della terra, dell’allevamento e della pesca: verdure come cipolle e patate, manzo, maiale, agnello, merluzzo, baccalà, molluschi…
La trippa e le interiora sono comunemente utilizzate. Las gallinejas, per esempio, sono interiora di pecora fritte e servite con un pizzico di sale, mentre los callos a la madrileña sono invece un piatto a base di trippa. Molto apprezzate anche le orejas a la plancha, orecchie di maiale condite in vario modo.
Tipico di Madrid è anche il bocadillo de calamares, un panino farcito con calamari fritti, così come i caracoles a la madrileña (lumache piccanti e cotte con pomodoro), il cazón adobado, squalo marinato nell’aceto e poi fritto. E come dimenticare le tortillas, frittate di patate e uovo, cotte in una padella alta: la vera essenza della semplicità gustosa della cucina spagnola.
[elementor-template id='142071']La tradizione del Cocido madrileño
Tra le istituzioni della cucina di Madrid c’è il cocido madrileño, un piatto ricco a base di legumi, verdure e carne. Questo stufato tipico della capitale spagnola annovera tra gli ingredienti i ceci, la verza, le carote, le patate, le rape, oltre a pollo, stinco di manzo, osso di prosciutto e pancetta fresca. A completare il tutto ci pensano il chorizo, una salsiccia stagionata, la morcilla (un insaccato a base di sangue di maiale), prosciutto crudo e la bola, un impasto di carne e uova che viene fritto a mo’ di polpetta, prima della bollitura. Questa preparazione tipica dei mesi invernali richiede tempo e pazienza, e viene servita nel modo seguente: prima la zuppa, poi i ceci con le verdure, infine le carni e gli insaccati.
Los Huevos estrellados
Un altro caposaldo della tradizione culinaria madrilena sono le uova, preparate secondo una particolare ricetta: huevos rotos o huevos estrellados. La parola d’ordine è semplicità, come per molti piatti spagnoli, e infatti si tratta di uova cucinate in padella, accompagnate da patate e prosciutto crudo (o chorizo). Il segreto? Ce n’è più di uno: bisogna cuocere velocemente le patate in abbondante olio, perché siano morbide al punto giusto, ma non croccanti. Inoltre, le uova (2 o 3 per ogni porzione) devono avere il tuorlo un po’ crudo e il tutto va servito al momento, con il prosciutto crudo o il chorizo sopra, che fonderanno leggermente grazie al calore degli altri ingredienti.
Torrijas, un dessert povero
Come abbiamo ricordato, la cucina madrilena è di origini umili. Anche questo dessert è un piatto povero, nato intorno al XVI secolo per utilizzare il pane ormai diventato secco, durante la Settimana Santa. Per prepararlo si bagna il pane nel latte, poi si passa nell’uovo prima della frittura in olio, e alla fine si guarnisce con dello zucchero (meno di frequente, con miele o cannella).
Dove mangiare a Madrid, tra cibo e socialità: locali storici e mercati gastronomici
Madrid è oggi una città dal respiro internazionale, e questo si riflette anche nell’offerta culinaria: tra le sue strade troviamo antichi locali in cui mangiare le tapas più tipiche, così come ristoranti gourmet, che rivisitano i piatti spagnoli e madrileni in chiave moderna, e tanto cibo etnico.
Il consiglio è sempre di evitare le zone più turistiche e preferire quelle frequentate dai madrileni: tra il quartiere Salamanca, per esempio, e il vicino El Retiro, scegliete quest’ultimo. Un altro modo per andare sul sicuro è affidarsi ai locali che vantano una lunga tradizione: ce ne sono molti in centro, e li riconoscete perché sul marciapiede, davanti all’ingresso o a una delle vetrine, hanno una targa con incisa la data dell’apertura (per ottenerla bisogna avere almeno 100 anni di storia). La Casa del Abuelo (Calle de la Victoria, 12) è uno di questi, fondato nel 1906, e i suoi gamberi serviti in ciotole di terracotta sono imperdibili. Altri nomi da tenere a mente sono il Café Gijón (Paseo de Regoletos, 21), fondato nel 1880, e Casa Mingo (Paseo de la Florida, 34), dove troverete un ottimo sidro artigianale.
Per scoprire la ritualità sociale del cibo a Madrid, è d’obbligo fare un salto nei mercati gastronomici: ce ne sono diversi, sia in centro che fuori, e li troverete quasi sempre molto affollati durante l’orario di apertura. Eccone alcuni.
Mercado de San Miguel
Nel centro della città, a due passi da Plaza Mayor, c’è un luogo che non dorme (quasi) mai. Il Mercado de San Miguel (Plaza de San Miguel), infatti, è aperto tutti i giorni dalle 10 di mattina a mezzanotte, e dal giovedì al sabato fino alle 2 di notte. Suggestivo e affascinante, è una meta da inserire nel vostro itinerario: è stato il primo mercato coperto della città (aperto negli anni ‘10 del Novecento) e ha una struttura in ferro battuto, vetro e ceramica che gli è valsa la nomina a Patrimonio Culturale dell’Unesco.
Tra le cucine a vista e il brulicare di visitatori (circa 10 milioni all’anno), il Mercado de San Miguel offre piatti per tutti i gusti: ideale se volete concedervi un giro di tapas per assaporare la cucina di Madrid, ma perfetto anche per godere della varietà e qualità culinaria che questa città offre.
Mercado de San Ildefonso
In posizione comoda e centrale (Calle de Fuencarral, 57), c’è il primo mercato di street food di Madrid. Lo spirito europeo e il richiamo internazionale sono palesi, poiché il Mercado de San Ildefonso nasce ispirandosi a quelli di città come Londra e New York: spazi dedicati al tempo libero, alla socializzazione e alla gastronomia di qualità. Tre piani con due terrazze semi coperte, in cui troverete prodotti già pronti da portare a casa, o da consumare al momento per un break dal lavoro, sia in pausa pranzo che a fine giornata.
Mercado de la Cebada
Nel quartiere La Latina, il Mercado de la cebada non è solo un luogo dove gustare del buon cibo, ma offre l’occasione di vedere alcuni autentici spaccati di vita madrilena. Qui non troverete solo bar dove ordinare tapas con vino o birra, ma anche banchi di pesce, carne e verdura, per acquistarli freschi, in un’atmosfera che sa di altri tempi.
Mercado de Tirso de Molina
Il Mercado de Tirso de Molina si trova in un edificio storico (1932), uno degli ultimi esempi esistenti di architettura della Seconda Repubblica. Si tratta prevalentemente di un luogo in cui fare la spesa quotidiana: carne e pesce, ma anche panetteria tradizionale e artigianale, un bar in cui concedersi una pausa e alcuni eventi musicali.
Quali sono i vostri piatti preferiti della cucina spagnola e madrilena? E in quali locali li avete gustati a Madrid?